sabato 10 settembre 2016

Blame

Autrice: Nicole Trope
Lingua: inglese
Genere: fiction
Prima pubblicazione: giugno 2016 

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Blame è un interessante romanzo raccontato secondo due punti di vista, o meglio, seguendo, a capitoli alterni, le due protagoniste, Anna e Caroline "Caro".

L'azione si svolge quasi interamente all'interno di un commissariato di polizia, in cui le donne sono state convocate affinché si faccia luce su un incidente che ha portato a conseguenze terribili.
Gli interrogatori sono il pretesto per raccontare degli eventi importanti della storia delle protagoniste, in particolare la loro amicizia e il loro essere madri.

A prima vista Anna e Caro sembrano molto diverse: la prima deve affrontare ogni giorno la prova dell'essere genitore di una bambina dai bisogni particolari, sempre più ingestibile e, soprattutto, difficile da amare; la seconda, invece, ha una figlia sana e sembra avere una vita soddisfacente ma, soprattutto, è l'ancora di salvezza di Anna, sua migliore amica - e forse unica - nonché confidente e presenza costante.
Tuttavia, proseguendo con la storia, ci rendiamo conto che non tutto è come sembra. Anna ad un certo punto mi è parsa terribile nel voler ad ogni costo incolpare Caro, mentre questa ha rivelato vari particolari della sua vita che non mi aspettavo.

Le due protagoniste sono molto ben caratterizzate; in realtà nessuna delle due mi ha conquistata, ma di sicuro sono dei personaggi molto realistici, e certamente numerosi lettori, soprattutto lettrici, si potranno immedesimare in loro, almeno sotto alcuni aspetti.
La storia infatti racconta non solo di un'amicizia, ma anche della difficoltà di essere madre e moglie, la solitudine nel crescere un bambino con esigenze particolari, la sensazione di essere incompresi e sottovalutati, l'incomunicabilità con il partner e la famiglia.

Il libro mi ha davvero preso, soprattutto nella prima metà e verso la fine - la conclusione mi è piaciuta molto -, e praticamente l'ho divorato!
Ha solo mostrato un po' il fianco in alcuni dei capitoli centrali, in cui l'ho trovato ripetitivo e mi è sembrato che ormai ci si approfittasse troppo del pretesto dell'interrogatorio per raccontare la storia delle due donne.
A parte ciò, Blame è uno dei romanzi migliori che abbia letto ultimamente, e mi ha reso curiosa rispetto agli altri romanzi della sua autrice.

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Trama: 'I am here because they suspect me of something. I am here because I am a suspect. I know that, she knows that. Everyone knows that.' Anna

'It wasn't my fault. None of this is my fault!' Caro

Caro and Anna are best friends... they were best friends. Over a decade, Caro and Anna have bonded while raising their daughters, two little girls the same age but living two very different lives. The women have supported each other as they have shared the joys and trials of motherhood, but now everything has changed.

There's been a terrible car accident, an unimaginable tragedy that leaves both families devastated. Over two days as Caro and Anna each detail their own versions of events, they are forced to reveal hidden truths and closely guarded secrets.

The complicated lives of wives and mothers are laid bare as both women come to realise that even best friends don't tell each other everything. And when hearts are broken, even best friends need someone to blame.

A hard- hitting, provocative and gripping read from the queen of white-knuckle suspense and searing family drama. 

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Giudizio personale: 4/5

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Della stessa autrice:
- Forgotten
- My daughter's secret

sabato 3 settembre 2016

Change of heart

Autrice: Rachel J. Good
Sottotitolo: Sisters & Friends, #1
Lingua: inglese
Genere: clean romance
Prima pubblicazione: maggio 2016

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Change of heart è un romanzo ambientato nella comunità Amish di Lancaster County, in Pennsylvania.
Protagonista è Lydia, una giovane donna molto preoccupata per la piega che sta prendendo la vita della sorella minore sedicenne, Emma, in pieno rumschpringe, ovvero quel periodo di tempo durante il quale i ragazzi Amish possono vivere nel mondo al di fuori della comunità.
In particolare, Lydia desidera che Emma tronchi la relazione con Kyle, un ragazzo Englische (cioè non Amish) e, sorprendentemente, trova un alleato proprio nel fratello di questi, Caleb.

Naturalmente già dal primo incontro tra Lydia e Caleb sappiamo come andrà a finire tra loro, eppure ci sono stati attimi in cui ho pensato che l'autrice mi avrebbe stupito: troppo diversi i due, troppo lontani i loro mondi e i loro valori... come sarebbero potuti stare insieme?

L'opportunità per i due di conoscersi ed innamorarsi è data dal lavoro di Caleb, medico mancato a causa di una tragedia familiare, ma comunque impegnato in ospedale come coadiutore, e per questo al capezzale prima della nonna e poi della sorella di Lydia.
Frequentando il ragazzo, la protagonista prova per la prima volta attrazione fisica e poi amore verso un uomo, ma i suoi sentimenti, ricambiati, si scontrano con le rigide tradizioni Amish, i desideri della famiglia, un ragazzo convinto che la sposerà a breve, ma, soprattutto, con la sua incrollabile fede e la volontà di impegnarsi a diventare un membro della comunità, cosa che le chiuderebbe ogni probabilità di avere una relazione con Caleb.

Così, benché abbia apprezzato molto l'inizio del romanzo, con le sue descrizioni della vita quotidiana in un villaggio Amish, a lungo andare l'ho trovato abbastanza noioso per le continue ripetizioni riguardo ai sentimenti di Lydia e ai suoi conflitti interiori. Inoltre,piuttosto spesso vengono raccontate scene molto simili (quante volte Lydia è caduta casualmente tra le braccia di Caleb?) e gli stessi protagonisti ribadiscono più volte gli stessi concetti.
Oltre a ciò, mi è sembrato che la questione del coma di Emma durasse troppo a lungo.

Lo stile di vita Amish descritto in questo romanzo è più duro di quello che ho ritrovato altrove, e non mi riferisco alle levatacce alle quattro del mattino o al pesante lavoro fisico, bensì al codice di comportamento, che impone obbedienza al capofamiglia anche se questi compie scelte del tutto opinabili, evita ai giovani di contraddire gli adulti, e persino di difendersi da accuse infondate (farlo, infatti, significherebbe macchiarsi del peccato di orgoglio, menzionato di continuo nella storia).

L'autrice non rinuncia al suo lieto fine, ma evita scelte coraggiose, preferendo una conclusione prevedibile e per me deludente.
Change of heart è comunque un romanzo tutto sommato piacevole, adatto a chi non si aspetta molto più di una classica storia d'amore contrastato ma infine soddisfatto.

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Trama: Lydia Esh’s younger sister Emma is running wild during rumschpringe, causing the family major heartaches. Although it means risking her reputation, her job as a schoolteacher, and her courtship with Jakob Zook, Lydia attends parties to watch over Emma and protect her sister’s virtue.

When Emma begins a relationship with Kyle, an Englischer, Lydia teams up with Kyle’s older brother, Caleb, to keep the couple apart. As Lydia and Caleb spend time together keeping an eye on their siblings, Lydia falls for this forbidden love. But she fights her attraction and determines to stay true to her faith.

Caleb confesses his feelings to Lydia. She admits her attraction to him, but she’s made her decision to join the church and marry Jakob Zook as her family is pressing her to do.
 Will Lydia stay true to her faith even when it means giving up the things that are most precious to her?

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Giudizio personale: 3/5