mercoledì 29 ottobre 2014

Decisamente morto

Autrice: Charlaine Harris
Titolo originale: Definitely dead
Volume: 6 di 13

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Decisamente morto, sesto volume della serie di Sookie Stackehouse, corregge di sicuro il tiro rispetto al romanzo precedente, risultando meno noioso, anche se non divertente, ma indugia ancora nei difetti tipici del ciclo.

Innanzitutto, sono davvero stufa di dover rileggere per l'ennesima volta la storia della casa della nonna, o chi è Bubba e cosa gli piace mangiare, o qualsiasi altra informazione già detta e ripetuta in tutti gli altri volumi precedenti. Va bene voler rendere la storia fruibile anche a chi non ha letto gli altri libri, ma quante possibilità ci sono che qualcuno scelga consapevolmente di cominciare una serie di romanzi dal sesto volume? O che ci si imbatta casualmente e lo legga?

Ad ogni modo, la storia beneficia del cambio di ambientazione: Sookie parte infatti alla volta di New Orleans per svuotare la casa di sua cugina Hadley, recentemente morta, e le descrizioni della città o del palazzo della regina della Louisiana danno un po' di respiro alla storia.
La questione della ricostruzione ectoplasmatica di avvenimenti precedenti da parte delle streghe non è male, così come la battaglia alla festa, mentre ho trovato noiosa tutta la storia dei Pelt e di Crystal.

Sookie mi piaceva nei primi volumi: era ingenua e formulava pensieri semplici ma autentici, mentre, con il tempo, si è trasformata in una persona che non fa altro che giudicare gli altri, compiacersi a dismisura del proprio aspetto fisico (e dei suoi abiti teletrasportati direttamente dagli anni '80 o dai primi '90), trovare lusinghieri anche quelli che sembrano dei veri e propri assalti fisici da parte degli uomini e considerare inferiore qualsiasi altra donna su cui posi gli occhi.
Il romanzo, inoltre, è come sempre infarcito di idee retrograde (davvero molte), che dimostrano quanto sia chiusa la mentalità di Sookie, a dispetto di tutte le sue avventure e della conoscenza dell'altro mondo, quello soprannaturale.

Ho trovato invece triste la storia della regina Sophie-Anne, la violenza sui bambini è sempre qualcosa che non riesco a sopportare.

La svolta nel rapporto tra Sookie e Bill, invece, mi ha lasciata indifferente, fatto dovuto di sicuro all'aver già visto come sarebbero andate le cose nella serie tv.

Nella sua totalità, il romanzo si è rivelato quindi un'altra delusione anche solo a volerlo confrontare con alcuni altri del ciclo (che, come ho già scritto in precedenza, non sono di certo capolavori, anzi) ed ha fatto scemare in me la voglia di andare avanti con la storia, da cui mi terrò alla larga almeno per un bel po'.

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Trama: In "Morto stecchito" avevamo lasciato Sookie alle prese con la trasformazione del fratello in una pantera. Ma ora, nella vita della cameriera di Bon Temps, fa il suo ingresso un'altra creatura soprannaturale: Quinn, un uomo-tigre, con il quale la protagonista, che ha ormai archiviato la sua storia d'amore con Bill, ha da poco intrecciato una nuova relazione. Al loro primo appuntamento, i due vengono aggrediti da misteriosi assalitori senza capire chi sia il vero obiettivo dell'attacco: ancora una volta in pericolo, Sookie userà i propri poteri telepatici per arrivare alla verità. Ma le indagini prenderanno vie tortuose e i nodi, più che sciogliersi, sembreranno farsi sempre più intricati, perché la cugina Hadley, vampira solo da pochi anni, è stata assassinata e le lascerà in eredità un appartamento a New Orleans. È lì che Sookie dovrà recarsi per scoprire in quali dubbiose circostanze Hadley sia morta, ed è lì che, durante le sue ricerche, si troverà di nuovo al cospetto di Sophie-Anne, amante di Hadley e Regina dei Vampiri della Louisiana.

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Giudizio personale: 2/5

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Volumi precedenti:
- Finché non cala il buio
- Morti viventi a Dallas
- Il club dei morti
- Morto per il mondo
- Morto stecchito

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