sabato 26 agosto 2017

The little red wolf

Autrice: Amélie Fléchais
Lingua: inglese
Genere: favola / retelling
Prima pubblicazione: 2014

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In questa breve favola un piccolo lupo dal cappuccetto rosso prende il posto della fanciulla dei Grimm, e una ragazzina sostituisce la belva acquattata nel bosco in attesa della vittima.
Ma non si tratta semplicemente di uno scambio di ruoli: The little red wolf presenta degli elementi di novità rispetto alla favola originale che fanno molto riflettere.
Il piccolo lupetto si comporta proprio come un bambino durante il suo viaggio verso la casa della nonna, e ciò rende ancora più palese il fatto che sia una vittima dell'odio del tutto innocente.


Il padre della fanciulla, che ha fatto della caccia ai lupi la ragione della propria vita, sa infatti benissimo come sono andate le cose la notte che ha cambiato irrimediabilmente la sua esistenza. Tuttavia, non accettando la realtà e le proprie responsabilità, rivolge l'odio che prova nei confronti di se stesso, verso degli animali che non hanno colpa. Escludendo, tra l'altro, la possibilità di una convivenza pacifica e serena che sa essere possibile.
Ed è qui che l'essere umano diventa bestia. Non a causa del suo aspetto o dei suoi istinti, ma delle proprie azioni.
Ciò che è peggio, e credo sia uno dei messaggi più potenti della storia, è che l'uomo educa la sua stessa bambina all'odio, un odio ancora più profondo e radicato, visto che la piccola si fida ciecamente del genitore, e sposa in pieno la sua causa.
Ne viene fuori un ritratto dell'essere umano piuttosto amaro, ma che ci fa anche comprendere quanto sia fragile, e come la verità possa avere tante versioni quante sono le bocche che la raccontano.


Per quanto riguarda il disegno, ho adorato tutte le tavole della favola. L'autrice fa un uso molto sapiente dei colori, e con pochi tratti sa rendere il lupetto tenerissimo e qualche volta divertente.
Mi è piaciuta soprattutto la resa dell'acqua e dei boschi.

The little red wolf è una favola bellissima che può aiutare i "grandi" ad affrontare con delicatezza temi molto importanti con i più piccoli, in primis far comprendere loro quanto male possa fare l'odio, sempre.

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La copertina: mi piace. Benché all'interno del volume abbia preferito le tavole con colori più chiari e luminosi, l'uso del verde scuro interrotto dal rosso del cappuccetto e del titolo è più adatto al mood della storia. Per quanto mi riguarda, è stata uno dei motivi che mi ha spinto ad interessarmi al libro.

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Presentazione: Lose yourself in in the dark forests of Amelie Flechais' spectacular artwork. A young wolf, on a journey to bring his grandmother a rabbit, is charmed by the nice little girl who offers to help him... but nice is not the same as good. A haunting fairy tale for children and adults alike.

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Giudizio personale: 5/5

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