Autrice: Elizabeth Miles
Titolo originale: Fury
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Le premesse c'erano tutte, la trama era accattivante, le Furie potevano essere dei personaggi affascinanti, con il vantaggio di non essere figure inflazionate (vedi i vampiri). Eppure, la storia che viene fuori da questo romanzo si rivela piuttosto scialba, a tratti noiosa, le Furie sono delle figure marginali, poco indagate e poco raccontate.
Pagina dopo pagina aspettavo una svolta interessante che non è mai arrivata, anche se l'ultima parte è leggermente migliore rispetto a quelle che la precedono.
Lo stile non è pessimo, ma piatto, e tocca punte di mediocrità tali che mi hanno fatto chiedere perché non si pretenda di più da un romanzo young adult, come se i ragazzi non avessero diritto alla qualità, ma dovessero accontentarsi di storie poco originali e spesso scritte male.
Il finale è aperto, visto che Il dono delle furie è il primo di una trilogia, ma a dire il vero non muoio dalla voglia di leggere il seguito.
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Sinossi: Tre ragazze bellissime, tre ragazze dal sorriso indecifrabile e dallo sguardo ipnotico cui è impossibile resistere: in un piccolo paese come Ascension, non sorprende che la notizia del loro arrivo sia sulla bocca di tutti. Soprattutto per il mistero che le circonda: nessuno le ha mai viste prima, nessuno sa dove vivano. E nessuno immagina che quelle tre splendide fanciulle, invece, conoscono i segreti di ogni abitante della città. Come il vero volto di Chase Singer, l'astro nascente della squadra di football: dietro la maschera da bravo ragazzo, infatti, si nasconde una persona che, per raggiungere il successo, non ha esitato a calpestare i sentimenti della ragazza che amava, distruggendole l'esistenza. E come la relazione che, da qualche tempo, Emily ha col fidanzato della sua migliore amica, una relazione che nessuno avrebbe mai dovuto scoprire. Ecco perché Chase riceve in regalo un'orchidea rossa ed Emily ne trova una identica sul sedile dell'auto. E' un avvertimento. E' il dono che segna il destino di chi deve pagare per le proprie colpe. E' il dono delle Furie...
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Giudizio personale: 2/5
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Approfondimenti - Le Furie
Furie è il nome romano delle Erinni greche, divinità del mondo sotterraneo. Nel loro aspetto benevolo erano dette Eumenidi.
Si tratta di tre sorelle, dal V secolo in poi identificate come Aletto (il Furore), Tisifone (la Vendetta) e Megera (l'Ira invidiosa).
Secondo la leggenda nacquero dal sangue di Urano, fuoriuscito quando Crono lo evirò.
Venivano rappresentate in modo raccapricciante, con serpenti in luogo dei capelli e occhi di fiamma. Un'altra versione le vede come geni alati con capelli formati da serpenti e torce o fruste nelle mani, la bocca spalancata nell'atto di lanciare urla orribili..
Rappresentavano il rimorso, e la loro funzione era quella di tormentare e punire i colpevoli, soprattutto quelli rei di aver compiuto delitti contro la propria famiglia.
Si raccontava che il quinto giorno di ogni mese lasciassero le loro dimore per recarsi sulla terra accompagnate dal Terrore, dalla Rabbia e dal Pallore.
Nell'Eneide, le Furie vivono nel vestibolo dell'Erebo e sono chiuse in gabbie di ferro.
Aletto, secondo alcuni, era nata non da Urano ma da Acheronte e dalla Notte; il suo nome significa probabilmente "colei che non riposa", "colei che non dà requie", "l'indicibile", o ancora "colei il cui nome non può essere pronunciato".
Tisifone era incaricata di castigare i delitti di omicidio, in particolare patricidio, matricidio e fratricidio. Un mito racconta che si innamorò di Citerone, che uccise con uno dei serpenti presenti sul suo capo.
Megera, l' "invidiosa", era invece preposta all'invidia e alla gelosia, e induceva a commettere delitti, come l'infedeltà matrimoniale.
Fonti:
mediasystemnet ;
mitologia greca ;
okpedia ;
wikipedia ;
elicriso .
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