Autore: Paul Hoffman
Titolo originale: The last four things
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Motivi vari mi hanno portato a leggere questo secondo volume della trilogia di Paul Hoffman, seguito de La mano sinistra di Dio, il quale, come ho già scritto in un precedente post, mi era sembrato una lunga prefazione alla storia vera e propria, che comincia appunto con Le quattro cose ultime.
Benché l'abbia trovato migliore rispetto al primo volume, questo seguito non mi ha convinto, né appassionato.
Continua il rimaneggiamento di episodi della Bibbia, l'inserimento di citazioni senza autore - lampante quella di Thomas Gray -; l'accostamento di nomi latini, anglosassoni, medievaleggianti, inventati; il ripescaggio di personaggi storici - Hooke è palesemente Leonardo -; la confusione geografica - cosa ci fanno, in un mondo inventato, Little Italy, Chartes, la Svizzera e Salerno? - e i richiami alla realtà odierna - i Musselem, sconfitti in guerra solo perché il nemico urla da lontano menzogne sull'onore delle loro donne -.
Eppure ciò che stupisce è che quest'accozzaglia si tenga in piedi, e ne venga fuori una storia. Qualcuno ha ipotizzato che potrebbe trattarsi di un'ucronia, ma personalmente non lo credo, e avrei preferito un universo del tutto nuovo.
Il protagonista Cale continua a non starmi simpatico, anche se in questa seconda parte subisce dei cambiamenti: proprio quando gli viene detto di essere la mano sinistra di Dio, la sua ira fatta carne, colui che dovrà sterminare l'umanità, compie atti di estrema bontà e gentilezza, che, se all'inizio mi hanno lasciato un pò perplessa, ho voluto poi leggere come uno dei tanti aspetti del suo carattere, e quindi come un'arricchimento del personaggio.
Ciò che mi interessava, e cioè la spiegazione del perché uno dei monaci sezionasse ragazze vive, viene liquidata piuttosto in fretta, e sa di fandonia.
Le descrizioni delle battaglie a mio avviso sono troppe e troppo lunghe, e non mi piace che l'autore si rivolga al lettore, ma è interessante la questione della verità sul papa, che potrebbe essere uno degli argomenti portanti del terzo ed ultimo volume.
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Giudizio personale: 2/5
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