lunedì 26 dicembre 2011

Il diario del vampiro - Il risveglio

Autrice: Lisa Jane Smith
Titolo originale: The Vampire Diaries: the awakening
Volume: 1 di 10

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Lisa Jane Smith ha scritto questo romanzo in tempi "non sospetti", cioè molto prima che impazzasse la moda dei vampiri e delle altre creature soprannaturali. La prima edizione de Il risveglio risale infatti al 1991, e pare che dalla serie dei Diari abbia preso spunto la signora Meyer per la sua saga (che non ho mai letto, quindi non posso affermare che ci sia somiglianza).
Ammetto che mi aspettavo di peggio, invece la storia si lascia leggere con facilità. La scrittrice ha saputo rendere abbastanza bene l'ambiente liceale e l'età adolescenziale. I personaggi -per lo più quelli femminili- si trovano in una difficile fase della loro vita, non sanno ancora chi sono e chi saranno, c'è la paura del futuro, l'amicizia, i primi amori. Non mi stupisce che piaccia molto ai teenagers.
Ho trovato un pò assurdo che i due fratelli vampiri, nati nel Rinascimento in Toscana, si chiamino Stefan e Damon. Non credo che un uomo del 1400 avrebbe dato questi nomi ai suoi figli -probabilmente non succederebbe nemmeno al giorno d'oggi-, sarebbe stato più realistico se la scrittrice avesse detto che i "ragazzi" avevano col tempo cambiato i loro nomi, ma tant'è.
In un'altra ottica, si potrebbe anche leggere Stefan come rappresentante del "diverso" in una società omologata (qui la piccola cittadina di Fell's Church), che lo addita e non lo accetta e ne fa il capro espiatorio quando viene a mancare la linearità (come nell'episodio della festa della casa stregata).
Ho anche apprezzato il richiamo alle storie classiche dei vampiri, con il morso che è quasi metafora del sesso  e le caratteristiche delle creature della notte, che si inceneriscono alla luce del sole o possono trasformarsi in animali (come nel caso del corvo).
Rimarrà invece deluso chi spera di ritrovare nel libro una trascrizione del telefilm The Vampire Diaries, molto differente dalla storia originale.

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Retrocopertina: Elena Gilbert è una ragazza d'oro, è bella, è brillante, ha tutto nella vita. Ma le sue giornate non hanno nulla di eccitante. Così, alla ricerca del brivido, intreccia una relazione con il tenebroso Stefan. Ma Stefan nasconde un segreto che potrà sconvolgere per sempre la vita della protagonista... Ha inizio per Elena la più affascinante e pericolosa delle avventure. Una storia d'amore e odio, di luce e ombra, in cui Stefan e Damon, due vampiri fratelli, avversari in una guerra millenaria, si contenderanno il cuore della ragazza e il suo destino.

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Giudizio personale: 4/5

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Volumi successivi:
- La lotta
- La furia
- La messa nera
- Il ritorno

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Nel 2009 ha debuttato negli Stati Uniti la serie The vampire Diaries tratta dalla saga di Lisa Jane Smith.
Benché io non abbia ancora terminato la prima serie, posso già dire che la storia telefilmica si discosta molto da quella contenuta nel libro. Innanzitutto i personaggi sono molto diversi, sia fisicamente che caratterialmente: nel romanzo Elena è la tipica queen bee, bionda, altezzosa, egoista, un pò superficiale, nel telefilm è invece la tipica protagonista buona, brava e senza malizia, inoltre nel libro ha una sorellina di quattro anni, mentre nel telefilm un fratello adolescente; lo Stefan della Smith è un bel ragazzo con i capelli ricci e molto tormentato dal suo passato; Bonnie è una ragazzina con i capelli rossi, e Caroline è in diretta competizione con Elena.
Molto diversa soprattutto la figura di Katherine, una vampira molto fragile e delicata, che, almeno da quanto è narrato in questo primo volume, non potrebbe tornare, come invece sembra che farà il suo corrispettivo televisivo.
The vampire diaries non è tra i miei show preferiti, anche se c'è di peggio. Alcuni episodi sono interessanti e fanno venir voglia di proseguire nella visione, altri risultano noiosi. Ci sono molte ripetizioni, come le innumerevoli feste; spesso la storia è molto lenta, e personalmente trovo il personaggio di Bonnie oltremodo irritante.
Salvo le scene ambientate nel passato: mi piacciono i costumi che vengono utilizzati, e le trovo interessanti.
Peccato che non si segua la storia del libro, o almeno che non se ne traggano più scene: sarebbe stato bello vedere sullo schermo, ad esempio, quella in cui Elena si traveste da dama del Rinascimento per far piacere a Stefan, e invece finisce inconsapevolmente per presentarsi a lui come il ritratto vivente di Katherine.

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