Autrice: J.K. Rowling
Titolo originale: Harry Potter and the goblet of fire
Volume: 4 di 7
Lingua: italiano
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Harry Potter e il calice di fuoco è il quarto libro della famosa serie di J.K. Rowling. In esso, quindi, il maghetto protagonista ed i suoi amici Ron ed Hermione frequentano il quarto anno della scuola di magia ad Hogwarts, ed hanno quattordici anni.
Il romanzo si presenta più corposo dei precedenti - circa 620 pagine - cosa che mi ha fatto davvero molto piacere.
I capitoli che ho preferito sono stati i primi otto: credo di aver già scritto che adoro le descrizioni di quel mondo magico creato dalla Rowling e di tutto ciò che gli appartiene; potrei leggere un intero romanzo fatto solo di gite ad Hogsmead, spese a Diagon Alley, descrizioni delle invenzioni magiche di Fred e George, delle colazioni a casa dei Weasley, e così via.
Il problema che ancora ho con questa serie è che, una volta che si passa all'azione, c'è troppo angst, come direbbero gli anglofoni, troppa angoscia, troppi pericoli per protagonisti così piccoli, insieme però ad elementi o personaggi veramente poco originali, come i soliti stereotipati Piton o Malfoy o, in questo romanzo in particolare, l'odiosa giornalista Rita Skeeter.
Tuttavia, in questo quarto volume, non ci sono state delle parti noiose, ad eccezione, forse, della questione degli elfi domestici sollevata più volte da Hermione e per la quale, almeno per ora, non è stata trovata una vera a propria soluzione.
La storia, questa volta, si concentra sul torneo Tremaghi, una gara di abilità tra maghi provenienti da scuole diverse che si disputa ogni cento anni circa. Il titolo del libro si riferisce proprio al calice di fuoco che "sceglie" i nomi dei tre allievi che si contenderanno il titolo finale. Questa volta, però, gli sfidanti saranno quattro, perché ai tre più grandi si aggiungerà anche Harry Potter, il che non promette nulla di buono per il maghetto, sia socialmente, in quanto gran parte degli allievi della scuola crede che lui abbia imbrogliato riuscendo ad inserire il suo nome nel calice, sia per quanto riguarda la sua stessa vita, minacciata come sempre dal mai sconfitto Voldemort.
Il torneo è l'occasione per farci conoscere alcuni presidi ed allievi di altre scuole di magia, quella di Boubatons e quella di Durmstrang, anche se naturalmente le preferenze dell'autrice vanno tutte ad Hogwarts.
La Rowling è stata molto brava nel tratteggiare i suoi personaggi ormai adolescenti, con le prime cotte e gli slanci, l'entusiasmo e la rabbia che caratterizzano questa età (sono stati molto simpatici, a tale proposito, tutti i problemi relativi al ballo).
Harry, in particolare, anche se non è il mio preferito, riesce comunque a non risultare antipatico pur essendo il protagonista: egli, infatti, è "famoso", ma tale fama gli risulta spesso deleteria; non è un ragazzino spocchioso ed arrogante, ma uno che si mette spesso nei guai, che si distrae a lezione, non si impegna nei compiti e rischia di perdere la gara per salvare non solo coloro a cui tiene, ma anche una bambina che non conosce affatto.
Le fasi del torneo mi sono piaciute molto, avevo visto il film parecchi anni fa e purtroppo sapevo già come si sarebbero svolte le cose, ma di sicuro il romanzo è di gran lunga più ricco ed interessante della sua trasposizione cinematografica.
Mi è piaciuto anche molto il pensatoio di Silente: amo sbirciare nel passato dei protagonisti, e l'autrice sa dare ad ognuno la giusta importanza.
Come negli altri romanzi precedenti, sono molto forti il senso di amicizia, di lealtà e di famiglia che si respirano in questo libro (anche se ho notato una mancanza di abbracci che mi ha stupito), ma anche l'ottusità e la malvagità che spesso contraddistinguono il mondo degli adulti, troppo occupati ad aver ragione o ad essere preda dell'odio o del risentimento per guardare al di là del proprio naso.
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Quarta di copertina: "Gli abitanti di Little Hangleton la chiamavano ancora Casa Riddle, anche se erano passati tanti anni da quando i Riddle ci abitavano. Si trovava sulla collina che dominava il villaggio: alcune delle finestre erano inchiodate, al tetto mancavano delle tegole e l'edera cresceva incolta sulla facciata. Un tempo Casa Riddle era stata una dimora elegante, certo l'edificio più vasto e grandioso nel raggio di chilometri...
Gli hangletoniani convenivano tutti che la vecchia casa era "sinistra". Mezzo secolo prima, qualcosa di strano e terribile era successo là dentro, qualcosa di cui gli abitanti più anziani del villaggio amavano ancora discutere quando erano a corto di pettegolezzi. "
Trama: È un momento cruciale nella vita di Harry Potter: ormai è un mago adolescente, vuole andarsene dalla casa dei pestiferi Dursley, vuole sognare la cercatrice del Corvonero per cui ha una cotta tremenda... E poi vuole scoprire quali sono i grandiosi avvenimenti che si terranno a Hogwarts e che riguarderanno altre due scuole di magia e una grande competizione che non si svolge da cento anni. Harry Potter vuole davvero essere un normale mago di quattordici anni. Ma sfortunatamente, Harry non è normale – nemmeno come mago. E stavolta, la differenza può essergli fatale.
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Giudizio personale: 4/5
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Volumi precedenti:
- Harry Potter e la pietra filosofale
- Harry Potter e la camera dei segreti
- Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
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