Titolo originale: Miss Pettigrew lives for a day
Lingua: italiano
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Un giorno di gloria per Miss Pettigrew è una deliziosa fiaba per adulti sulle seconde chance e la bellezza della vita, ambientata nella Londra degli anni Trenta.
Protagonista è Guinevere Pettigrew, una donna di circa quarant'anni che ormai non ha più un posto in cui vivere in quanto più nessuno è disposto ad assumerla come istitutrice, ruolo che, in realtà, ricopre molto mediocremente.
A causa di un malinteso, si ritrova invece a fare da segretaria particolare all'affascinante Miss Delysia LaFosse, una ragazza che sembra uscita da uno di quei film da cui Miss Pettigrew si fa rapire per sfuggire alla realtà.
La giovane donna conduce una vita che la protagonista, figlia di un pastore, avrebbe fino a quel momento aspramente criticato, e da cui sarebbe scappata a gambe levate.
Tuttavia, passando del tempo con Miss LaFosse e i suoi numerosi amici e conoscenti, Miss Pettigrew si rende conto che proprio tra quelle persone, verso le quali coltivava i peggiori pregiudizi, riesce a trovare, e nel tempo di un solo giorno, amicizia e affetto, come non le è mai successo in tutta la vita.
Ed inoltre, proprio con loro, riesce a vivere sul serio, acquista fiducia in se stessa, nel proprio aspetto e nelle proprie capacità, e più volte aiuta le giovani donne che popolano il suo giorno di gloria.
A causa di un malinteso, si ritrova invece a fare da segretaria particolare all'affascinante Miss Delysia LaFosse, una ragazza che sembra uscita da uno di quei film da cui Miss Pettigrew si fa rapire per sfuggire alla realtà.
La giovane donna conduce una vita che la protagonista, figlia di un pastore, avrebbe fino a quel momento aspramente criticato, e da cui sarebbe scappata a gambe levate.
Tuttavia, passando del tempo con Miss LaFosse e i suoi numerosi amici e conoscenti, Miss Pettigrew si rende conto che proprio tra quelle persone, verso le quali coltivava i peggiori pregiudizi, riesce a trovare, e nel tempo di un solo giorno, amicizia e affetto, come non le è mai successo in tutta la vita.
Ed inoltre, proprio con loro, riesce a vivere sul serio, acquista fiducia in se stessa, nel proprio aspetto e nelle proprie capacità, e più volte aiuta le giovani donne che popolano il suo giorno di gloria.
C'è una gran bella carrellata di personaggi che si muovono tra l'elegante (ma forse un po' pacchiano) appartamento di Miss LaFosse e il Pavone rosso, il locale in cui Delysia canta e coltiva i suoi sogni di gloria.
Più che leggere un libro, sembra quasi di guardare uno di quei vecchi film che riesce ancora ad emozionare.
Inizialmente lo stile dell'autrice non mi aveva catturato, ma poi ho adorato questo libro, che potremmo definire una sorta di versione della storia di Cenerentola.
Il romanzo porta con sé una grande speranza, ci spinge a credere che la vita non deve essere necessariamente statica, né tanto meno grigia e triste, e che non è mai troppo tardi per trovare la felicità ed essere amati.
Più che leggere un libro, sembra quasi di guardare uno di quei vecchi film che riesce ancora ad emozionare.
Inizialmente lo stile dell'autrice non mi aveva catturato, ma poi ho adorato questo libro, che potremmo definire una sorta di versione della storia di Cenerentola.
Il romanzo porta con sé una grande speranza, ci spinge a credere che la vita non deve essere necessariamente statica, né tanto meno grigia e triste, e che non è mai troppo tardi per trovare la felicità ed essere amati.
E' una storia purtroppo breve in cui ho amato immergermi e che consiglio a chiunque cerchi una commedia frizzante e dolce e un po'di magia lunga poco meno di 200 pagine.
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Trama: È una fredda, grigia, nebbiosa giornata di novembre degli anni Trenta a Londra e Miss Pettigrew, il cappotto di un indefinibile, orrendo marrone, l’aria di una spigolosa signora di mezza età e un’espressione timida e frustrata negli occhi, è alla porta di un appartamento al 5 di Onslow Mansions, in uno dei quartieri più eleganti della capitale inglese.
Stamani si è presentata come sempre al collocamento e l’impiegata, anziché recitarle la solita litania «nessuna richiesta di istitutrici, Miss Pettigrew», le ha dato l’indirizzo di Onslow Mansions e un nome: Miss LaFosse.
L’edificio in cui si trova l’appartamento è tanto esclusivo e ricercato da metterle soggezione. Miss Pettigrew coi suoi abiti logori, il suo mesto decoro e il coraggio perduto nelle settimane trascorse con lo spauracchio dell’ospizio dei poveri, suona ripetutamente prima che la porta si spalanchi e appaia sulla soglia una giovane donna. È una creatura così incantevole da richiamare subito alla mente le bellezze del cinematografo. I riccioli d’oro scarmigliati le incorniciano il viso, gli occhi blu le brillano come genziane e il roseo fulgore della giovinezza le accende le guance. Porta una di quelle vestaglie che indossano soltanto le attrici nei film.
Miss Pettigrew sa tutto delle dive del cinematografo: ogni settimana per oltre due ore vive nel mondo fatato del cinema, popolato da donne bellissime, aitanti eroi e fascinose canaglie, e dove non ci sono genitori prepotenti e orridi pargoli a vessarla.
Miss LaFosse la fa entrare e poi scompare nella camera da letto, per ricomparire poco dopo seguita da un uomo in veste da camera, di una seta dalle tinte così abbaglianti che Miss Pettigrew deve socchiudere gli occhi.
In preda all’ansia, stringendo la borsetta fra le dita tremanti, Miss Pettigrew si sente sconfitta e abbandonata prima ancora che la battaglia per l’assunzione cominci, ma anche stranamente elettrizzata. Gente di quel livello! Con quella vita… Quella sì che è un’esistenza vera, fatta di dramma e azione.
Così comincia una delle più esilaranti e tenere commedie inglesi mai scritte. Un «capolavoro di sofisticato umorismo», come ha scritto il Guardian, al centro oggi di una vera e propria riscoperta internazionale.
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Trama: È una fredda, grigia, nebbiosa giornata di novembre degli anni Trenta a Londra e Miss Pettigrew, il cappotto di un indefinibile, orrendo marrone, l’aria di una spigolosa signora di mezza età e un’espressione timida e frustrata negli occhi, è alla porta di un appartamento al 5 di Onslow Mansions, in uno dei quartieri più eleganti della capitale inglese.
Stamani si è presentata come sempre al collocamento e l’impiegata, anziché recitarle la solita litania «nessuna richiesta di istitutrici, Miss Pettigrew», le ha dato l’indirizzo di Onslow Mansions e un nome: Miss LaFosse.
L’edificio in cui si trova l’appartamento è tanto esclusivo e ricercato da metterle soggezione. Miss Pettigrew coi suoi abiti logori, il suo mesto decoro e il coraggio perduto nelle settimane trascorse con lo spauracchio dell’ospizio dei poveri, suona ripetutamente prima che la porta si spalanchi e appaia sulla soglia una giovane donna. È una creatura così incantevole da richiamare subito alla mente le bellezze del cinematografo. I riccioli d’oro scarmigliati le incorniciano il viso, gli occhi blu le brillano come genziane e il roseo fulgore della giovinezza le accende le guance. Porta una di quelle vestaglie che indossano soltanto le attrici nei film.
Miss Pettigrew sa tutto delle dive del cinematografo: ogni settimana per oltre due ore vive nel mondo fatato del cinema, popolato da donne bellissime, aitanti eroi e fascinose canaglie, e dove non ci sono genitori prepotenti e orridi pargoli a vessarla.
Miss LaFosse la fa entrare e poi scompare nella camera da letto, per ricomparire poco dopo seguita da un uomo in veste da camera, di una seta dalle tinte così abbaglianti che Miss Pettigrew deve socchiudere gli occhi.
In preda all’ansia, stringendo la borsetta fra le dita tremanti, Miss Pettigrew si sente sconfitta e abbandonata prima ancora che la battaglia per l’assunzione cominci, ma anche stranamente elettrizzata. Gente di quel livello! Con quella vita… Quella sì che è un’esistenza vera, fatta di dramma e azione.
Così comincia una delle più esilaranti e tenere commedie inglesi mai scritte. Un «capolavoro di sofisticato umorismo», come ha scritto il Guardian, al centro oggi di una vera e propria riscoperta internazionale.
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Giudizio personale: 5/5
Nel 2008 il romanzo di Winifred Watson è diventato un film commedia con il titolo di Miss pettigrew lives for a day nei paesi anglofoni, e semplicemente Miss Pettigrew in Italia, diventato poi Un giorno di gloria per Miss Pettigrew in occasione della trasmissione televisiva.
La protagonista Miss Pettigrew è interpretata da Frances McDormand, mentre Amy Adams è Delysia LaFosse e Ciaran Hinds veste i panni di Joe Blomfield.
Dopo aver letto ed amato il romanzo, ero molto curiosa ed eccitata riguardo al film, e probabilmente sono state proprio le alte aspettative, quelle cioè di trovare la storia di Miss Pettigrew trasposta sul grande schermo, a far sì che questo mi deludesse molto.
La trama, infatti, non è molto aderente al romanzo, molte situazioni sono state modificate e alcuni personaggi stravolti. I pretendenti di Delysia, ad esempio, sono stati trasformati nei soliti Mr-Ricco-ma-Prepotente e Mr-Gentile-ma-Povero (ed è inutile dire verso chi di loro tende il cuore della dolce e un po' svampita Delysia, nonché le preferenze del pubblico). Inoltre il personaggio di Miss Pettigrew subisce una metamorfosi molto meno marcata rispetto a quanto accade nel libro, e, cosa peggiore, viene a mancare quel senso di amicizia e quasi di famiglia che si respira in quello, a causa di Edythe, venuta fuori dalla "fusione" di due personaggi del libro, e che ha il ruolo di big bad del film, assente nella storia originale, che non ha bisogno di una "cattiva" per funzionare ed essere... accattivante. Inoltre, il finale è diverso, ed anche il periodo storico: la pellicola, infatti, è ambientata alle soglie della Seconda Guerra Mondiale.
Amy Adams è molto carina ed adatta al ruolo che interpreta, ma la storia d'amore che la vede protagonista è scontata e noiosa, ed in generale sembra che a tutto il film manchi qualcosa.
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