sabato 19 febbraio 2011

D'amore e ombra

Autrice: Isabel Allende
Titolo originale: De amor y de sombra

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D'amore e ombra è il secondo libro scritto da Isabel Allende, datato 1984.
Esso si discosta dal precedente La casa degli spiriti e dai seguenti (La figlia della fortuna e Ritratto in seppia, solo per citarne alcuni) in quanto non è una saga familiare.
E' infatti la storia di due ragazzi, una giornalista ed uno psicologo reinventatosi fotografo, che lavorando fianco a fianco per una rivista, scoprono non solo l'amore che li unisce, ma anche le mille e più ombre che avvolgono il loro amato paese, il Cile tragicamente soffocato dalla dittatura del "generale", quel Pinochet mai nominato.
E' questo, infatti, il libro in cui la denuncia della Allende si fa più forte, è un grido che esplode in ogni pagina, contro la violenza, le ingiustizie, le bugie e i crimini della dittatura; è un romanzo-documento che porta per il mondo uno stralcio di ciò che è stato, e che non si può immaginare.

Di grande spessore i personaggi, i protagonisti Irene Beltran e Francisco Leal in primis, senza dimenticare Rosa, l'opulenta governante di casa Beltran; Beatriz Alcantara, madre di Irene, che vive nel mondo dorato propagandato dal regime, e che non accetta di svegliarsi dal suo sogno dorato nemmeno quando lo vede sporcarsi di sangue; la fragile Evangelina, vittima delle sue crisi e dell'orgoglio ferito degli uomini; gli anziani della "Volontà di Dio", protagonisti di righe commoventi; la famiglia Leal, vittima per due volte di una dittatura; le famiglie delle "Evangeline
scambiate", semplici, dignitose, purtroppo rassegnate; Mario, dolce e tenace; Gustavo, dagli ideali infranti.

D'amore e ombra probabilmente non avvilupperà il lettore come gli altri romanzi della Allende, ma in esso ritroviamo immutata tutta la bravura della narratrice, l'unicità dei personaggi, la bellezza del paesaggio, quello stile che rende meravigliosa anche la descrizione di una baracca nel quartiere più misero.

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Retrocopertina: Sullo sfondo dell'inquieto scenario della società cilena, il sorgere di un amore tra due giovani giornalisti impegnati in una pericolosa indagine. Evangelina, una ragazza di facoltà medianiche, sparisce all'improvviso sequestrata dalla polizia.
I due giovani, Irene e Francisco, si mettono alla sua ricerca, percorrendo una triste trafila che li porta dai commissariati alle carceri, dalla morgue ai campi di concentramento, mentre l'incubo della dittatura si fa sempre più incombente.
Nell'appassionata descrizione della crescita sentimentale ed etica dei due giovani, dietro cui si cela una vicenda collettiva dura e drammatica, e nella perfetta costruzione di una trama che si fa via via sempre più avvincente, Isabel Allende dispiega ancora una volta le grandi doti di narratrice che hanno fatto de La casa degli spiriti un bestseller mondiale.

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Giudizio personale: 4/5

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