sabato 25 aprile 2009

Figlia del silenzio

Autrice: Kim Edwards
Titolo originale: The memory keeper's daughter

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Chi non si è mai chiesto: "Come sarebbero andate le cose se avessi agito diversamente?", o "Cosa sarebbe successo se non avessi fatto proprio quella scelta?"...
ebbene, è proprio questo il tema principale di Figlia del silenzio, il ritratto di una bugia, di una scelta, o forse, della scelta di una bugia, che condiziona la vita non solo di chi quella scelta ha compiuto, ma di tutte le persone che gravitano attorno al suo mondo.
E' un libro che ci spinge a riflettere su quanti bivi ci siano nella nostra vita, e sull'impossibilità di tornare indietro, una volta imboccato un sentiero.

Capace di emozionare, Figlia del silenzio ci introduce nel mondo dei ragazzi affetti dalla sindrome di Down, senza moralismi, senza alcuna traccia di paternalismo, ma parlandoci delle sue difficoltà, delle sue gioie semplici e della sua dolcezza.
Un libro che si lascia leggere volentieri, che ci insegna a non giudicare, che ci fa riflettere sul fatto che a volte anche le azioni che ci sembrano peggiori, possono essere dettate dalla disperazione, dalla solitudine, dal dolore, e anche, sì, dall'amore.

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Giudizio personale: 4\5

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Quarta di copertina: Lexington, 1964. Sulla città infuria una tempesta di neve. È notte quando Norah Henry avverte le prime doglie: è impossibile raggiungere l'ospedale e suo marito David decide di far nascere il bambino con l'aiuto di Caroline, la sua infermiera. Norah partorisce due gemelli: il maschio, nato per primo, è perfettamente sano, ma i tratti del viso della bambina rivelano immediatamente la sindrome di Down. Travolto dalla disperazione, David affida la piccola a Caroline, ordinandole di rinchiuderla in un istituto. A Norah, sedata dall'anestesia durante il parto, dice che la bambina è morta. Ma Caroline non può abbandonare la piccola Phoebe. Con un coraggio che non credeva di avere, fugge in un'altra città, determinata a prendersi cura della bambina e a conservare un segreto che solo lei e David conoscono. Un segreto che nel tempo si farà sempre più insopportabile e, come una piovra, allungherà i suoi tentacoli sulla vita di David e della sua famiglia: lui, ossessionato dal senso di colpa, ma incapace di affrontare la realtà, Norah, inconsolabile per la figlia che crede morta, e Paul, il fratellino di Phoebe, che cresce in una casa piena di dolore. Intanto Caroline vivrà con gioia l'inaspettata maternità ma dovrà affrontare anche molte difficoltà: Phoebe è vivace e sensibile ma i suoi problemi e i pregiudizi che la circondano costringeranno Caroline a combattere una dura battaglia contro il mondo. Fino al giorno in cui i destini delle due famiglie torneranno a incrociarsi.

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Da Figlia del silenzio è stato tratto un film campione d'ascolti negli Stati Uniti; ecco qui di seguito il trailer:



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Aggiornamento - 2017

Sono passati anni prima che riuscissi finalmente a guardare il film tratto da Figlia del silenzio... che purtroppo si è rivelato una mediocre trasposizione per la tv.


La storia è davvero molto aderente al romanzo, anche se non ricordavo che Caroline provasse dei sentimenti nei confronti del dottor Henry -elemento, secondo me, non necessario, e la cui assenza avrebbe reso ancor più significativo il gesto della donna -.

Per quanto riguarda gli interpreti, non vi sono nomi famosi, anche se Dermot Mulroney è volto noto del piccolo schermo.

Curioso come il film si divida esattamente a metà se consideriamo le interpretazioni degli attori: bravissime Emily Watson e Krystal Hope Nausbaum, nei ruoli, rispettivamente di Caroline e Phoebe, che illuminano la scena; molto meno bravi Gretchen Mol (Norah), e lo stesso Mulroney (David), le cui parrucche utilizzate allo scopo di invecchiarlo sono veramente imbarazzanti.

Pessima la colonna sonora, eccezion fatta per il tema di Paul.

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