domenica 25 agosto 2013

Il mandolino del Capitano Corelli - Citazioni

" ... la 'verità' appartiene ai vincitori . "

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" ... la razza umana non sa imparare dalla storia. "

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" Dovremmo tenere l'uno all'altro più di quanto teniamo alle idee, altrimenti finiremo per ammazzarci tra di noi. "

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" Un colpevole desidera soltanto essere compreso, perché ciò significa, in fondo, essere perdonato. "

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" Tesoro mio, senza di te niente è completo, e anche quando mi sento contenta, la felicità mi rattrista. "

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" Il segreto, quando si è in un paese occupato, consiste nello sfruttare gli sfruttatori. "

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" I filosofi che hanno una sola idea e la difendono con barbari neologismi in trenta volumi, hanno un futuro assicurato nelle università. "

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" E' il guaio dei cappelli mal fatti. [...]. Finiscono sempre in testa. "

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" Avidi, disperati e pieni di luce, non riuscivano a staccarsi l'una dall'altro. "

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" ... nulla è meno ovvio in un uomo di ciò che appare indiscutibile. "

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" ... pensava per immagini anziché con parole, perché queste erano troppo deboli e troppo lontane dalla realtà... "

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" ... la tragedia consuma i muscoli del volto fino a quando diventa impossibile sorridere. "

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" E ringrazio Dio perché sono vissuto abbastanza a lungo per amarti."

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" Onore e buon senso: l'uno alla luce dell'altro sono ugualmente ridicoli. "

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" L'indescrivibile enormità della guerra gli spezzò all'improvviso il cuore... "

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" Se non fossimo costretti a vergognarci di questa cosa bellissima, non faremmo niente altro. "

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" L'amore è una varietà di demenza dai sintomi molto precisi e spesso ricorrenti. "

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" ... e rimango sveglio a lungo, pensando a lei prima di impormi di riaddormentarmi perché così il mattino verrà prima, e la vedrò. "

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" Soffrirò la fame, la sete e la nostalgia, per sempre. "

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Qui la recensione del romanzo

venerdì 23 agosto 2013

Snow White Blood Red

Autore: Cameron Jace
Sottotitolo: A Grimm Diaries prequel

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[attenzione: SPOILER]

Ero molto impaziente di leggere questo brevissimo prequel; in particolare, mi avevano incuriosite alcune righe estrapolate del testo in cui è la Evil Queen a parlare: " Mi sono sempre domandata perché non avete mai chiesto nulla riguardo al mio nome. [...] Perché mi avete trattato come se fossi solo il mostro della settimana? [...] Volevate odiarmi molto prima di incontrarmi. [...] E se non mi avessero chiamato la Regina Cattiva, se io vi avessi raccontato la vera storia dal mio punto di vista, invece che dal suo (di Biancaneve)... ".

L'autore, in un Prologo piuttosto lungo e, oserei dire, contorto, afferma che i fratelli Grimm falsificarono alcune storie vere, facendone le fiabe che oggi noi tutti conosciamo (un po' come succede nella serie tv Grimm, anche se lì ci troviamo nell'ambito del crime-fantasy). In realtà, i personaggi di quelle fiabe - che possono essere riscritte e divulgate nella "nuova versione" solo ogni cento anni - esistono davvero, sono delle creature immortali, che possono cadere in una sorta di coma simile alla morte solo se vengono uccise nei loro sogni.

I Grimm Diaries sono dei diari che contengono la versione autentica di quelle storie, scritti dai personaggi più disparati.

Voce narrante di questo Snow White Blood Red è la Regina Cattiva, palesemente risentita dal modo in cui è stata raccontata la sua storia dai Grimm (ma si lamenta anche di come è stata dipinta nel film animato della Disney).

La forma mi è piaciuta poco, mi aspettavo qualcosa di più gradevole, mentre a tratti mi sembrava di leggere una brutta fanfiction. Alcune rivelazioni sono interessanti, come il fatto che la Regina sia la madre e non la matrigna di Biancaneve, e che nello Specchio Magico ci sia in realtà una lei di cui anche i Grimm hanno avuto paura di pronunciare il nome, così come chiunque abbia raccontato la storia ha omesso di parlarne perché troppo terribile. Deludente, invece, la "verità" su Biancaneve, che si sarebbe rivelata un vampiro.
Anche se l'idea potrebbe essere azzeccata, vista "la pelle bianca come neve e le labbra rosse come sangue" della protagonista della fiaba, che io non ho mai amato (mi è piaciuta solo la sua versione telefilmica in Once upon a time e quella cinematografica in Mirror mirror, aka Biancaneve ), devo dire che ormai i vampiri hanno davvero, ma davvero stufato; sembra che non si possa fare un passo - o voltare pagina - senza imbattersi in un paio di canini!

Probabilmente darò una possibilità al Diario ed al prequel seguente, riguardante Cenerentola, ma di sicuro, adesso, con meno entusiasmo di quanto avessi nel leggere questo racconto.

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Trama: What if all you knew about fairy tales was wrong? 

I have always wondered why you never asked about my name. Was I so superficial to you? So stereotypical and mundane? Why did you treat me as if I were just the monster of the week? You know what I think? You never had the time to really hate me. You wanted to hate me, long before you even met me. You wanted to scrape my existence and avenge your childhood princess by laying all blame on me. What if they didn't call me the Evil Queen, what if I told you the real story from my point of view instead of hers, would you ever think of me as an angel? Could I ever make you care? I know that deep inside of you, you adore me, but you're just scared, afraid to admit how much you love the Snow White Queen. 



E se tutto quello che sapevate sulle fiabe fosse sbagliato?

Mi sono sempre domandata perché non avete mai chiesto nulla riguardo al mio nome. Ero così superficiale per voi? Così stereotipata e banale? Perché mi avete trattato come se fossi solo il mostro della settimana? Sapete cosa penso? Non avete mai avuto il tempo di odiarmi davvero. Volevate odiarmi, molto prima di conoscermi. Volevate graffiare la mia esistenza e vendicare la principessa della vostra infanzia scaricando tutta la colpa su di me. E se non mi avessero chiamata la Regina Cattiva, e se io vi avessi raccontato la vera storia dal mio punto di vista invece che dal suo, avreste mai pensato a me come ad un angelo? Avrei mai potuto fare in modo che vi importasse? Io vi conosco nel profondo, voi mi adorate, ma siete spaventati, avete paura di ammettere quanto amate la regina di Biancaneve.

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Giudizio personale: 2/5

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Dello stesso autore: 

mercoledì 21 agosto 2013

Piece - voll. 8 e 9

Autrice: Hinako Ashihara
Titolo originale: Piece - Kanojo no Kioku
Volumi: 8 e 9 di 10

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[attenzione: SPOILER]

Ci avviciniamo, con questi due volumi, alla fine del bel manga di Hinako Ashihara.

Nell'ottavo numero continua il focus sui fratelli Narumi; viene svelato ciò che accadde davvero anni prima con Maruo, e a chi si riferiva l'SMS sull'aborto (entrambe rivelazioni di cui si ha sentore già nel volume precedente). Scopriamo anche come andarono le cose tra Hiro ed Haruka, a cui mi affeziono sempre più (per un attimo ho perfino sperato che potesse ricomparire viva e vegeta).
Benché siano belle le scene in cui Hiro scopre che la ragazza è morta, e poi riceve il suo messaggio, l'ottavo volume di Piece è probabilmente quello che mi ha lasciato meno, forse perché avevo già capito come si erano svolte le cose nel passato.

Il nono volume invece mi è piaciuto molto. Si focalizza su Remi, e ci mostra le conseguenze della sua drammatica scelta. Assistiamo alla nascita della sua amicizia con Haruka, l'unica che l'abbia davvero aiutata in un momento particolarmente difficile, e che le sia stata accanto.
Mi ha invece un po' stancato il personaggio di Hikaru Narumi, e la storia dei bulli non è stata granché, anche se mi fa sperare in un riavvicinamento tra Koji e Remi, la cui difficile e triste storia è narrata dalla Ashihara, come sempre, con una delicatezza che però non smussa alcun angolo.

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[attenzione: SPOILER]

Quarta di copertina:
Volume 8 - Mizuho è sempre più certa che il fidanzato dell'amica defunta fosse Hikaru, il ragazzo di cui lei stessa è innamorata. Angosciata, la nostra protagonista si reca a Kyoto, solo per scoprire che Hikaru è partito per Kobe insieme a un amico. Mizuho parte quindi per la stessa destinazione e per caso si imbatte in Hiro, fratello maggiore di Hikaru...

Volume 9 - Dopo aver saputo dell'aborto di Remi, incinta di Koji, Mizuho ce l'ha con se stessa per non aver saputo cogliere la richiesta d'aiuto dell'amica. Appreso da Narumi l'indirizzo di Koji, si reca a Nagoya con Remi. Quest'ultima rivede il ragazzo a distanza di anni, psicologicamente pronta a soffrire, e comincia a porre domande...

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Giudizio personale:
Volume 8 - 4/5
Volume 9 - 5/5

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Volumi precedenti:
Piece 1
Piece 2
Piece 3
Piece 4
Piece 5
Piece 6
Piece 7

giovedì 15 agosto 2013

Foto di famiglia - Citazioni

" Più tardi mi chiesi spesso come mai non riuscisse a sopportare il dolore dei suoi familiari, mentre era tanto comprensivo con quello dei suoi pazienti ".

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" ... il mio problema è che [...] tutti mi considerano comprensiva e riversano su di me ogni loro segreto. 
- Si accorgono molto più tardi, angelo, - ammesso che se ne accorgano - che tu non dici mai i tuoi, vero? - ".

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" Piccola, tu hai un cuore troppo delicato. Vuoi credere che il mondo non sia orrendo, mentre il mondo è orrendo, perciò il tuo cuore si deve spezzare per forza. Continuamente. Non puoi farmi pena ".

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" ... e capivo che mi stavo riaddormentando, che stavo sfuggendo alla mia esistenza ancora per qualche ora ".

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" Oh, lo conosco bene, quell'amore. Conosco quell'amore benissimo, un amore assolutamente condizionale. Stà zitta, stà buona, stà bene. Stà bene. E io ti vorrò bene. Io ti amerò, mia perfetta bambina ".

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" ... nessuno ottiene l'amore senza qualche condizione. Non fa parte della natura umana amare così, neppure i propri figli. Vogliamo qualcosa anche da loro ".

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Qui la recensione del romanzo

sabato 3 agosto 2013

Piece 7

Autrice: Hinako Ashihara
Titolo originale: Piece - Kanojo no Kioku
Volume: 7 di 10

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In questo nuovo volume, le ricerche di Mizuho fanno alcuni passi avanti, e forse per tale motivo c'è meno introspezione del solito, anche se mi piacciono molto le tavole che mostrano la ragazza sconvolta perché pensa che Hikaru abbia aperto il suo cuore ad Haruka, mentre non ha mai saputo - o voluto - farlo con lei.

Ormai sembra abbastanza chiaro di chi fosse davvero l'SMS e a chi fosse diretto, e credo che ci siano anche altre cose che in realtà sono andate diversamente da quanto ci è stato fatto pensare.

Molto bello il modo in cui si apre e si chiude il capitolo 15 (questa volta niente titoli), tutto incentrato su Hiro, sulla sua drammatica infanzia e le perdite subite. E mi piace parecchio che si faccia pian piano sempre più luce sulla vita di Haruka, che si rivela essere poi non così vuota e piatta come tutti credevano, ma ricca di persone che la ragazza era riuscita a toccare profondamente.

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Quarta di copertina: In vita Haruka Origuchi aveva affidato un incarico a Kishibe dell'agenzia Detective Neo. Voleva trovare Maruo, che Narumi e Sakata stavano per uccidere, e recapitargli una lettera. Mizuho e Yanai si fanno raccontare la storia da Kishibe. Nel frattempo scoprono una verità che non potevano immaginare. Sono forse arrivati all'identità dell'ex di Haruka?

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Giudizio personale: 4/5

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Volumi precedenti:
Piece 1
Piece 2
Piece 3
Piece 4
Piece 5
Piece 6

giovedì 1 agosto 2013

Piece 6

Autrice: Hinako Ashihara
Titolo originale: Piece - Kanojo no Kioku
Volume: 6 di 10

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Piece 6 è il primo volume a presentare un sommario con il numero di capitoli e un titolo per ognuno di essi.
In questo numero, abbiamo il capitolo 12, Kids' war, e il tredicesimo, Storia di una mucca.
Ancora una volta mi ha sorpresa la capacità della Ashihara di trattare argomenti crudi con estrema delicatezza, ma senza smussare nessun angolo.

Nella prima parte del manga, infatti, si parla del bullismo, ed è incredibile e terrificante la cattiveria e la rabbia che alcuni bambini possono albergare dentro di sé (restando, però, pur sempre bambini. E' quasi commovente, a questo proposito, vedere il bulletto Koji tornare a casa e portare dentro il bucato, per poi essere cacciato via dal nuovo uomo di sua madre, o, ancora, vedere tutta la banda che offre snack e dolcetti a un Narumi estasiato da un tipo di cibo mai provato).

La seconda parte, incentrata su Remi, è anche più drammatica, pur non contenendo alcun racconto di violenza fisica, ben più visibile e tangibile della sotterranea violenza verbale e psicologica.
Mi piace che l'autrice dia molta importanza, come è giusto, agli avvenimenti dell'infanzia, che condizionano e a volte pregiudicano la giovinezza. E' quasi da spezzare il cuore quel "Non lo sapevo" della piccola Remi, che si accorge improvvisamente di essere grassa, e che quell'essere grassa non le permetterà di essere una principessa, né una ragazza di città, né un membro della folla nella recita scolastica, ma solo una mucca. E ciò la porta a pensare che non ricoprirà quei ruoli ambiti nemmeno nella vita, e la fa cadere vittima della prima persona che le mostri un po' di gentilezza e le faccia dei complimenti.

Bellissime alcune tavole a poche pagine dalla fine, che, quasi senza dialogo, riescono a comunicare così tanto.

E mi viene da pensare che il famoso SMS che ha scatenato tutta la ricerca, non sia stato in realtà inviato da Haruka. Potrebbe risolversi tutto in qualcosa di già visto o rivelarsi un interessante plot-twist.
Sono fiduciosa riguardo a questa seconda opzione.

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Quarta di copertina: Il passato della compianta Haruka continua a comporsi di nuovi tasselli, recuperati da Mizuho in un'indagine tanto struggente quanto appassionante. Altri compagni di classe della ragazza che ha perso la vita offrono alla nostra protagonista nuovi spunti e, soprattutto, nuovi ricordi per un puzzle che si fa sempre più sfaccettato.

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Giudizio personale: 5/5

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Volumi precedenti:
Piece 1
Piece 2
Piece 3
Piece 4
Piece 5