mercoledì 1 agosto 2012

Heat wave

Autore: Richard Castle
Probabile ghost writer: Tom Straw
Titolo originale: Heat wave

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Nella serie televisiva Castle, l'omonimo scrittore comincia a seguire la detective Kate Beckett del XII distretto di New York, e dalla loro collaborazione nasce il romanzo Heat wave, i cui personaggi, dai protagonisti Nikki Heat e Jameson Rook, ai comprimari "Roach", i  detective Raley e Ochoa, sono chiaramente ispirati agli stessi Castle, Beckett, Ryan ed Esposito, ed il cui titolo è un gioco di parole tra il cognome della detective e l'"ondata di calore" (appunto "heat wave" in inglese) che opprime New York durante lo svolgersi degli avvenimenti raccontati.
Inizialmente solo uno pseudobiblion -cioè un libro mai scritto, ma citato nella serie come se fosse vero-, il romanzo ha presto visto la luce, facendo da "crossover" tra finzione e mondo reale -e rivelandosi un'azzeccatissima operazione di marketing-.
Il ghost writer ad essersi messo "nella penna" di Richard Castle è probabilmente Tom Straw, che nell'episodio 2x05 vediamo per un attimo seduto accanto a Nathan Fillion -l'attore che interpreta Castle- prima dell'entrata di Stana Katic -la detective Beckett- proprio nella scena della presentazione di Heat wave.
A questo primo volume seguono, per il momento, altri tre con gli stessi protagonisti ed uniti da una storia orizzontale, mentre Heat wave è autoconclusivo -probabilmente perché nessuno si aspettava il grande successo del libro, che ha raggiunto il sesto posto nella lista dei best seller del New York Times-.
La storia è carina, infarcita di riferimenti alla prima stagione della serie, che è divertente individuare. I protagonisti, ad esempio, citano l'Isola del dottor Moreau ed Elephant Man dopo aver visto i risultati della chirurgia estetica su una donna, così come avevano fatto i personaggi dello show nella puntata 1x10, o incontrano un vecchio "ladro gentiluomo" come quello impersonato da Patrick Bauchau nella 1x07; spunta inoltre un "Marlowe building", chiaro richiamo al telefilm, di cui Andrew Marlowe è il creatore e produttore esecutivo.
Riguardo lo stile di scrittura, inizialmente non mi piaceva, aveva qualcosa di sciatto, troppo semplicistico, soprattutto nelle descrizioni della detective Heat, ma dopo qualche capitolo cambia, in meglio, -quasi come se fosse stato scritto da qualcun altro-, diventa divertente e sa essere anche estremamente toccante nell'episodio dell'assassinio della madre di Nikki.
La traduzione lascia un pò a desiderare: mi sembra assurdo non notare che nella stessa frase due personaggi si danno alternativamente del tu e del lei senza alcun motivo valido. Un vero pugno in un occhio.
Il libro si legge velocemente, in un giorno o due, e sembrerebbe proprio di avere tra le mani la trascrizione di un episodio della serie tv, se non fosse che i rapporti tra i due protagonisti principali si evolvono molto più velocemente di quelli del telefilm, con un finale molto dolce.
Divertente che la "messa in scena" sia portata sino in fondo, con la foto di Nathan Fillion sul retro copertina e una sua piccola biografia sulla terza -dove si afferma, tra l'altro, che Richard Castle è stato insignito del prestigioso Nom DePlume Society's Tom Straw Award for Mistery Literature-; la dedica è la stessa che vediamo nel telefilm: "Alla straordinaria KB e a tutti i miei amici del 12°" e trovo molto carino che nei ringraziamenti l'autore citi, oltre alla figlia Alexis e alla madre Martha, personaggi della finzione telefilmica, anche Teri Edda Miller, moglie e collaboratrice di Marlowe, e i suoi "cari amici Nathan, Stana, Jon, Seamus, Susan, Molly, Ruben e Tamala", ovvero gli attori dello show, e i suoi "più fedeli e leali sherpa", Tom ed Andrew.
Da notare il commento in copertina di James Patterson, famosissimo scrittore "reale", apparso anche in alcuni episodi dello show come amico di Richard Castle al tavolo da poker.
Peccato solo che la "famosa" pagina 105 sia, nella edizione italiana, traslata di circa 60 pagine.

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Trama: Nikki Heat, una brillante, bellissima poliziotta della squadra omicidi di New York, si trova a indagare su una sconcertante serie di delitti nel mondo della finanza. Ma la vera sfida, per lei, sarà tollerare la presunta collaborazione del giornalista premio Pulitzer Jameson Rook. Nel frattempo, la città viene messa a ferro e fuoco da un'anomala ondata di caldo, che rende le cose sempre più difficili.

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Giudizio personale: 4/5

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L'intro della stagione I e II di Castle:
 

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I riferimenti a Heat wave nella prima stagione della serie:

e nella seconda:

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Il poster della prima stagione di Castle:

e della seconda:

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Ecco la stampa che, nel romanzo, il personaggio di Jameson Rook regala a Nikki Heat. Si tratta di "Garofano, Giglio, Giglio, Rosa" ("Carnation, Lily, Lily, Rose"), dipinto da John Singer Sargent:


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Qui le citazioni dal romanzo

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