venerdì 25 ottobre 2013

Il diario del vampiro - La messa nera

Autrice: Lisa Jane Smith
Titolo originale: Dark reunion
Volume: 4 di 10

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La messa nera è un romanzo che si regge bene nonostante la quasi totale assenza della protagonista principale, Elena, morta nel volume precedente ed, in questo, presente solo grazie agli incantesimi di Bonnie e nelle scene finali.

Il titolo italiano non c'entra nulla con la storia, non c'è nessuna messa nera; il titolo originale è infatti Dark reunion, che potremmo tradurre con "Riunione oscura". E' questo, effettivamente, il romanzo più corale della serie fino ad ora, con tutti i protagonisti impegnati a riconoscere e sconfiggere il nuovo big bad, questa volta incarnato da Klaus, un vampiro "Originario" la cui descrizione mi ha molto ricordato lo Spike di Buffy (lungo cappotto nero, capelli biondi e ritti sulla testa).

E' stata molto dolce la scena in cui Stefan ed Elena si incontrano grazie ad un incantesimo di Bonnie, e mi ha fatto tenerezza il timore provato dalla ragazza che Klaus potesse modificare il suo aspetto e Stefan trovarla ripugnante. Continuo a trovare adorabile l'universo adolescenziale creato dalla Smith!

Come i volumi che lo precedono, anche in questo gli eventi si susseguono molto velocemente, spesso lasciandomi l'impressione che qualcosa non sia stato indagato a sufficienza, e che la soluzione sia stata trovata troppo presto. Mi riferisco in particolar modo al personaggio di Tyler ed alla sconfitta di Klaus.

Pur trattandosi di un fantasy, il finale mi ha spiazzato, ma non è stato all'altezza del precedente (benché entrambi fossero stati concepiti come finali "definitivi", visto che Il diario del Vampiro avrebbe dovuto essere una trilogia, diventata poi una quadrilogia con Dark reunion).

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Trama: Non c'è più traccia di Stefan e Damon da quando è scomparsa la bellissima Elena, l'amore che ha unito e diviso i due fratelli vampiri. Intanto Caroline è decisa a riconquistarsi le sue vecchie amiche: Bonnie, dotata di poteri paranormali, e la risoluta, sfuggente Meredith. Ma Bonnie sa che qualcosa sta per accadere. Sente che l'immane forza malvagia che ha già seminato tanto terrore sta tornando. Altro male sta per abbattersi sugli abitanti di Fell's Church, un male inaudito: l'Altro Potere si prepara a mietere nuove vittime, e i nostri giovani eroi dovranno combattere una dura battaglia in cui, per fermare in tempo il male, dovranno essere pronti a tutto, anche a mettere da parte le passioni personali, così brucianti e così distruttive.

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Giudizio personale: 4/5

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Volume 1: Il risveglio
Volume 2: La lotta
Volume 3: La furia

Volume successivo:
- Il ritorno

domenica 13 ottobre 2013

Tempesta di spade

Autore: George R.R. Martin
Titolo originale: A storm of swords - Book three of a Song of Ice and Fire
Volume: 5 di 12 de "Le Cronahce del Ghiaccio e del Fuoco"

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[attenzione: SPOILER]

Tempesta di spade è il primo dei tre volumi in cui è stato diviso, per questa edizione, il libro terzo delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, e questa volta bisogna dire che la divisione pesa molto. Il romanzo ha infatti il sapore di un abbozzo, tutte le storie - che non sono poche - cominciano senza giungere ad una conclusione, seppur momentanea.

Divisioni a parte, le Cronache sono comunque sempre godibili; in questa tranche si accentua la "diaspora" dei fratelli Stark; mai come questa volta, infatti, mi sono parsi così lontani gli uni dagli altri. Un cerchio sembra stringersi intorno a Robb che, vincitore non senza qualche sorpresa di ogni battaglia abbia combattuto, vede crollare a poco a poco attorno a sé il suo preziosissimo castello di alleanze. I capitoli che lo riguardano sembrano trasudare angoscia, e ciò è naturalmente da ascrivere alla bravura di Martin quale narratore.

Non mi aspettavo per nulla i piani matrimoniali messi a punto per Sansa, anche se delle eventuali nozze con Tyrion potrebbero col tempo non risultare così terribili come sembrano a prima vista, e portare qualche sconvolgimento nella trama delle alleanze.

Non nascondo di aver provato pena anche per l'algida e crudele Cersei, ritrovatasi di nuovo, e improvvisamente, a fare da pedina nel gioco politico, manovrata da un padre a cui sembra che importi solo del potere e del figlio Jaime.
Questi si ritrova a fare da controparte alla mastodontica Brienne in una sorta di "strana coppia" a tratti tragicamente comica, ma che, dopo la cattura dei due da parte del detestabile Vargo Hoat e dei Guitti Sanguinari, vede lo Sterminatore di Re diventare addirittura gentile e preoccuparsi per la donzella che lo accompagna.

Oltre la Barriera, Ygritte diventa un po' più simpatica di quanto non fosse nel volume precedente, ma di solito tutti i capitoli che riguardano Jon Snow sono per me piuttosto noiosetti.

La parte migliore del libro è probabilmente quella che riguarda Daenerys, soprattutto dopo il suo arrivo ad Astapor. Mi piacciono sempre molto le descrizioni di nuove città, soprattutto di quelle al di là del Mare Stretto, dove la fantasia di Martin si sbizzarrisce ancor più che altrove. Inoltre sono stati proprio i capitoli dedicati alla Targaryen ad emozionarmi maggiormente: ho trovato terribili le condizioni di vita e l'addestramento riservati ai ragazzi destinati a diventare Immacolati; sono rimasta incredula e sbigottita nel leggere che Daenerys avrebbe dato via uno dei suoi draghi, e che quel drago sarebbe stato Drogon; mi hanno fatto arrabbiare i "Buoni Padroni", mi hanno entusiasmato gli avvenimenti che concludono il volume. L'ultimo capitolo, infatti, mi è piaciuto tantissimo; se anche tutti quelli che lo avevano preceduto mi avessero annoiato a morte, le ultime pagine sarebbero valse la lettura dell'intero libro.

Ciò che Daenerys fa con i suoi draghi mi è sembrata una sorta di vendetta contro tutti coloro che umiliano la dignità umana, ed inoltre ha mostrato contemporaneamente il lato "buono" della regina, quello che non riesce a restare a guardare di fronte alle ingiustizie, ma anche quello più violento e sanguinario.
E "Dracarys" è diventata la mia nuova parola preferita!

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Quarta di copertina: Dopo la morte di re Renly Baratheon gli avversari che si contendono il Trono di Spade sono ridotti a quattro; il gioco di alleanze, inganni e tradimenti si fa sempre più spietato, sempre più labirintico, e l'ambizione dei contendenti non ha limite. E con il "popolo libero" dei bruti, un pericolo ancora più spaventoso si avvicina: gli Estranei, guerrieri soprannaturali che non temono la morte. Perché l'hanno già conosciuta...
Ambientato in una terra di sinistra magia e violenza, ma anche di eroismo e passione, Tempesta di Spade è il quinto romanzo della saga "Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco": un ciclo di romanzi epici e avvincenti, un grandioso affresco fantasy dal ritmo coinvolgente e rapinoso.

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Giudizio personale: 4/5

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Volumi precedenti:
Il Trono di Spade
Il Grande Inverno
Il Regno dei Lupi
La Regina dei Draghi

giovedì 10 ottobre 2013

1Q84 - Libri 1 e 2 - Citazioni

" Tu lo sai [...] qual è la più grossa differenza tra talento e intuito? [...] E' che per quanto uno possa essere dotato di talento, non è affatto sicuro che avrà da mangiare a sufficienza, mentre uno che possiede intuito non avrà mai problemi a pagarsi il pranzo. "

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" Che lui non sembri qualcosa in particolare non è affatto un cattivo segno. Vuol dire che non è ancora incasellato in un ruolo. "

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" Non se la sentiva di fare nulla. L'unica soluzione era rimanere lì, a guardare in alto. Non che lassù ci fosse nulla di interessante, ma pazienza. I soffitti non erano costruiti per intrattenere le persone. "

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" Perciò, ogni volta che guardava il padre, non riusciva assolutamente a credere che i geni di quell'uomo così gretto e privo di cultura costituissero almeno metà del suo essere. "

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" In ogni caso il posto al quale appartengo non è questo. [...] Sono stato rinchiuso per errore nella gabbia sbagliata. "

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" Amare qualcuno dal profondo del cuore è comunque una grande consolazione. Anche se si è soli e non si riesce a stare con quella persona."

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" No, la morte non mi fa particolarmente paura. Mi fa più paura vivere con il peso di essere me stessa. "

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" E questo ti preoccupa. Pensi che se la pistola appare in scena, sicuramente farà fuoco. "

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" Non voglio soldi. A far girare il mondo, più che i soldi, sono i debiti e i crediti. Poiché odio essere in debito, preferisco acquistare crediti."

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" Lui non è qui. Ma un corpo che non si può vedere non è soggetto a decadenza, e le promesse che non sono state scambiate non possono essere infrante. "

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" ... la sua casa sembrò infinitamente misera. Come una prigione che si chiude a chiave solo dall'interno. "

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" Il mondo era il mondo e, per quanto lo riguardava, poteva pure andare avanti come voleva. Tanto, se fosse stato necessario, qualcuno si sarebbe fatto sentire. "

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" Il paesaggio fuori dalla finestra suggeriva che il mondo era formato da un accumularsi di microcosmi, dotato ciascuno di una propria forma, che occupavano posizioni intermedie su una scala di valori che andavano dalla 'tragedia' alla 'mancanza di gioia'. "

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" ... guardavano davanti a loro con espressione tesa senza rivolgersi la parola. Probabilmente non avevano nulla da dirsi. O forse erano in silenzio proprio perché si erano detti qualcosa. "

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Qui la recensione del romanzo

domenica 6 ottobre 2013

Il diario del vampiro - La furia

Autrice: Lisa Jane Smith
Titolo originale: The Vampire Diaries - The fury
Volume: 3 di 10

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[attenzione: SPOILER]

Questo terzo capitolo de Il diario del Vampiro è molto più denso di avvenimenti rispetto al precedente, c'è sicuramente più azione e più coralità.

Elena riesce a fare i conti con la sua nuova vita da vampiro (nei romanzi della Smith gli avvenimenti si susseguono sempre molto velocemente), mentre Fell's Church è minacciata da un misterioso Potere che ha provocato anche la morte della ragazza.

Il big bad del libro si rivela ben presto essere Katherine, colei che ha reso Stefan e Damon vampiri, da tutti creduta morta da centinaia di anni. La scelta di inserire questo personaggio nella storia si rivela secondo me vincente, la crudele vampira è interessante (come lo sono tutti i cattivi ben costruiti) e le scene in cui la ritroviamo sono le migliori. Purtroppo la sua permanenza in quel di Fell's Church è molto breve, e non credo che in futuro salterà di nuovo fuori.

Riguardo agli altri personaggi, ho trovato tutta la storia di Alaric un po' tirata per i capelli, così come l'apparizione di Honoria; Bonnie continua a non starmi simpatica, anche se sta a mano a mano acquistando più visibilità, mentre Meredith comincia ad essere la mia preferita, e anche Damon migliora -mi è piaciuta parecchio la scena in cui manda al diavolo Katherine-.

Molto bella l'immagine dei tre protagonisti legati nella cripta, con Elena al centro, tra i fratelli vampiri.
Il finale è stato commovente e del tutto inaspettato.

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Trama:  Vertici di un fatale triangolo d'amore, Elena e i due vampiri fratelli Stefan e Damon hanno un unico destino. Ora che Elena ha ceduto al fascino del crudele Damon, ora che l'odio di Stefan per il fratello sembra ormai inestinguibile, i tre dovranno stipulare una tregua e unire le loro forze, per affrontare una terribile e oscura minaccia. Una furia malvagia che potrà essere sconfitta soltanto da un'alleanza solida. Odio e amore, sangue e vendetta: sono questi i marchi che segnano la paurosa nuova avventura e ne sigillano la sorte.

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Giudizio personale: 4/5

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Volume 1: Il risveglio
Volume 2: La lotta

Volumi successivi:
- La messa nera
- Il ritorno