Autrici: Amanda Grange; Sharon Lathan; Carolyn Eberhart
Lingua: inglese
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A Darcy Christmas è una raccolta di tre racconti a tema natalizio aventi per protagonisti i personaggi di Orgoglio e Pregiudizio.
La prima storia contenuta è Mr Darcy's Christmas Carol, di Carolyn Eberhart. Come è chiaro dal titolo, si tratta di una rivisitazione del classico Canto di Natale di Charles Dickens.
Il protagonista è, però, Mr Darcy, che, dopo il matrimonio di Bingley con Jane, non ha più avuto il coraggio di proporsi ad Elizabeth, e sta passando un Natale di solitudine e rabbia. Riceve così la visita di tre spiriti, che cambieranno la sua vita per sempre.
Il primo, il fantasma dei natali passati, ha le sembianze della madre scomparsa molti anni prima; il secondo, il fantasma dei natali presenti, quelle di Georgiana; mentre il fantasma dei natali futuri è una scheletrica e spaventosa Lady Catherine de Bourgh.
Anne e il capitano Wentworth di Persuasione fanno una piccola comparsa, cosa che mi fa sempre piacere (anche se l'autrice sbaglia inspiegabilmente il numero di anni durante i quali i due sono stati separati).
Alcune scene sono carine, come quella in cui Darcy cerca di nascondere Elizabeth dalla vista di un pretendente, anche se invano, visto che si trova in loro compagnia sotto forma di spirito, o quella in cui il fantasma dei natali presenti ammonisce l'uomo di stare attento all'orgoglio, ma soprattutto alla paura, che potrebbe finire per prendere possesso di tutta la sua vita, e farlo vivere nella sua ombra.
La storia si conclude con un Epilogo che ci mostra i protagonisti svariati anni dopo l'esperienza di Darcy, proprio durante quel Natale in cui sarà il signor Scrooge a ricevere la visita dei tre spiriti.
L'idea è carina, ma il racconto è troppo lungo e finisce con il diventare molto noioso.
La seconda storia è Christmas Present di Amanda Grange, assolutamente la migliore tra le tre.
L'autrice ci racconta un Natale passato insieme da tutti o quasi i personaggi di Orgoglio e Pregiudizio, riuniti in casa di Jane e Bingley. I protagonisti sono tutti molto ben caratterizzati, come Mary Bennet, i coniugi Darcy o Caroline.
I Bingley si sono da poco trasferiti in una nuova dimora nel Nottinghamshire ed hanno avuto il loro primo bambino, il piccolo Charles. Elizabeth e Fitzwilliam, dal canto loro, sono in attesa di un nuovo Darcy. Alle due neocoppie si uniscono gli Hurst, la già citata Caroline in stato di grazia perché temporaneamente padrona di casa; tutta la famiglia Bennet, con Mrs Bennet alla sempiterna ricerca di un marito per le figlie ancora non sposate, ed anche Lady Catherine e Mr Collins, della cui compagnia la moglie Charlotte ha saggiamente deciso di fare a meno, restando a godersi il Natale nell'Hertfordshire con i Lucas e la sua bambina.
L'atmosfera è molto serena e piacevole e a tratti divertente. La storia è l'unica della raccolta che non mi abbia annoiato e mi abbia ricordato più da vicino un romanzo austeniano.
Terzo ed ultimo racconto, A Darcy Christmas di Sharon Lathan, sembrava non dovesse avere mai fine!
Assolutamente troppo lungo e tedioso!
L'autrice ci narra alcuni tra i natali più significativi di Darcy ed Elizabeth durante circa venti anni di matrimonio. Benché l'intento della scrittrice fosse quello di dimostrare che anche quelle festività più tristi e difficili siano sempre speciali per una coppia che si ama, ho trovato un po' esagerato e forse anche di cattivo gusto inserire malattie, lutti e parti pericolosi nella storia.Nota positiva, i vari figli dei due che vediamo crescere anno dopo anno e a cui non si può fare a meno di affezionarsi.
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Trama: "Mr. and Mrs. Darcy Wish You a Very Merry Christmas and a Happy New Year!"
Share in the magic of the season in these three warm and wonderful holiday novellas from bestselling authors.
Christmas Present
by Amanda Grange
A Darcy Christmas
by Sharon Lathan
Mr. Darcy's Christmas Carol
by Carolyn Eberhart
From two bestselling and a debut author comes heartwarming Christmas tales sure to delight Jane Austen fans.
From Amanda Grange, the bestselling author of Mr. Darcy's Diary and Mr. Darcy, Vampyre, Christmas finds the Darcy's celebrating the holiday with preparations for a ball, but the festivities are interrupted by the arrival of a very special gift...
Ever sensual and romantic, Sharon Lathan highlights everything that's best and most precious in the celebrations of the holiday season. After a quarter of a century together, Darcy and Elizabeth reminisce...
Jane Austen meets Charles Dickens! Carol Eberhart's Mr. Darcy's Christmas Carol finds Darcy encountering ghosts of Christmas past, present, and future, who show him his life if pride keeps him from his one true love.
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Giudizio personale: 3/5
domenica 27 dicembre 2015
domenica 6 dicembre 2015
Bluebells in the mourning
Autrice: KaraLynne Mackrory
Lingua: inglese
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Bluebells in the mourning è una variation del famoso romanzo di Jane Austen, Orgoglio e pregiudizio.
Il mourning del titolo, ovvero il lutto, è dovuto alla morte della piccola Lydia, avvenuta mentre la sorella maggiore Elizabeth si trova ad Hunsford. Proprio per tale motivo, la prima, disastrosa dichiarazione di Darcy non ha luogo. L'uomo, infatti, trova Lizzy affranta in casa Collins a causa dell'inaspettata quanto dolorosa notizia, e desiste dal suo proposito, offrendosi invece di ospitare la ragazza e Maria Lucas nella sua casa di Londra, in attesa di poterle condurre nell'Hertfordshire.
Benché la permanenza di Elizabeth a Darcy House sia molto breve, è comunque utile affinché in Darcy si compia quel mutamento che nel romanzo originario è dovuto invece al rifiuto della sua proposta di matrimonio, e affinché Lizzy cominci a chiedersi se le sue opinioni sull'uomo siano davvero fondate, o frutto del pregiudizio e delle probabili menzogne di Wickham.
Elizabeth stringe immediatamente amicizia con Georgiana, che si adopra in tutti i modi perché il fratello e la donna di cui pare innamorato passino del tempo insieme. E' così che invita Elizabeth e i Gardiner a Pemberley senza chiedere il permesso a Darcy.
I bluebells del titolo si riferiscono alle campanule selvatiche che crescono intorno al laghetto della proprietà del Derbyshire, in cui i due protagonisti condividono dei preziosissimi momenti.
Il loro rapporto, infatti, sembra procedere spedito verso il lieto fine, ma naturalmente non mancherà la suspance, e problemi dovuti a Wickham e alla mancanza di comunicazione tra i due.
Bluebells in the mourning è un ottimo romanzo che propone un percorso alternativo alla storia di Darcy e Lizzy. I due personaggi sono molto ben caratterizzati e in linea con quelli austeniani, soprattutto Elizabeth, che ho trovato davvero adorabile e vivace, mentre spesso in altre variation non viene ben descritta e può risultare troppo perfetta o capricciosa.
Amabile anche il personaggio di Georgiana, finalmente una ragazzina della sua età che agisce come tale ed è davvero molto carina.
Le scene tra Darcy e Lizzy, che sono parecchie, sono piuttosto dolci o emozionanti, ma anche divertenti e simpatiche. Mi sono piaciute molto le loro interazioni a Londra, e naturalmente durante la tanto sospirata proposta. In realtà sarebbero numerose le scene da ricordare, come quella in cui fa la sua rapida comparsa Caroline, o quelle in cui sono protagonisti dei... fazzoletti .
Purtroppo pochissimo o nessuno spazio per alcuni personaggi, come Lady Catherine, Anne, Charlotte e Mr Collins. La ricerca di Wickham da parte di Darcy e Fitzwilliam - spesso vera spina nel fianco - non è stata noiosa, ma ben scritta e della giusta ampiezza.
Da segnalare un percorso originale e piacevole per i coniugi Bennet, mentre - non avrei mai pensato di dirlo - mi è mancata la piccola Lydia.
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Trama: Is it true that. . . ...nothing can be lost that love cannot find? Jane Austen's beloved "Pride and Prejudice" is readapted in this Regency tale of love in the face of tragedy. Mr. Darcy is thwarted in his attempt to propose to Elizabeth Bennet at Hunsford when he encounters her minutes after she receives the sad news from Longbourn of her sister's death. His gallantry and compassion as he escorts her back to Hertfordshire begins to unravel the many threads of her discontent with him. While her family heals from their loss, Darcy must search London for answers --- answers that might bring justice but also might just mark the end of his own hopes with Elizabeth.
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Giudizio personale: 4/5
Lingua: inglese
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Bluebells in the mourning è una variation del famoso romanzo di Jane Austen, Orgoglio e pregiudizio.
Il mourning del titolo, ovvero il lutto, è dovuto alla morte della piccola Lydia, avvenuta mentre la sorella maggiore Elizabeth si trova ad Hunsford. Proprio per tale motivo, la prima, disastrosa dichiarazione di Darcy non ha luogo. L'uomo, infatti, trova Lizzy affranta in casa Collins a causa dell'inaspettata quanto dolorosa notizia, e desiste dal suo proposito, offrendosi invece di ospitare la ragazza e Maria Lucas nella sua casa di Londra, in attesa di poterle condurre nell'Hertfordshire.
Benché la permanenza di Elizabeth a Darcy House sia molto breve, è comunque utile affinché in Darcy si compia quel mutamento che nel romanzo originario è dovuto invece al rifiuto della sua proposta di matrimonio, e affinché Lizzy cominci a chiedersi se le sue opinioni sull'uomo siano davvero fondate, o frutto del pregiudizio e delle probabili menzogne di Wickham.
Elizabeth stringe immediatamente amicizia con Georgiana, che si adopra in tutti i modi perché il fratello e la donna di cui pare innamorato passino del tempo insieme. E' così che invita Elizabeth e i Gardiner a Pemberley senza chiedere il permesso a Darcy.
I bluebells del titolo si riferiscono alle campanule selvatiche che crescono intorno al laghetto della proprietà del Derbyshire, in cui i due protagonisti condividono dei preziosissimi momenti.
Il loro rapporto, infatti, sembra procedere spedito verso il lieto fine, ma naturalmente non mancherà la suspance, e problemi dovuti a Wickham e alla mancanza di comunicazione tra i due.
Bluebells in the mourning è un ottimo romanzo che propone un percorso alternativo alla storia di Darcy e Lizzy. I due personaggi sono molto ben caratterizzati e in linea con quelli austeniani, soprattutto Elizabeth, che ho trovato davvero adorabile e vivace, mentre spesso in altre variation non viene ben descritta e può risultare troppo perfetta o capricciosa.
Amabile anche il personaggio di Georgiana, finalmente una ragazzina della sua età che agisce come tale ed è davvero molto carina.
Le scene tra Darcy e Lizzy, che sono parecchie, sono piuttosto dolci o emozionanti, ma anche divertenti e simpatiche. Mi sono piaciute molto le loro interazioni a Londra, e naturalmente durante la tanto sospirata proposta. In realtà sarebbero numerose le scene da ricordare, come quella in cui fa la sua rapida comparsa Caroline, o quelle in cui sono protagonisti dei... fazzoletti .
Purtroppo pochissimo o nessuno spazio per alcuni personaggi, come Lady Catherine, Anne, Charlotte e Mr Collins. La ricerca di Wickham da parte di Darcy e Fitzwilliam - spesso vera spina nel fianco - non è stata noiosa, ma ben scritta e della giusta ampiezza.
Da segnalare un percorso originale e piacevole per i coniugi Bennet, mentre - non avrei mai pensato di dirlo - mi è mancata la piccola Lydia.
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Trama: Is it true that. . . ...nothing can be lost that love cannot find? Jane Austen's beloved "Pride and Prejudice" is readapted in this Regency tale of love in the face of tragedy. Mr. Darcy is thwarted in his attempt to propose to Elizabeth Bennet at Hunsford when he encounters her minutes after she receives the sad news from Longbourn of her sister's death. His gallantry and compassion as he escorts her back to Hertfordshire begins to unravel the many threads of her discontent with him. While her family heals from their loss, Darcy must search London for answers --- answers that might bring justice but also might just mark the end of his own hopes with Elizabeth.
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Giudizio personale: 4/5
sabato 5 dicembre 2015
Le situazioni di lui & lei - voll. 4 a 6
Autrice: Masami Tsuda
Titolo originale: Kareshi kanojo no jijyo
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Nel terzo volume avevamo lasciato Yukino ostracizzata dalle sue amiche a causa della maschera con cui si era mostrata a loro, ingannandole.
Le ragazze sono "guidate" da Maho, che a prima vista sembra la stereotipata antagonista in una circostanza tipica, tuttavia l'autrice è stata brava a schivare l'ovvietà e ad evitare di rendere la situazione lunga e tediosa. Non solo, ma con un plot twist che non mi aspettavo, Yukino diventa addirittura amica di Maho, dimostrando una personalità molto più interessante di quella che si era ostinata a mettere in mostra per anni.
Nel quarto volume viene inserito un nuovo personaggio, Tsubasa Shibahime, una ragazza piuttosto particolare, che sembra molto viziata. L'autrice fa di lei la più bella ragazza del manga (a volte trovo incredibile la capacità di Masami Tsuda di disegnare dei volti così diversi tra loro), ma anche contemporaneamente la più piccola e bassa. Non so quali siano i canoni di bellezza in Giappone riguardo all'altezza, ma questa mi sembra una piacevole novità.
Il volume si chiude con una storia autoconclusiva, Rivediamoci domani nel bosco, in cui l'autrice tratta di nuovo il tema della diversità senza risultare ripetitiva. Ci troviamo infatti su un pianeta popolato da uomini coniglio, tutti con le stesse caratteristiche fisiche. La protagonista, che presenta invece occhi e capelli del colore "sbagliato", è vittima di bullismo a causa del suo aspetto. La sua vita cambia quando sul pianeta arriva un "mostro", come lei portatore di una diversità che pare dover essere la loro rovina.
La storia è molto carina, ma il finale mi ha dato fastidio a causa della tenera età della protagonista. Se fosse stata più matura, lo avrei trovato divertente e soddisfacente.
Nel quinto volume cominciano le vacanze per i nostri protagonisti, che si ritrovano però separati a causa degli impegni sportivi di Arima.
Mi piace molto che Yukino passi del tempo con delle amiche, ognuna con le proprie caratteristiche non solo fisiche, ma anche psicologiche. Del gruppetto fanno parte anche Maho e Tsubasa, subito rientrate - per fortuna - dal loro ruolo di antagoniste.
A partire da questo volume la storia comincia ad assumere i caratteri della coralità, cosa che le permette di rinnovarsi e non tenere forzatamente il focus su Yukino ed Arima.
Possiamo così conoscere la complicata situazione familiare di Tsubasa, personaggio sfaccettato che a tratti può risultare insopportabile e a tratti adorabile, e immergerci nella prima parte della storia dei genitori di Yukino, idea che ho trovato davvero molto carina.
Il sesto volume si apre così con la seconda ed ultima parte della storia dei coniugi Miyazawa, contenente scene molto toccanti e commoventi riguardo al nonno del ragazzo.
Sul fronte lui & lei, assistiamo al ritorno di Arima e alle insicurezze di Yukino di fronte ad un fidanzato cresciuto fisicamente e maturato psicologicamente. Mi è piaciuto molto questo aspetto della storia, ma ci sono state delle scene in cui il ragazzo mi è sembrato violento con la protagonista, e non mi sono piaciute.
Nella seconda metà del volume facciamo la conoscenza dei membri della famiglia di Arima, i quali nutrono molti pregiudizi nei confronti del ragazzo a causa dei suoi natali.
Il rapporto tra i due protagonisti si fa più stretto anche in senso fisico - anche se i due, e soprattutto Arima, rimarranno ancora molto timidi ed impacciati l'uno verso l'altra -, ma vediamo l'emergere di una sorta di seconda natura in Soichiro, in cui mi è sembrato di riconoscere il topos giapponese del latente animo oscuro che non permetterà al protagonista di essere felice, nonostante le mete raggiunte.
Stremo a vedere come evolverà la situazione, ma posso dire che la cosa al momento non mi piace.
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Volume 4: Yukino continua a non essere presa in considerazione dalle ragazze della sua classe. Anche questo è il prezzo da pagare per chi è benvoluta da tutti... ma invece di deprimersi, accetta le cose così come sono. Ma ehi, chi è quella bellissima ragazza che un giorno si presenta davanti ai suoi occhi dicendo di essere una vecchia compagna delle medie di Arima...?!
Giudizio personale: 3/5
--
Volume 5: Finito il primo trimestre, è tempo di vacanze estive! Arima è lontano, ma per Yukino, che finalmente ha delle amiche, si prospetta un'estate all'insegna del divertimento!
I problemi però non mancheranno; il papà di Tsubasa sta per risposarsi, e si fa luce sul misterioso passato di Asaba e su quello dei genitori di Yukino, che tornano con la memoria ai tempi della giovinezza!
Giudizio personale: 4/5
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Volume 6: Dopo i campionati interscolastici, Arima torna a casa cresciuto sia in altezza che in maturità. Lui & Lei escono per un appuntamento ma Yukino, che si scopre nuovamente innamorata pazza, si sente impacciata. Però, dopo aver confessato il suo stato d'animo, il loro legame si rafforza ancora di più...
Giudizio personale: 4/5
Titolo originale: Kareshi kanojo no jijyo
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Le ragazze sono "guidate" da Maho, che a prima vista sembra la stereotipata antagonista in una circostanza tipica, tuttavia l'autrice è stata brava a schivare l'ovvietà e ad evitare di rendere la situazione lunga e tediosa. Non solo, ma con un plot twist che non mi aspettavo, Yukino diventa addirittura amica di Maho, dimostrando una personalità molto più interessante di quella che si era ostinata a mettere in mostra per anni.
Nel quarto volume viene inserito un nuovo personaggio, Tsubasa Shibahime, una ragazza piuttosto particolare, che sembra molto viziata. L'autrice fa di lei la più bella ragazza del manga (a volte trovo incredibile la capacità di Masami Tsuda di disegnare dei volti così diversi tra loro), ma anche contemporaneamente la più piccola e bassa. Non so quali siano i canoni di bellezza in Giappone riguardo all'altezza, ma questa mi sembra una piacevole novità.
Il volume si chiude con una storia autoconclusiva, Rivediamoci domani nel bosco, in cui l'autrice tratta di nuovo il tema della diversità senza risultare ripetitiva. Ci troviamo infatti su un pianeta popolato da uomini coniglio, tutti con le stesse caratteristiche fisiche. La protagonista, che presenta invece occhi e capelli del colore "sbagliato", è vittima di bullismo a causa del suo aspetto. La sua vita cambia quando sul pianeta arriva un "mostro", come lei portatore di una diversità che pare dover essere la loro rovina.
La storia è molto carina, ma il finale mi ha dato fastidio a causa della tenera età della protagonista. Se fosse stata più matura, lo avrei trovato divertente e soddisfacente.
Nel quinto volume cominciano le vacanze per i nostri protagonisti, che si ritrovano però separati a causa degli impegni sportivi di Arima.
Mi piace molto che Yukino passi del tempo con delle amiche, ognuna con le proprie caratteristiche non solo fisiche, ma anche psicologiche. Del gruppetto fanno parte anche Maho e Tsubasa, subito rientrate - per fortuna - dal loro ruolo di antagoniste.
A partire da questo volume la storia comincia ad assumere i caratteri della coralità, cosa che le permette di rinnovarsi e non tenere forzatamente il focus su Yukino ed Arima.
Possiamo così conoscere la complicata situazione familiare di Tsubasa, personaggio sfaccettato che a tratti può risultare insopportabile e a tratti adorabile, e immergerci nella prima parte della storia dei genitori di Yukino, idea che ho trovato davvero molto carina.
Il sesto volume si apre così con la seconda ed ultima parte della storia dei coniugi Miyazawa, contenente scene molto toccanti e commoventi riguardo al nonno del ragazzo.
Sul fronte lui & lei, assistiamo al ritorno di Arima e alle insicurezze di Yukino di fronte ad un fidanzato cresciuto fisicamente e maturato psicologicamente. Mi è piaciuto molto questo aspetto della storia, ma ci sono state delle scene in cui il ragazzo mi è sembrato violento con la protagonista, e non mi sono piaciute.
Nella seconda metà del volume facciamo la conoscenza dei membri della famiglia di Arima, i quali nutrono molti pregiudizi nei confronti del ragazzo a causa dei suoi natali.
Il rapporto tra i due protagonisti si fa più stretto anche in senso fisico - anche se i due, e soprattutto Arima, rimarranno ancora molto timidi ed impacciati l'uno verso l'altra -, ma vediamo l'emergere di una sorta di seconda natura in Soichiro, in cui mi è sembrato di riconoscere il topos giapponese del latente animo oscuro che non permetterà al protagonista di essere felice, nonostante le mete raggiunte.
Stremo a vedere come evolverà la situazione, ma posso dire che la cosa al momento non mi piace.
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Volume 4: Yukino continua a non essere presa in considerazione dalle ragazze della sua classe. Anche questo è il prezzo da pagare per chi è benvoluta da tutti... ma invece di deprimersi, accetta le cose così come sono. Ma ehi, chi è quella bellissima ragazza che un giorno si presenta davanti ai suoi occhi dicendo di essere una vecchia compagna delle medie di Arima...?!
Giudizio personale: 3/5
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Volume 5: Finito il primo trimestre, è tempo di vacanze estive! Arima è lontano, ma per Yukino, che finalmente ha delle amiche, si prospetta un'estate all'insegna del divertimento!
I problemi però non mancheranno; il papà di Tsubasa sta per risposarsi, e si fa luce sul misterioso passato di Asaba e su quello dei genitori di Yukino, che tornano con la memoria ai tempi della giovinezza!
Giudizio personale: 4/5
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Volume 6: Dopo i campionati interscolastici, Arima torna a casa cresciuto sia in altezza che in maturità. Lui & Lei escono per un appuntamento ma Yukino, che si scopre nuovamente innamorata pazza, si sente impacciata. Però, dopo aver confessato il suo stato d'animo, il loro legame si rafforza ancora di più...
Giudizio personale: 4/5
domenica 22 novembre 2015
Enchanted
Autrice: Heather Dixon
Titolo originale: Entwined
Lingua: italiano
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Sono sempre molto curiosa riguardo alle rivisitazioni delle fiabe, ma questo romanzo non mi ha entusiasmato: l'ho trovato molto lento e noioso soprattutto nella prima parte, ed ho impiegato quasi un mese per terminarlo!
La storia è volutamente ambientata in un tempo imprecisato, tuttavia mi ha infastidito l'inserimento, qui e lì, di oggetti che risultavano anacronistici rispetto all'epoca in cui sembrava prendere le mosse la storia. Anche il fatto che la famiglia reale viva praticamente in estrema povertà (a quanto pare si tratta di una monarchia parlamentare in cui il sovrano ha poco più che un ruolo rappresentativo) alla lunga stanca, così come lo stereotipo del padre che si allontana dalle figlie - e le maltratta - perché preda di un dolore troppo grande, ma che poi, naturalmente, dimostra di amarle immensamente.
E' carina l'idea di dare alle dodici principesse nomi di fiori in ordine alfabetico (si comincia con Azalea, la protagonista, e si prosegue con Begonia, Camelia, Delia e così via), ed ho apprezzato le descrizioni del mondo segreto del Custode, secondo me il personaggio migliore del romanzo.
Egli entra nella vita delle ragazze in un momento particolare, quando cioè la loro madre è morta nel dare alla luce la dodicesima principessa, ed, a causa del lutto, a tutte è impedito di ballare, cosa che invece fa da balsamo per il dolore delle sorelle, che, danzando, ricordano la mamma, rafforzano il loro legame e riescono a portare un po' di serenità nelle loro giornate.
Grazie ad un passaggio segreto, le sorelle scoprono dell'esistenza del Custode e cominciano a passare le notti al suo padiglione, ballando in una magica atmosfera.
Il Custode è un personaggio sinistro e viscido, e presto sarà chiara la sua vera identità e i suoi scopi.
La battaglia finale contro questo big bad è abbastanza movimentata ma confusa, e a tratti tale da farmi pensare ad un cartone animato.
Ci sono naturalmente delle storie d'amore, che riguardano le tre sorelle maggiori. Anche rispetto a questo punto ci sono dei pro e dei contro: i personaggi maschili sono ben descritti e presentano ognuno una propria personalità, inoltre è carino leggere come i loro rapporti con le principesse si evolvano, tuttavia le ragazze sono davvero troppo giovani (la stessa Azalea ha solo sedici anni) e ciò non mi ha permesso di godere appieno delle loro storie. Per di più, sembra che il matrimonio da adolescenti, per loro, sia una tappa obbligata, senza la quale non potranno mai sentirsi - né essere - importanti o complete. Nessuna di loro pare avere interesse nell'ampliare i propri orizzonti, approfittando delle lezioni private, ad esempio, o sognando di viaggiare e fare esperienza del mondo al di fuori del castello. Per le principesse l'unica cosa importante è il ballo, e alla lunga la cosa diventa davvero tediosa, nonché inverosimile.
L'atmosfera è per la maggior parte del tempo claustrofobica, e credo che i personaggi delle principesse, pur essendo a volte carini, siano un pessimo esempio per le lettrici più giovani a cui è destinato principalmente il romanzo.
Qualche pagine in meno e un po' di magia in più probabilmente avrebbero giovato ad un libro che non consiglio, a meno che non si abbia molto tempo libero, molta pazienza, poche aspettative, e non sia ami alla follia Le dodici principesse danzanti, tanto da voler ad ogni costo leggere ogni retelling reperibile.
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Trama: A sedici anni, Azalea Wentworth, erede al trono del lontano regno di Eathesbury, sta per realizzare il suo sogno: feste sfavillanti e incontri con ammiratori segreti da raccontare in chiacchiere sussurrate fino all'alba con le sorelle. Ma improvvisamente tutto cambia: sua madre muore e il lutto strettissimo imposto dalla corte le vieta per un anno qualsiasi divertimento. Compresa la danza, la sua più grande passione. Azalea si trova così in trappola fra le mura del suo stesso castello. Una notte, però, la ragazza scopre un passaggio segreto che la conduce nello straordinario mondo del Custode, un uomo affascinante quanto misterioso. Un uomo che sembra capirla meglio di chiunque altro. Perché anche lui è in trappola, prigioniero da molti secoli nel palazzo. Inaspettatamente il Custode le porge un invito: le chiede di tornare a trovarlo ogni notte e di accompagnarlo al ballo più sontuoso che lei abbia mai visto. Così, da quella notte in poi, Azalea e le sue sorelle varcano il passaggio segreto e attraversano un bosco d'argento per raggiungere un padiglione incantato e danzare. Ma tutto ha un prezzo, anche la più seducente delle magie. Perché al Custode piace custodire le cose. E Azalea non si accorgerà di essere caduta in una rete mortale finché non sarà troppo tardi...
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Giudizio personale: 3/5
domenica 1 novembre 2015
Darkness falls upon Pemberley
Autrice: Susan Adriani
Lingua: inglese
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Darkness falls upon Pemberly è una breve variation di Orgoglio e Pregiudizio scritta per Halloween, e proprio in occasione di tale festività ho scelto di leggerlo. Di norma, infatti, non opto per i romanzi austeniani che virano verso il gotico o il fantasy, ma le sere buie e piovose di questo ottobre mi sono sembrate perfette per un racconto un po' dark.
Scrivo "un po'" perché da questo libro non bisogna aspettarsi una storia horror, né tanto meno scene truculente o crudi dettagli.
Lingua: inglese
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Darkness falls upon Pemberly è una breve variation di Orgoglio e Pregiudizio scritta per Halloween, e proprio in occasione di tale festività ho scelto di leggerlo. Di norma, infatti, non opto per i romanzi austeniani che virano verso il gotico o il fantasy, ma le sere buie e piovose di questo ottobre mi sono sembrate perfette per un racconto un po' dark.
Scrivo "un po'" perché da questo libro non bisogna aspettarsi una storia horror, né tanto meno scene truculente o crudi dettagli.
La storia comincia infatti nel rassicurante Hertfordshire, con un Darcy, in visita all'amico Bingley, che, come copione, resta ammaliato dalla vivace Elizabeth Bennet, ma è contemporaneamente angosciato da un segreto di famiglia, a causa del quale paventa una reazione più che negativa da parte della donna che ama.
La prima parte del racconto è proprio quella che mi è piaciuta di più: le scene a Netherfield con la sempre pungente Caroline non mancano mai di essere piacevoli e, benché il segreto sia piuttosto prevedibile, l'alone di mistero che comunque lo accompagna dà vivacità al racconto.
La seconda parte è stata invece meno stuzzicante e più prevedibile. Vista la natura della storia, mi sono sembrate plausibili le motivazioni di Mr Bennet, anche se è lui quello più out of character (come accade spesso nelle variation), insieme ad Elizabeth, che a tratti ho stentato a riconoscere.
Più vicini agli originali austeniani, invece, il colonnello Fitzwilliam e lo stesso Darcy, che tuttavia non esita dar vita, nella sua mente, a scene sensuali che vedono protagonista la desiderata Elizabeth, per la cui lontananza si ritrova a soffrire amaramente.
La seconda parte è stata invece meno stuzzicante e più prevedibile. Vista la natura della storia, mi sono sembrate plausibili le motivazioni di Mr Bennet, anche se è lui quello più out of character (come accade spesso nelle variation), insieme ad Elizabeth, che a tratti ho stentato a riconoscere.
Più vicini agli originali austeniani, invece, il colonnello Fitzwilliam e lo stesso Darcy, che tuttavia non esita dar vita, nella sua mente, a scene sensuali che vedono protagonista la desiderata Elizabeth, per la cui lontananza si ritrova a soffrire amaramente.
La storia è molto ben scritta ma purtroppo breve, poco più di 133 pagine, ed i personaggi non sono indagati a fondo. La stessa Mrs Bennet e le altre figlie fanno parte di uno sfondo annebbiato, e il finale pare piuttosto affrettato.
La lettura è stata comunque divertente, ma credo che riesca ad esserlo solo se ci si accosta al romanzo senza prenderlo troppo sul serio e considerandolo per quello che è: un piacevole omaggio a Jane Austen in veste Halloween.
Una menzione alla copertina, tra le più belle dei romanzi austeniani letti finora.
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Quarta di copertina: After an unspeakable tragedy befalls his sister at Ramsgate, Fitzwilliam Darcy of Pemberley finds himself in Hertfordshire. There, he meets the alluring Elizabeth Bennet, whose dark eyes, engaging wit, and intelligent discourse thoroughly enchant him.
A taciturn gentleman by nature, Darcy prefers to keep his emotions and desires on a tight rein, especially among strangers; but the degree of power Elizabeth wields over him not only tests his inherent ability to restrain himself, but greatly alarms him.
Why does this bewitching slip-of-a-woman render his long-practised self-control all but useless? Why does her father appear to dislike him so vehemently from the start? And what mysterious secret is her family intent on keeping from him—Mr. Bennet and her elder sister, Jane, especially—aside from Elizabeth’s whereabouts, that is?
But Darcy has a secret of his own; a secret he dreads coming to light for fear that Elizabeth will turn from him with horror and revulsion. But learn of it she does, and Darcy is shocked to discover that her reaction isn’t at all what he expected.
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Giudizio personale: 3/5
La lettura è stata comunque divertente, ma credo che riesca ad esserlo solo se ci si accosta al romanzo senza prenderlo troppo sul serio e considerandolo per quello che è: un piacevole omaggio a Jane Austen in veste Halloween.
Una menzione alla copertina, tra le più belle dei romanzi austeniani letti finora.
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Quarta di copertina: After an unspeakable tragedy befalls his sister at Ramsgate, Fitzwilliam Darcy of Pemberley finds himself in Hertfordshire. There, he meets the alluring Elizabeth Bennet, whose dark eyes, engaging wit, and intelligent discourse thoroughly enchant him.
A taciturn gentleman by nature, Darcy prefers to keep his emotions and desires on a tight rein, especially among strangers; but the degree of power Elizabeth wields over him not only tests his inherent ability to restrain himself, but greatly alarms him.
Why does this bewitching slip-of-a-woman render his long-practised self-control all but useless? Why does her father appear to dislike him so vehemently from the start? And what mysterious secret is her family intent on keeping from him—Mr. Bennet and her elder sister, Jane, especially—aside from Elizabeth’s whereabouts, that is?
But Darcy has a secret of his own; a secret he dreads coming to light for fear that Elizabeth will turn from him with horror and revulsion. But learn of it she does, and Darcy is shocked to discover that her reaction isn’t at all what he expected.
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Giudizio personale: 3/5
domenica 25 ottobre 2015
Le situazioni di lui & lei - voll. 1 a 3
Autrice: Masami Tsuda
Titolo originale: Kareshi kanojo no jijyo
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Le situazioni di lui & lei è un famoso manga giapponese composto da 21 volumi, pubblicati in Giappone nel corso di ben 10 anni, dal 1995 al 2005!
La storia è ambientata alle scuole superiori, ma si comprende subito che l'opera porta avanti temi importanti e complessi, primi fra tutti, la conoscenza di sé e la ricerca della perfezione, che sembra essere un elemento caratterizzante del Giappone.
Protagonisti del manga sono due adolescenti che hanno vissuto la loro intera vita fingendosi diversi, perfetti, studiosi e altruisti.
Yukino Miyazawa, la lei, lo ha fatto perché vanitosa e desiderosa di complimenti ed attenzioni (e già questo mi lascia supporre qualche problema di fondo), mentre Soichiro Arima, il lui, per mostrarsi degno dei suoi genitori adottivi.
Il primo volume si apre con l'ingresso alle superiori dei due ragazzi, seguito dalla incrollabile volontà di Miyazawa di sconfiggere scolasticamente Arima, il primo che sembra possa darle del filo da torcere in tale ambito.
I plot twist di questo numero sono rappresentati proprio dalla scoperta della finzione in cui vivevano i due protagonisti, e dal timido venire alla luce dello loro vera personalità.
Il volume comprende anche la storia autoconclusiva La tigre e il camaleonte, che a prima vista potrebbe sembrare caratterizzata dalla stereotipata trama della ragazza timida e del ragazzo poco raccomandabile che si innamorano l'uno dell'altra. Anche in questa storia, però, troviamo l'importante tema dell'accettazione della propria fisicità e della chiara volontà di sparire agli occhi degli altri a causa della vergogna provata verso il proprio aspetto esteriore.
Il secondo volume ci mostra lo svilupparsi della storia d'amore tra i due protagonisti, timidamente sbocciata nel numero precedente, nonché il cammino dei due ragazzi verso la conoscenza del proprio io e l'abbandono delle maschere così a lungo portate nella società.
Viene introdotto un nuovo personaggio, Asaba, per il momento non troppo simpatico.
La lettura mi è sembrata più pesante rispetto al volume 1, e con troppo overacting tipico di alcune scene dei manga giapponesi.
Nel terzo volume ci vengono mostrati gli effetti che la relazione tra Miyazawa e Arima ha sul loro rendimento scolastico, in passato vero e proprio nucleo della loro vita e della loro immagine.
Mi è piaciuto molto il personaggio del padre di Miyazawa, soprattutto in merito al suo comportamento a scuola. Mi è sembrato molto dolce e affettuoso, nonché intelligente: un vero genitore ideale.
Per quanto riguarda i protagonisti, per il momento lei non riesce a starmi molto simpatica, mentre lui già nel volume precedente si è guadagnato le mie preferenze.
Il nuovo personaggio inserito in questo numero è Maho, una ragazza che convince le amiche di Miyazawa ad ostracizzarla per punirla dell'ingannevole maschera con cui si era presentata a tutte loro.
La ragazza non mi sta per nulla simpatica, e non per essersi messa contro la protagonista, ma perché sembra la tipica antagonista già incontrata più e più volte in altri manga e non solo. Staremo a vedere.
Già ad una prima occhiata, Le situazioni di lui & lei mostra la sua volontà di essere qualcosa in più rispetto alla tipica storia d'amore adolescenziale, e ciò è innanzitutto dimostrato dalla relativa "pesantezza" dei volumi, che, a mio avviso, non si può proprio dire che scivolino via. Tuttavia, ciò è proprio quello che rende interessante la storia, e che mi ha reso curiosa rispetto al suo svolgimento.
---
Volume 1: Intelligente, bella e di buon carattere, Yukino Miyazawa sembra davvero una studentessa modello. In realtà è una ragazza vanitosa disposta a qualunque cosa pur di conquistare l'ammirazione degli altri. Ma una volta entrata alle scuole superiori incontra "lui"...
Giudizio personale: 4/5
--
Volume 2: Arima le ha dichiarato il suo amore ma resta in attesa di una risposta, perché Yukino non si azzarda proprio a dirgli che ricambia i suoi sentimenti! Chissà se troverà il coraggio di farlo?
Giudizio personale: 2/5
--
Volume 3: Riconosciuti i propri difetti, Yukino e Arima si mettono insieme. Ma quando i risultati degli esami di fine trimestre deludono i loro insegnanti, il Consiglio Disciplinare impone loro di rinunciare all'amore per concentrarsi solo sullo studio...!
Giudizio personale: 3/5
Titolo originale: Kareshi kanojo no jijyo
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Le situazioni di lui & lei è un famoso manga giapponese composto da 21 volumi, pubblicati in Giappone nel corso di ben 10 anni, dal 1995 al 2005!
La storia è ambientata alle scuole superiori, ma si comprende subito che l'opera porta avanti temi importanti e complessi, primi fra tutti, la conoscenza di sé e la ricerca della perfezione, che sembra essere un elemento caratterizzante del Giappone.
Protagonisti del manga sono due adolescenti che hanno vissuto la loro intera vita fingendosi diversi, perfetti, studiosi e altruisti.
Yukino Miyazawa, la lei, lo ha fatto perché vanitosa e desiderosa di complimenti ed attenzioni (e già questo mi lascia supporre qualche problema di fondo), mentre Soichiro Arima, il lui, per mostrarsi degno dei suoi genitori adottivi.
Il primo volume si apre con l'ingresso alle superiori dei due ragazzi, seguito dalla incrollabile volontà di Miyazawa di sconfiggere scolasticamente Arima, il primo che sembra possa darle del filo da torcere in tale ambito.
I plot twist di questo numero sono rappresentati proprio dalla scoperta della finzione in cui vivevano i due protagonisti, e dal timido venire alla luce dello loro vera personalità.
Il volume comprende anche la storia autoconclusiva La tigre e il camaleonte, che a prima vista potrebbe sembrare caratterizzata dalla stereotipata trama della ragazza timida e del ragazzo poco raccomandabile che si innamorano l'uno dell'altra. Anche in questa storia, però, troviamo l'importante tema dell'accettazione della propria fisicità e della chiara volontà di sparire agli occhi degli altri a causa della vergogna provata verso il proprio aspetto esteriore.
Il secondo volume ci mostra lo svilupparsi della storia d'amore tra i due protagonisti, timidamente sbocciata nel numero precedente, nonché il cammino dei due ragazzi verso la conoscenza del proprio io e l'abbandono delle maschere così a lungo portate nella società.
Viene introdotto un nuovo personaggio, Asaba, per il momento non troppo simpatico.
La lettura mi è sembrata più pesante rispetto al volume 1, e con troppo overacting tipico di alcune scene dei manga giapponesi.
Nel terzo volume ci vengono mostrati gli effetti che la relazione tra Miyazawa e Arima ha sul loro rendimento scolastico, in passato vero e proprio nucleo della loro vita e della loro immagine.
Mi è piaciuto molto il personaggio del padre di Miyazawa, soprattutto in merito al suo comportamento a scuola. Mi è sembrato molto dolce e affettuoso, nonché intelligente: un vero genitore ideale.
Per quanto riguarda i protagonisti, per il momento lei non riesce a starmi molto simpatica, mentre lui già nel volume precedente si è guadagnato le mie preferenze.
Il nuovo personaggio inserito in questo numero è Maho, una ragazza che convince le amiche di Miyazawa ad ostracizzarla per punirla dell'ingannevole maschera con cui si era presentata a tutte loro.
La ragazza non mi sta per nulla simpatica, e non per essersi messa contro la protagonista, ma perché sembra la tipica antagonista già incontrata più e più volte in altri manga e non solo. Staremo a vedere.
Già ad una prima occhiata, Le situazioni di lui & lei mostra la sua volontà di essere qualcosa in più rispetto alla tipica storia d'amore adolescenziale, e ciò è innanzitutto dimostrato dalla relativa "pesantezza" dei volumi, che, a mio avviso, non si può proprio dire che scivolino via. Tuttavia, ciò è proprio quello che rende interessante la storia, e che mi ha reso curiosa rispetto al suo svolgimento.
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Volume 1: Intelligente, bella e di buon carattere, Yukino Miyazawa sembra davvero una studentessa modello. In realtà è una ragazza vanitosa disposta a qualunque cosa pur di conquistare l'ammirazione degli altri. Ma una volta entrata alle scuole superiori incontra "lui"...
Giudizio personale: 4/5
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Volume 2: Arima le ha dichiarato il suo amore ma resta in attesa di una risposta, perché Yukino non si azzarda proprio a dirgli che ricambia i suoi sentimenti! Chissà se troverà il coraggio di farlo?
Giudizio personale: 2/5
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Volume 3: Riconosciuti i propri difetti, Yukino e Arima si mettono insieme. Ma quando i risultati degli esami di fine trimestre deludono i loro insegnanti, il Consiglio Disciplinare impone loro di rinunciare all'amore per concentrarsi solo sullo studio...!
Giudizio personale: 3/5
domenica 18 ottobre 2015
The poignant sting: homage to Jane Austen's Emma
Autrice: Sherwood Smith
Lingua: inglese
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The poignant sting è un breve racconto (solo 37 pagine) che fa da sequel al romanzo Emma di Jane Austen.
Lingua: inglese
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The poignant sting è un breve racconto (solo 37 pagine) che fa da sequel al romanzo Emma di Jane Austen.
Devo ammettere che mi ha lasciato alquanto perplessa: ho adorato lo stile di scrittura e il modo in cui l'autrice ha rappresentato i personaggi, tuttavia il "nucleo" della storia mi ha resa quanto meno titubante.
Ma andiamo con ordine.
Ma andiamo con ordine.
L'azione prende le mosse successivamente alle nozze di Emma con Mr Knightley e di Jane con Frank Churchill.
I personaggi sono assolutamente aderenti agli originali, ed è stato un piacere incontrarli di nuovo! Ho trovato molto ben scritti soprattutto Augusta Elton, Frank, Jane ed Emma, ed è stato molto carino che queste ultime siano diventate amiche.
I personaggi sono assolutamente aderenti agli originali, ed è stato un piacere incontrarli di nuovo! Ho trovato molto ben scritti soprattutto Augusta Elton, Frank, Jane ed Emma, ed è stato molto carino che queste ultime siano diventate amiche.
Il nocciolo della storia è però rappresentato dal "potere" posseduto da uno dei personaggi:
[attenzione: SPOILER]
la cara Miss Bates è infatti capace di leggere nel pensiero!
Non amo queste svolte paranormal, e questa in particolare mi è sembrata che rovinasse un piacevole quadretto.
Mi è parsa anche un po' tirata per i capelli la questione della dieta di Jane durante la gravidanza, ma a dire il vero non so se certe mode fossero in voga anche durante la Reggenza.
The poignant sting è comunque un piacevole, breve ritorno al mondo di Emma, ma sono contenta di aver aggiunto il volumetto alla mia collezione di ebook quando veniva offerto come freebie.
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Trama: "Ay, very true, my dear," cried Miss Bates, though Jane had not spoken a word—"I was just going to say the same thing."
This single line in EMMA suggested this story, which examines three marriages in Highbury . . .
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Giudizio personale: 3/5
[attenzione: SPOILER]
la cara Miss Bates è infatti capace di leggere nel pensiero!
Non amo queste svolte paranormal, e questa in particolare mi è sembrata che rovinasse un piacevole quadretto.
Mi è parsa anche un po' tirata per i capelli la questione della dieta di Jane durante la gravidanza, ma a dire il vero non so se certe mode fossero in voga anche durante la Reggenza.
The poignant sting è comunque un piacevole, breve ritorno al mondo di Emma, ma sono contenta di aver aggiunto il volumetto alla mia collezione di ebook quando veniva offerto come freebie.
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Trama: "Ay, very true, my dear," cried Miss Bates, though Jane had not spoken a word—"I was just going to say the same thing."
This single line in EMMA suggested this story, which examines three marriages in Highbury . . .
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Giudizio personale: 3/5
domenica 11 ottobre 2015
An arranged marriage
Autrice: Jan Hahn
Lingua: inglese
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An arranged marriage è una variation della storia di Orgoglio e Pregiudizio che prende le mosse dopo la disastrosa dichiarazione di Hunsford.
Mr Bennet è improvvisamente morto, e la vedova e le ragazze si ritrovano a dover lasciare Longbourne, mentre Jane ha già sperimentato la triste condizione di governante, che l'ha posta alla mercé di uomini dalla dubbia moralità.
Elizabeth si vede, così, quasi costretta ad accettare la proposta di un matrimonio combinato da parte di Mr Darcy, e caldeggiata dagli zii Gardiner.
L'uomo pare essere la soluzione a tutte le sventure della famiglia, ed in più promette ad Elizabeth che non pretenderà l'adempimento dei doveri coniugali fino a che lei stessa non si dichiarerà pronta.
Comincia così una storia piuttosto travagliata, che vede spesso i due sposi su fronti opposti.
Il libro non mi è piaciuto granché - c'è di meglio -, è stato scorrevole, ma non ne ho gradito parecchi aspetti, in primis i due protagonisti.
Darcy ed Elizabeth, infatti, per gran parte della storia vanno molto vicini all'essere odiosi e insopportabili.
Il primo si rivela un uomo abbastanza duro, incline alla rabbia e abituato ad impartire ordini, cosa che tenta continuamente di fare con la moglie e la sorella, non accettando punti di vista diversi dal suo.
Elizabeth mi è sembrata invece piuttosto immatura, piena di risentimento ed incapace di assumersi la responsabilità delle proprie azioni.
Lingua: inglese
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An arranged marriage è una variation della storia di Orgoglio e Pregiudizio che prende le mosse dopo la disastrosa dichiarazione di Hunsford.
Mr Bennet è improvvisamente morto, e la vedova e le ragazze si ritrovano a dover lasciare Longbourne, mentre Jane ha già sperimentato la triste condizione di governante, che l'ha posta alla mercé di uomini dalla dubbia moralità.
Elizabeth si vede, così, quasi costretta ad accettare la proposta di un matrimonio combinato da parte di Mr Darcy, e caldeggiata dagli zii Gardiner.
L'uomo pare essere la soluzione a tutte le sventure della famiglia, ed in più promette ad Elizabeth che non pretenderà l'adempimento dei doveri coniugali fino a che lei stessa non si dichiarerà pronta.
Comincia così una storia piuttosto travagliata, che vede spesso i due sposi su fronti opposti.
Il libro non mi è piaciuto granché - c'è di meglio -, è stato scorrevole, ma non ne ho gradito parecchi aspetti, in primis i due protagonisti.
Darcy ed Elizabeth, infatti, per gran parte della storia vanno molto vicini all'essere odiosi e insopportabili.
Il primo si rivela un uomo abbastanza duro, incline alla rabbia e abituato ad impartire ordini, cosa che tenta continuamente di fare con la moglie e la sorella, non accettando punti di vista diversi dal suo.
Elizabeth mi è sembrata invece piuttosto immatura, piena di risentimento ed incapace di assumersi la responsabilità delle proprie azioni.
La storia tra i due vive di continui alti e bassi, e quando sembra che i loro personaggi siano finalmente cresciuti, li vediamo di nuovo scivolare al punto di partenza. Ci sono molte cose non dette, fughe, e, soprattutto, troppe porte sbattute. Snervante!
Al contrario, invece, verso la fine, la storia si fa troppo mielosa.
Al contrario, invece, verso la fine, la storia si fa troppo mielosa.
Tra gli elementi positivi, una bella descrizione delle feste natalizie, il rapporto tra Elizabeth e Georgiana, e la tensione dovuta alla questione delle lettere non scritte da Lizzy al marito lontano.
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Trama: Can a marriage of convenience ever lead to true love? Immediately after Elizabeth Bennet refuses Mr. Darcy's proposal at Hunsford, her father dies, leaving Longbourn entailed away and little fortune to sustain his widow and daughters. Six months later, the Bennet family receives a visitor with a most unusual offer that promises to save the family from financial and social ruin. Elizabeth's sense of duty forces her to enter into an arranged marriage with a man she does not even like. Told from Elizabeth's point of view, An Arranged Marriage is a compelling twist on Jane Austen's Pride and Prejudice. Can Elizabeth overcome her feelings of anger, resentment, and suspicion toward her new husband and - the most bewildering sensation of all - a growing attraction for the last man in the world she ever wished to marry?
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Giudizio personale: 3/5
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Trama: Can a marriage of convenience ever lead to true love? Immediately after Elizabeth Bennet refuses Mr. Darcy's proposal at Hunsford, her father dies, leaving Longbourn entailed away and little fortune to sustain his widow and daughters. Six months later, the Bennet family receives a visitor with a most unusual offer that promises to save the family from financial and social ruin. Elizabeth's sense of duty forces her to enter into an arranged marriage with a man she does not even like. Told from Elizabeth's point of view, An Arranged Marriage is a compelling twist on Jane Austen's Pride and Prejudice. Can Elizabeth overcome her feelings of anger, resentment, and suspicion toward her new husband and - the most bewildering sensation of all - a growing attraction for the last man in the world she ever wished to marry?
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Giudizio personale: 3/5
sabato 10 ottobre 2015
All Jane Austen's men - Mr Knightley & Captain Wentworth's journal, poems & love letters
Autrice: Octavia McKenzie
Lingua: inglese
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Stando al titolo, questo secondo volumetto "stand alone" di All Jane Austen's men (il primo è interamente dedicato al Darcy di Orgoglio e Pregiudizio), dovrebbe contenere pagine di diario, poesie e lettere d'amore scritte dai protagonisti maschili di Emma e Persuasione.
Lingua: inglese
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Stando al titolo, questo secondo volumetto "stand alone" di All Jane Austen's men (il primo è interamente dedicato al Darcy di Orgoglio e Pregiudizio), dovrebbe contenere pagine di diario, poesie e lettere d'amore scritte dai protagonisti maschili di Emma e Persuasione.
In realtà, pagine di diario e lettere (per di più non sempre d'amore) si contano sulle dita di una mano, e l'ebook viene ad essere per lo più una raccolta di poesie che richiamano eventi e personaggi dei due romanzi austeniani.
E' stata la prima volta in cui mi sono "cimentata" nella lettura di un libro di poesie in inglese, ma, a dire il vero, se avessi saputo che i versi avrebbero occupato il 90% del volume, non lo avrei letto.
Dopo una prima curiosità iniziale, infatti, è sorta la noia.
Dopo una prima curiosità iniziale, infatti, è sorta la noia.
Non c'è dubbio che l'autrice abbia dedicato molto tempo ed energie a questo lavoro, basti solo pensare che tutte le poesie sono in rima, tuttavia non si tratta certo di un libro che tiene il lettore attaccato alle pagine, e, cosa peggiore, immaginare Mr Knightley o il Capitano Wentworth scrivere quei versi, mi è sembrato davvero, davvero ridicolo.
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Descrizione: A tribute to Jane Austen's Emma and Persuasion, All Jane Austen's Men - Mr. Knightley & Captain Wentworth's Journal, Poems and Love Letters is the second in a series of books for the ultimate Jane Austen fan.
Mr. Knightley fell in love with Emma, a mischievous matchmaker who gave Cupid a run for his money. Captain Wentworth literally went to war after losing the love of Anne Elliot. The timeless romance of these couples have captured the imagination for 200 years. In this book, we find out Mr. Knightley and Captain Wentworth's secret thoughts as they fall deeply, madly and crazy in love. You dear reader may come along for the ride!
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Giudizio personale: 3/5
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Descrizione: A tribute to Jane Austen's Emma and Persuasion, All Jane Austen's Men - Mr. Knightley & Captain Wentworth's Journal, Poems and Love Letters is the second in a series of books for the ultimate Jane Austen fan.
Mr. Knightley fell in love with Emma, a mischievous matchmaker who gave Cupid a run for his money. Captain Wentworth literally went to war after losing the love of Anne Elliot. The timeless romance of these couples have captured the imagination for 200 years. In this book, we find out Mr. Knightley and Captain Wentworth's secret thoughts as they fall deeply, madly and crazy in love. You dear reader may come along for the ride!
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Giudizio personale: 3/5
sabato 3 ottobre 2015
La terra delle storie - L'incantesimo del desiderio
Autore: Chris Colfer
Titolo originale: The land of stories: the wishing spell
Lingua: italiano
---
Alex e Conner sono due gemelli dodicenni - Alex è una ragazza e Conner un ragazzo - che stanno attraversando un periodo molto difficile a causa della prematura morte dell'amato padre.
Un giorno cadono nel libro La terra delle storie, la raccolta di fiabe con cui la nonna e il genitore hanno arricchito la loro infanzia.
I due ragazzi si ritrovano così in un mondo in cui Biancaneve, Cenerentola e gli altri eroi ed eroine che da sempre hanno fatto loro compagnia sono delle persone reali, e vivono l'avventura più straordinaria della loro vita viaggiando attraverso la Terra delle storie, allo scopo di procurarsi gli oggetti per l'Incantesimo del Desiderio, che permetterà loro di tornare a casa dalla mamma.
L'idea di fondo del romanzo è molto carina e ricca di potenzialità, le rivisitazioni delle fiabe classiche mi incuriosiscono e spesso mi divertono, tuttavia in questo libro vi si possono notare più difetti che pregi.
Innanzitutto, lo stile è molto, troppo semplice e per niente elegante; i problemi dei ragazzi si risolvono sempre troppo presto e troppo facilmente, inoltre ho trovato ridicolo il motivo per cui Riccioli d'Oro è diventata una ricercata, o il modo in cui le frecce rimbalzano durante il combattimento tra Jack e il Cacciatore.
Big bad della storia è la Regina malvagia di Biancaneve, e alcune sue caratteristiche mi hanno fatto venire alla mente sia Once upon a time che i Diari di Jace Cameron.
E' molto prevedibile come sia scappata dalla prigione in cui era rinchiusa, così come risulta prevedibile la vera identità del padre dei ragazzi. Meno scontata per gran parte della storia, invece, l'identità di Ranocchietto e della Fata Madrina.
I personaggi più azzeccati sono stati secondo me Cappuccetto Rosso e Ranocchietto. La prima, anche se cresciuta, è comunque ancora una ragazzina viziata, vanitosa e immatura, mentre il secondo ha rinunciato per anni a vivere nel mondo al di fuori della sua improvvisata casetta dopo il sortilegio che ha alterato sensibilmente il suo aspetto, facendone un ranocchio troppo cresciuto.
E' stato molto carino incontrare i personaggi delle fiabe più famose e scoprire cosa l'autore aveva in serbo per loro, tuttavia la valanga di commenti positivi mi ha stupito, soprattutto per lo stile molto molto povero e i dialoghi mediocri. E' un romanzo che tuttalpiù consiglio come fiaba da leggere ai bambini, o per i ragazzi della stessa età dei protagonisti.
I temi trattati sono di quelli importanti, come il coraggio, l'amicizia, l'altruismo e le conseguenze delle proprie azioni.
Davvero molto bella la copertina, che raffigura Ranocchietto, Malartiglio (il lupo che vuole vendicare quello ucciso nella storia di Cappuccetto Rosso), Biancaneve e la Bella Addormentata, nonché i due protagonisti durante la loro caduta verso la Terra delle storie.
---
Trama: Per il loro dodicesimo compleanno, Alex e Conner ricevono in dono dalla nonna un libro di fiabe tutto speciale. Perché non è un libro e basta, ma la porta che si apre su un altro mondo, in cui fratello e sorella precipitano come Alice, lei per errore, lui per non lasciarla sola. Dall’altra parte c’è la Terra delle Storie, e il primo incontro in quella landa magica è con Ranocchio. L’avventura chiama. E nelle fiabe, anche nelle più note, niente è come appare...
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Giudizio personale: 3/5
Titolo originale: The land of stories: the wishing spell
Lingua: italiano
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Alex e Conner sono due gemelli dodicenni - Alex è una ragazza e Conner un ragazzo - che stanno attraversando un periodo molto difficile a causa della prematura morte dell'amato padre.
Un giorno cadono nel libro La terra delle storie, la raccolta di fiabe con cui la nonna e il genitore hanno arricchito la loro infanzia.
I due ragazzi si ritrovano così in un mondo in cui Biancaneve, Cenerentola e gli altri eroi ed eroine che da sempre hanno fatto loro compagnia sono delle persone reali, e vivono l'avventura più straordinaria della loro vita viaggiando attraverso la Terra delle storie, allo scopo di procurarsi gli oggetti per l'Incantesimo del Desiderio, che permetterà loro di tornare a casa dalla mamma.
L'idea di fondo del romanzo è molto carina e ricca di potenzialità, le rivisitazioni delle fiabe classiche mi incuriosiscono e spesso mi divertono, tuttavia in questo libro vi si possono notare più difetti che pregi.
Innanzitutto, lo stile è molto, troppo semplice e per niente elegante; i problemi dei ragazzi si risolvono sempre troppo presto e troppo facilmente, inoltre ho trovato ridicolo il motivo per cui Riccioli d'Oro è diventata una ricercata, o il modo in cui le frecce rimbalzano durante il combattimento tra Jack e il Cacciatore.
Big bad della storia è la Regina malvagia di Biancaneve, e alcune sue caratteristiche mi hanno fatto venire alla mente sia Once upon a time che i Diari di Jace Cameron.
E' molto prevedibile come sia scappata dalla prigione in cui era rinchiusa, così come risulta prevedibile la vera identità del padre dei ragazzi. Meno scontata per gran parte della storia, invece, l'identità di Ranocchietto e della Fata Madrina.
I personaggi più azzeccati sono stati secondo me Cappuccetto Rosso e Ranocchietto. La prima, anche se cresciuta, è comunque ancora una ragazzina viziata, vanitosa e immatura, mentre il secondo ha rinunciato per anni a vivere nel mondo al di fuori della sua improvvisata casetta dopo il sortilegio che ha alterato sensibilmente il suo aspetto, facendone un ranocchio troppo cresciuto.
E' stato molto carino incontrare i personaggi delle fiabe più famose e scoprire cosa l'autore aveva in serbo per loro, tuttavia la valanga di commenti positivi mi ha stupito, soprattutto per lo stile molto molto povero e i dialoghi mediocri. E' un romanzo che tuttalpiù consiglio come fiaba da leggere ai bambini, o per i ragazzi della stessa età dei protagonisti.
I temi trattati sono di quelli importanti, come il coraggio, l'amicizia, l'altruismo e le conseguenze delle proprie azioni.
Davvero molto bella la copertina, che raffigura Ranocchietto, Malartiglio (il lupo che vuole vendicare quello ucciso nella storia di Cappuccetto Rosso), Biancaneve e la Bella Addormentata, nonché i due protagonisti durante la loro caduta verso la Terra delle storie.
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Trama: Per il loro dodicesimo compleanno, Alex e Conner ricevono in dono dalla nonna un libro di fiabe tutto speciale. Perché non è un libro e basta, ma la porta che si apre su un altro mondo, in cui fratello e sorella precipitano come Alice, lei per errore, lui per non lasciarla sola. Dall’altra parte c’è la Terra delle Storie, e il primo incontro in quella landa magica è con Ranocchio. L’avventura chiama. E nelle fiabe, anche nelle più note, niente è come appare...
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Giudizio personale: 3/5
sabato 26 settembre 2015
La regina dei castelli di carta
Autore: Stieg Larsson
Titolo originale: Luftslottet som sprängdes
Lingua: italiano
---
La regina dei castelli di carta è il volume conclusivo della trilogia Millennium (trilogia "forzata" dalla prematura morte dell'autore Stieg Larsson, che aveva progettato invece ben dieci volumi).
La storia continua direttamente quella de La ragazza che giocava con il fuoco. Troviamo, infatti, Lisbeth ricoverata in ospedale in seguito alle ferite ricevute a Gosseberga e in attesa del processo. Il romanzo, questa volta, si discosta dal tema degli uomini che odiano le donne, diventando piuttosto una (buona) spy-story, tanto che più di una volta il narratore o uno dei personaggi si vede costretto a sottolineare che, in fondo, si tratta comunque di violenza sulle donne.
La storia, purtroppo, è piuttosto noiosa: durante le prime 500 pagine, da cui comincia ad accadere qualcosa di interessante, ho pensato più volte di mollare il libro, ed ho continuato solo perché si trattava del romanzo conclusivo.
Lo stile dell'autore, che ci mette a parte di tutte le azioni dei protagonisti, come andare al bagno, mangiare un panino o sfogliare un giornale, pare appesantire il tutto e mi ha fatto ogni volta sperare che si andasse avanti con la storia, che accadesse qualcosa di importante!
Il senso di ingiustizia che si respira nel corso del romanzo è soffocante, e di sicuro non sarebbe stato un difetto bensì un pregio, se non fosse stato unito al senso di noia generale che ispira gran parte della storia.
Uno dei meriti dell'autore è sicuramente quello di mettere in luce vari aspetti negativi dell'organizzazione governativa di un paese, la Svezia, che, visto da fuori, può sembrare quasi perfetto a chi si accontenti di un'occhiata superficiale.
Il processo a cui è sottoposta Lisbeth è una delle parti migliori del romanzo, in cui i nodi vengono al pettine e finalmente c'è giustizia per la protagonista. Il senso di compiutezza dell'evento fa sì che la parte finale, con l'allontanamento della ragazza e poi l'incontro con Niedermann, risulti quasi qualcosa di estraneo e superfluo.
Restando in tema di eventi superflui, credo che si sia dato troppo spazio ad Erika: non è un personaggio così fondamentale o a cui ci si è affezionati nei precedenti volumi, quindi mi sembra inutile seguirla nella sua nuova veste di caporedattore dell'Smp. Probabilmente la sua vicenda con lo stalker è servita ad agganciarsi al tema della violenza sulle donne, ma ha appesantito di molto la storia. Le sue vicissitudini come nuovo caporedattore ci fanno sicuramente comprendere come sia difficile, per una donna assurta a un posto di potere, farsi accettare dai colleghi uomini, e c'è del buono in questo, ma dedicare meno spazio al personaggio riducendo la mole del romanzo e permettendo al lettore di focalizzarsi sulla protagonista, avrebbe secondo me giovato al romanzo.
In un post precedente avevo espresso il mio timore che la storia potesse non avere una degna conclusione a causa della morte del suo autore, così sono stata molto sorpresa nel constatare che invece La regina dei castelli di carta può essere considerata come la definitiva conclusione delle vicende di Lisbeth e Mikael Blomkvist. Nulla è lasciato in sospeso, mi sarebbe solo piaciuto sapere qualcosa di più su Camilla Salander, ma forse era nei piani dell'autore raccontarci di lei in uno dei sette romanzi successivi.
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Quarta di copertina: Lisbeth Salander è sopravvissuta al fuoco, ma è ancora lontana dall'aver risolto i suoi problemi. Persone potenti cercano di ridurla al silenzio per sempre. Intanto, Mikael Blomkvist è riuscito ad avvicinarsi alla verità sul suo terribile passato ed è deciso a pubblicare un articolo di denuncia che farà tremare il governo, i servizi di sicurezza e l'intero paese.
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Giudizio personale: 3/5
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[attenzione: qualche piccolo SPOILER]
Anche dal terzo volume della trilogia è stato tratto un film svedese, dal titolo Luftslottet som sprängdes, mandato in onda in Italia da laEffe come quinto e sesto episodio della serie tv Millennium.
Come i due precedenti, anche questo film è molto ben realizzato e, messa da parte la cittadina immaginaria di Hedestad, la macchina da presa può indugiare molto spesso sui bei paesaggi svedesi.
Il cast è quello consueto, con una Noomi Rapace molto brava e un Anders Ahlbom perfetto nella sua resa dell'odioso dottor Peter Teleborian. Fisicamente molto diversa da come l'avevo immaginata, invece, Mirja Turestedt nel ruolo di Monica Figuerola.
La trama si concentra essenzialmente sulla spy-story della Sezione, accennando solo all'inizio alla tratta delle donne.
Molto più che nelle due pellicole precedenti, possiamo osservare dei tagli rispetto al romanzo originale: la storia tra Monica e Mikael è del tutto cassata, e il giornalista trova una sorta di "lieto fine" con la collega Erika Berger. Il fatto che questa sia sposata viene accennato solo come scherzo in una breve scena durante un pranzo di famiglia, e la sua disavventura con lo stalker è molto ridimensionata.
Titolo originale: Luftslottet som sprängdes
Lingua: italiano
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La regina dei castelli di carta è il volume conclusivo della trilogia Millennium (trilogia "forzata" dalla prematura morte dell'autore Stieg Larsson, che aveva progettato invece ben dieci volumi).
La storia continua direttamente quella de La ragazza che giocava con il fuoco. Troviamo, infatti, Lisbeth ricoverata in ospedale in seguito alle ferite ricevute a Gosseberga e in attesa del processo. Il romanzo, questa volta, si discosta dal tema degli uomini che odiano le donne, diventando piuttosto una (buona) spy-story, tanto che più di una volta il narratore o uno dei personaggi si vede costretto a sottolineare che, in fondo, si tratta comunque di violenza sulle donne.
La storia, purtroppo, è piuttosto noiosa: durante le prime 500 pagine, da cui comincia ad accadere qualcosa di interessante, ho pensato più volte di mollare il libro, ed ho continuato solo perché si trattava del romanzo conclusivo.
Lo stile dell'autore, che ci mette a parte di tutte le azioni dei protagonisti, come andare al bagno, mangiare un panino o sfogliare un giornale, pare appesantire il tutto e mi ha fatto ogni volta sperare che si andasse avanti con la storia, che accadesse qualcosa di importante!
Il senso di ingiustizia che si respira nel corso del romanzo è soffocante, e di sicuro non sarebbe stato un difetto bensì un pregio, se non fosse stato unito al senso di noia generale che ispira gran parte della storia.
Uno dei meriti dell'autore è sicuramente quello di mettere in luce vari aspetti negativi dell'organizzazione governativa di un paese, la Svezia, che, visto da fuori, può sembrare quasi perfetto a chi si accontenti di un'occhiata superficiale.
Il processo a cui è sottoposta Lisbeth è una delle parti migliori del romanzo, in cui i nodi vengono al pettine e finalmente c'è giustizia per la protagonista. Il senso di compiutezza dell'evento fa sì che la parte finale, con l'allontanamento della ragazza e poi l'incontro con Niedermann, risulti quasi qualcosa di estraneo e superfluo.
Restando in tema di eventi superflui, credo che si sia dato troppo spazio ad Erika: non è un personaggio così fondamentale o a cui ci si è affezionati nei precedenti volumi, quindi mi sembra inutile seguirla nella sua nuova veste di caporedattore dell'Smp. Probabilmente la sua vicenda con lo stalker è servita ad agganciarsi al tema della violenza sulle donne, ma ha appesantito di molto la storia. Le sue vicissitudini come nuovo caporedattore ci fanno sicuramente comprendere come sia difficile, per una donna assurta a un posto di potere, farsi accettare dai colleghi uomini, e c'è del buono in questo, ma dedicare meno spazio al personaggio riducendo la mole del romanzo e permettendo al lettore di focalizzarsi sulla protagonista, avrebbe secondo me giovato al romanzo.
In un post precedente avevo espresso il mio timore che la storia potesse non avere una degna conclusione a causa della morte del suo autore, così sono stata molto sorpresa nel constatare che invece La regina dei castelli di carta può essere considerata come la definitiva conclusione delle vicende di Lisbeth e Mikael Blomkvist. Nulla è lasciato in sospeso, mi sarebbe solo piaciuto sapere qualcosa di più su Camilla Salander, ma forse era nei piani dell'autore raccontarci di lei in uno dei sette romanzi successivi.
" È bello che sia finita" disse Armanskij.
"Amen" disse Mikael.
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Quarta di copertina: Lisbeth Salander è sopravvissuta al fuoco, ma è ancora lontana dall'aver risolto i suoi problemi. Persone potenti cercano di ridurla al silenzio per sempre. Intanto, Mikael Blomkvist è riuscito ad avvicinarsi alla verità sul suo terribile passato ed è deciso a pubblicare un articolo di denuncia che farà tremare il governo, i servizi di sicurezza e l'intero paese.
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Giudizio personale: 3/5
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[attenzione: qualche piccolo SPOILER]
Anche dal terzo volume della trilogia è stato tratto un film svedese, dal titolo Luftslottet som sprängdes, mandato in onda in Italia da laEffe come quinto e sesto episodio della serie tv Millennium.
Come i due precedenti, anche questo film è molto ben realizzato e, messa da parte la cittadina immaginaria di Hedestad, la macchina da presa può indugiare molto spesso sui bei paesaggi svedesi.
Il cast è quello consueto, con una Noomi Rapace molto brava e un Anders Ahlbom perfetto nella sua resa dell'odioso dottor Peter Teleborian. Fisicamente molto diversa da come l'avevo immaginata, invece, Mirja Turestedt nel ruolo di Monica Figuerola.
La trama si concentra essenzialmente sulla spy-story della Sezione, accennando solo all'inizio alla tratta delle donne.
Molto più che nelle due pellicole precedenti, possiamo osservare dei tagli rispetto al romanzo originale: la storia tra Monica e Mikael è del tutto cassata, e il giornalista trova una sorta di "lieto fine" con la collega Erika Berger. Il fatto che questa sia sposata viene accennato solo come scherzo in una breve scena durante un pranzo di famiglia, e la sua disavventura con lo stalker è molto ridimensionata.
sabato 12 settembre 2015
La Presidentessa - Citazioni
" L'opinione divenne presto luogo comune, frase fatta [...]. Quando [...] si affermava qualcosa per abitudine, era impossibile che potesse prevalere l'idea contraria. "
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" Ah, povere volpi, se le galline non fossero tali! "
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" Seppe, ricordando quanto era accaduto, che per il mondo non esiste altra virtù se non quella che si ostenta e si esibisce. "
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" ... sarebbe stata sempre virtuosa, avrebbe consumato il suo sacrificio sino in fondo [...]. Ma dover rinunciare pure alla tentazione! Questo era troppo. La tentazione era casa sua, era il suo unico piacere. Faceva già abbastanza non lasciandosi vincere, ma voleva almeno lasciarsi tentare!"
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" ... dica quel che vuole [...], ma per volare occorrono ali, aria ... "
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" ... vide che gli uomini si dividevano in egoisti e in altruisti e lui, spinto dalla sua buona indole, si dichiarò altruista a vita; e, in effetti, la trascorse impicciandosi di quel che non lo riguardava. "
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" I romanzi era meglio viverli. "
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" Vivere è questo: godere del piacere dolce di vegetare al sole. "
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Qui il post sul romanzo
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" Ah, povere volpi, se le galline non fossero tali! "
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" Seppe, ricordando quanto era accaduto, che per il mondo non esiste altra virtù se non quella che si ostenta e si esibisce. "
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" ... sarebbe stata sempre virtuosa, avrebbe consumato il suo sacrificio sino in fondo [...]. Ma dover rinunciare pure alla tentazione! Questo era troppo. La tentazione era casa sua, era il suo unico piacere. Faceva già abbastanza non lasciandosi vincere, ma voleva almeno lasciarsi tentare!"
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" ... dica quel che vuole [...], ma per volare occorrono ali, aria ... "
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" ... vide che gli uomini si dividevano in egoisti e in altruisti e lui, spinto dalla sua buona indole, si dichiarò altruista a vita; e, in effetti, la trascorse impicciandosi di quel che non lo riguardava. "
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" I romanzi era meglio viverli. "
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" Vivere è questo: godere del piacere dolce di vegetare al sole. "
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Qui il post sul romanzo
domenica 6 settembre 2015
Un giorno di gloria per Miss Pettigrew
Titolo originale: Miss Pettigrew lives for a day
Lingua: italiano
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Un giorno di gloria per Miss Pettigrew è una deliziosa fiaba per adulti sulle seconde chance e la bellezza della vita, ambientata nella Londra degli anni Trenta.
Protagonista è Guinevere Pettigrew, una donna di circa quarant'anni che ormai non ha più un posto in cui vivere in quanto più nessuno è disposto ad assumerla come istitutrice, ruolo che, in realtà, ricopre molto mediocremente.
A causa di un malinteso, si ritrova invece a fare da segretaria particolare all'affascinante Miss Delysia LaFosse, una ragazza che sembra uscita da uno di quei film da cui Miss Pettigrew si fa rapire per sfuggire alla realtà.
La giovane donna conduce una vita che la protagonista, figlia di un pastore, avrebbe fino a quel momento aspramente criticato, e da cui sarebbe scappata a gambe levate.
Tuttavia, passando del tempo con Miss LaFosse e i suoi numerosi amici e conoscenti, Miss Pettigrew si rende conto che proprio tra quelle persone, verso le quali coltivava i peggiori pregiudizi, riesce a trovare, e nel tempo di un solo giorno, amicizia e affetto, come non le è mai successo in tutta la vita.
Ed inoltre, proprio con loro, riesce a vivere sul serio, acquista fiducia in se stessa, nel proprio aspetto e nelle proprie capacità, e più volte aiuta le giovani donne che popolano il suo giorno di gloria.
A causa di un malinteso, si ritrova invece a fare da segretaria particolare all'affascinante Miss Delysia LaFosse, una ragazza che sembra uscita da uno di quei film da cui Miss Pettigrew si fa rapire per sfuggire alla realtà.
La giovane donna conduce una vita che la protagonista, figlia di un pastore, avrebbe fino a quel momento aspramente criticato, e da cui sarebbe scappata a gambe levate.
Tuttavia, passando del tempo con Miss LaFosse e i suoi numerosi amici e conoscenti, Miss Pettigrew si rende conto che proprio tra quelle persone, verso le quali coltivava i peggiori pregiudizi, riesce a trovare, e nel tempo di un solo giorno, amicizia e affetto, come non le è mai successo in tutta la vita.
Ed inoltre, proprio con loro, riesce a vivere sul serio, acquista fiducia in se stessa, nel proprio aspetto e nelle proprie capacità, e più volte aiuta le giovani donne che popolano il suo giorno di gloria.
C'è una gran bella carrellata di personaggi che si muovono tra l'elegante (ma forse un po' pacchiano) appartamento di Miss LaFosse e il Pavone rosso, il locale in cui Delysia canta e coltiva i suoi sogni di gloria.
Più che leggere un libro, sembra quasi di guardare uno di quei vecchi film che riesce ancora ad emozionare.
Inizialmente lo stile dell'autrice non mi aveva catturato, ma poi ho adorato questo libro, che potremmo definire una sorta di versione della storia di Cenerentola.
Il romanzo porta con sé una grande speranza, ci spinge a credere che la vita non deve essere necessariamente statica, né tanto meno grigia e triste, e che non è mai troppo tardi per trovare la felicità ed essere amati.
Più che leggere un libro, sembra quasi di guardare uno di quei vecchi film che riesce ancora ad emozionare.
Inizialmente lo stile dell'autrice non mi aveva catturato, ma poi ho adorato questo libro, che potremmo definire una sorta di versione della storia di Cenerentola.
Il romanzo porta con sé una grande speranza, ci spinge a credere che la vita non deve essere necessariamente statica, né tanto meno grigia e triste, e che non è mai troppo tardi per trovare la felicità ed essere amati.
E' una storia purtroppo breve in cui ho amato immergermi e che consiglio a chiunque cerchi una commedia frizzante e dolce e un po'di magia lunga poco meno di 200 pagine.
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Trama: È una fredda, grigia, nebbiosa giornata di novembre degli anni Trenta a Londra e Miss Pettigrew, il cappotto di un indefinibile, orrendo marrone, l’aria di una spigolosa signora di mezza età e un’espressione timida e frustrata negli occhi, è alla porta di un appartamento al 5 di Onslow Mansions, in uno dei quartieri più eleganti della capitale inglese.
Stamani si è presentata come sempre al collocamento e l’impiegata, anziché recitarle la solita litania «nessuna richiesta di istitutrici, Miss Pettigrew», le ha dato l’indirizzo di Onslow Mansions e un nome: Miss LaFosse.
L’edificio in cui si trova l’appartamento è tanto esclusivo e ricercato da metterle soggezione. Miss Pettigrew coi suoi abiti logori, il suo mesto decoro e il coraggio perduto nelle settimane trascorse con lo spauracchio dell’ospizio dei poveri, suona ripetutamente prima che la porta si spalanchi e appaia sulla soglia una giovane donna. È una creatura così incantevole da richiamare subito alla mente le bellezze del cinematografo. I riccioli d’oro scarmigliati le incorniciano il viso, gli occhi blu le brillano come genziane e il roseo fulgore della giovinezza le accende le guance. Porta una di quelle vestaglie che indossano soltanto le attrici nei film.
Miss Pettigrew sa tutto delle dive del cinematografo: ogni settimana per oltre due ore vive nel mondo fatato del cinema, popolato da donne bellissime, aitanti eroi e fascinose canaglie, e dove non ci sono genitori prepotenti e orridi pargoli a vessarla.
Miss LaFosse la fa entrare e poi scompare nella camera da letto, per ricomparire poco dopo seguita da un uomo in veste da camera, di una seta dalle tinte così abbaglianti che Miss Pettigrew deve socchiudere gli occhi.
In preda all’ansia, stringendo la borsetta fra le dita tremanti, Miss Pettigrew si sente sconfitta e abbandonata prima ancora che la battaglia per l’assunzione cominci, ma anche stranamente elettrizzata. Gente di quel livello! Con quella vita… Quella sì che è un’esistenza vera, fatta di dramma e azione.
Così comincia una delle più esilaranti e tenere commedie inglesi mai scritte. Un «capolavoro di sofisticato umorismo», come ha scritto il Guardian, al centro oggi di una vera e propria riscoperta internazionale.
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Trama: È una fredda, grigia, nebbiosa giornata di novembre degli anni Trenta a Londra e Miss Pettigrew, il cappotto di un indefinibile, orrendo marrone, l’aria di una spigolosa signora di mezza età e un’espressione timida e frustrata negli occhi, è alla porta di un appartamento al 5 di Onslow Mansions, in uno dei quartieri più eleganti della capitale inglese.
Stamani si è presentata come sempre al collocamento e l’impiegata, anziché recitarle la solita litania «nessuna richiesta di istitutrici, Miss Pettigrew», le ha dato l’indirizzo di Onslow Mansions e un nome: Miss LaFosse.
L’edificio in cui si trova l’appartamento è tanto esclusivo e ricercato da metterle soggezione. Miss Pettigrew coi suoi abiti logori, il suo mesto decoro e il coraggio perduto nelle settimane trascorse con lo spauracchio dell’ospizio dei poveri, suona ripetutamente prima che la porta si spalanchi e appaia sulla soglia una giovane donna. È una creatura così incantevole da richiamare subito alla mente le bellezze del cinematografo. I riccioli d’oro scarmigliati le incorniciano il viso, gli occhi blu le brillano come genziane e il roseo fulgore della giovinezza le accende le guance. Porta una di quelle vestaglie che indossano soltanto le attrici nei film.
Miss Pettigrew sa tutto delle dive del cinematografo: ogni settimana per oltre due ore vive nel mondo fatato del cinema, popolato da donne bellissime, aitanti eroi e fascinose canaglie, e dove non ci sono genitori prepotenti e orridi pargoli a vessarla.
Miss LaFosse la fa entrare e poi scompare nella camera da letto, per ricomparire poco dopo seguita da un uomo in veste da camera, di una seta dalle tinte così abbaglianti che Miss Pettigrew deve socchiudere gli occhi.
In preda all’ansia, stringendo la borsetta fra le dita tremanti, Miss Pettigrew si sente sconfitta e abbandonata prima ancora che la battaglia per l’assunzione cominci, ma anche stranamente elettrizzata. Gente di quel livello! Con quella vita… Quella sì che è un’esistenza vera, fatta di dramma e azione.
Così comincia una delle più esilaranti e tenere commedie inglesi mai scritte. Un «capolavoro di sofisticato umorismo», come ha scritto il Guardian, al centro oggi di una vera e propria riscoperta internazionale.
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Giudizio personale: 5/5
Nel 2008 il romanzo di Winifred Watson è diventato un film commedia con il titolo di Miss pettigrew lives for a day nei paesi anglofoni, e semplicemente Miss Pettigrew in Italia, diventato poi Un giorno di gloria per Miss Pettigrew in occasione della trasmissione televisiva.
La protagonista Miss Pettigrew è interpretata da Frances McDormand, mentre Amy Adams è Delysia LaFosse e Ciaran Hinds veste i panni di Joe Blomfield.
Dopo aver letto ed amato il romanzo, ero molto curiosa ed eccitata riguardo al film, e probabilmente sono state proprio le alte aspettative, quelle cioè di trovare la storia di Miss Pettigrew trasposta sul grande schermo, a far sì che questo mi deludesse molto.
La trama, infatti, non è molto aderente al romanzo, molte situazioni sono state modificate e alcuni personaggi stravolti. I pretendenti di Delysia, ad esempio, sono stati trasformati nei soliti Mr-Ricco-ma-Prepotente e Mr-Gentile-ma-Povero (ed è inutile dire verso chi di loro tende il cuore della dolce e un po' svampita Delysia, nonché le preferenze del pubblico). Inoltre il personaggio di Miss Pettigrew subisce una metamorfosi molto meno marcata rispetto a quanto accade nel libro, e, cosa peggiore, viene a mancare quel senso di amicizia e quasi di famiglia che si respira in quello, a causa di Edythe, venuta fuori dalla "fusione" di due personaggi del libro, e che ha il ruolo di big bad del film, assente nella storia originale, che non ha bisogno di una "cattiva" per funzionare ed essere... accattivante. Inoltre, il finale è diverso, ed anche il periodo storico: la pellicola, infatti, è ambientata alle soglie della Seconda Guerra Mondiale.
Amy Adams è molto carina ed adatta al ruolo che interpreta, ma la storia d'amore che la vede protagonista è scontata e noiosa, ed in generale sembra che a tutto il film manchi qualcosa.
mercoledì 2 settembre 2015
Aggiornamenti
Aggiunte impressioni sul film svedese tratto dal romanzo.
Aggiunte impressioni sul film tratto dal romanzo.
giovedì 27 agosto 2015
Harry Potter e il calice di fuoco
Autrice: J.K. Rowling
Titolo originale: Harry Potter and the goblet of fire
Volume: 4 di 7
Lingua: italiano
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Harry Potter e il calice di fuoco è il quarto libro della famosa serie di J.K. Rowling. In esso, quindi, il maghetto protagonista ed i suoi amici Ron ed Hermione frequentano il quarto anno della scuola di magia ad Hogwarts, ed hanno quattordici anni.
Il romanzo si presenta più corposo dei precedenti - circa 620 pagine - cosa che mi ha fatto davvero molto piacere.
I capitoli che ho preferito sono stati i primi otto: credo di aver già scritto che adoro le descrizioni di quel mondo magico creato dalla Rowling e di tutto ciò che gli appartiene; potrei leggere un intero romanzo fatto solo di gite ad Hogsmead, spese a Diagon Alley, descrizioni delle invenzioni magiche di Fred e George, delle colazioni a casa dei Weasley, e così via.
Il problema che ancora ho con questa serie è che, una volta che si passa all'azione, c'è troppo angst, come direbbero gli anglofoni, troppa angoscia, troppi pericoli per protagonisti così piccoli, insieme però ad elementi o personaggi veramente poco originali, come i soliti stereotipati Piton o Malfoy o, in questo romanzo in particolare, l'odiosa giornalista Rita Skeeter.
Tuttavia, in questo quarto volume, non ci sono state delle parti noiose, ad eccezione, forse, della questione degli elfi domestici sollevata più volte da Hermione e per la quale, almeno per ora, non è stata trovata una vera a propria soluzione.
La storia, questa volta, si concentra sul torneo Tremaghi, una gara di abilità tra maghi provenienti da scuole diverse che si disputa ogni cento anni circa. Il titolo del libro si riferisce proprio al calice di fuoco che "sceglie" i nomi dei tre allievi che si contenderanno il titolo finale. Questa volta, però, gli sfidanti saranno quattro, perché ai tre più grandi si aggiungerà anche Harry Potter, il che non promette nulla di buono per il maghetto, sia socialmente, in quanto gran parte degli allievi della scuola crede che lui abbia imbrogliato riuscendo ad inserire il suo nome nel calice, sia per quanto riguarda la sua stessa vita, minacciata come sempre dal mai sconfitto Voldemort.
Il torneo è l'occasione per farci conoscere alcuni presidi ed allievi di altre scuole di magia, quella di Boubatons e quella di Durmstrang, anche se naturalmente le preferenze dell'autrice vanno tutte ad Hogwarts.
La Rowling è stata molto brava nel tratteggiare i suoi personaggi ormai adolescenti, con le prime cotte e gli slanci, l'entusiasmo e la rabbia che caratterizzano questa età (sono stati molto simpatici, a tale proposito, tutti i problemi relativi al ballo).
Harry, in particolare, anche se non è il mio preferito, riesce comunque a non risultare antipatico pur essendo il protagonista: egli, infatti, è "famoso", ma tale fama gli risulta spesso deleteria; non è un ragazzino spocchioso ed arrogante, ma uno che si mette spesso nei guai, che si distrae a lezione, non si impegna nei compiti e rischia di perdere la gara per salvare non solo coloro a cui tiene, ma anche una bambina che non conosce affatto.
Le fasi del torneo mi sono piaciute molto, avevo visto il film parecchi anni fa e purtroppo sapevo già come si sarebbero svolte le cose, ma di sicuro il romanzo è di gran lunga più ricco ed interessante della sua trasposizione cinematografica.
Mi è piaciuto anche molto il pensatoio di Silente: amo sbirciare nel passato dei protagonisti, e l'autrice sa dare ad ognuno la giusta importanza.
Come negli altri romanzi precedenti, sono molto forti il senso di amicizia, di lealtà e di famiglia che si respirano in questo libro (anche se ho notato una mancanza di abbracci che mi ha stupito), ma anche l'ottusità e la malvagità che spesso contraddistinguono il mondo degli adulti, troppo occupati ad aver ragione o ad essere preda dell'odio o del risentimento per guardare al di là del proprio naso.
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Quarta di copertina: "Gli abitanti di Little Hangleton la chiamavano ancora Casa Riddle, anche se erano passati tanti anni da quando i Riddle ci abitavano. Si trovava sulla collina che dominava il villaggio: alcune delle finestre erano inchiodate, al tetto mancavano delle tegole e l'edera cresceva incolta sulla facciata. Un tempo Casa Riddle era stata una dimora elegante, certo l'edificio più vasto e grandioso nel raggio di chilometri...
Gli hangletoniani convenivano tutti che la vecchia casa era "sinistra". Mezzo secolo prima, qualcosa di strano e terribile era successo là dentro, qualcosa di cui gli abitanti più anziani del villaggio amavano ancora discutere quando erano a corto di pettegolezzi. "
Trama: È un momento cruciale nella vita di Harry Potter: ormai è un mago adolescente, vuole andarsene dalla casa dei pestiferi Dursley, vuole sognare la cercatrice del Corvonero per cui ha una cotta tremenda... E poi vuole scoprire quali sono i grandiosi avvenimenti che si terranno a Hogwarts e che riguarderanno altre due scuole di magia e una grande competizione che non si svolge da cento anni. Harry Potter vuole davvero essere un normale mago di quattordici anni. Ma sfortunatamente, Harry non è normale – nemmeno come mago. E stavolta, la differenza può essergli fatale.
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Giudizio personale: 4/5
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Volumi precedenti:
- Harry Potter e la pietra filosofale
- Harry Potter e la camera dei segreti
- Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Titolo originale: Harry Potter and the goblet of fire
Volume: 4 di 7
Lingua: italiano
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Harry Potter e il calice di fuoco è il quarto libro della famosa serie di J.K. Rowling. In esso, quindi, il maghetto protagonista ed i suoi amici Ron ed Hermione frequentano il quarto anno della scuola di magia ad Hogwarts, ed hanno quattordici anni.
Il romanzo si presenta più corposo dei precedenti - circa 620 pagine - cosa che mi ha fatto davvero molto piacere.
I capitoli che ho preferito sono stati i primi otto: credo di aver già scritto che adoro le descrizioni di quel mondo magico creato dalla Rowling e di tutto ciò che gli appartiene; potrei leggere un intero romanzo fatto solo di gite ad Hogsmead, spese a Diagon Alley, descrizioni delle invenzioni magiche di Fred e George, delle colazioni a casa dei Weasley, e così via.
Il problema che ancora ho con questa serie è che, una volta che si passa all'azione, c'è troppo angst, come direbbero gli anglofoni, troppa angoscia, troppi pericoli per protagonisti così piccoli, insieme però ad elementi o personaggi veramente poco originali, come i soliti stereotipati Piton o Malfoy o, in questo romanzo in particolare, l'odiosa giornalista Rita Skeeter.
Tuttavia, in questo quarto volume, non ci sono state delle parti noiose, ad eccezione, forse, della questione degli elfi domestici sollevata più volte da Hermione e per la quale, almeno per ora, non è stata trovata una vera a propria soluzione.
La storia, questa volta, si concentra sul torneo Tremaghi, una gara di abilità tra maghi provenienti da scuole diverse che si disputa ogni cento anni circa. Il titolo del libro si riferisce proprio al calice di fuoco che "sceglie" i nomi dei tre allievi che si contenderanno il titolo finale. Questa volta, però, gli sfidanti saranno quattro, perché ai tre più grandi si aggiungerà anche Harry Potter, il che non promette nulla di buono per il maghetto, sia socialmente, in quanto gran parte degli allievi della scuola crede che lui abbia imbrogliato riuscendo ad inserire il suo nome nel calice, sia per quanto riguarda la sua stessa vita, minacciata come sempre dal mai sconfitto Voldemort.
Il torneo è l'occasione per farci conoscere alcuni presidi ed allievi di altre scuole di magia, quella di Boubatons e quella di Durmstrang, anche se naturalmente le preferenze dell'autrice vanno tutte ad Hogwarts.
La Rowling è stata molto brava nel tratteggiare i suoi personaggi ormai adolescenti, con le prime cotte e gli slanci, l'entusiasmo e la rabbia che caratterizzano questa età (sono stati molto simpatici, a tale proposito, tutti i problemi relativi al ballo).
Harry, in particolare, anche se non è il mio preferito, riesce comunque a non risultare antipatico pur essendo il protagonista: egli, infatti, è "famoso", ma tale fama gli risulta spesso deleteria; non è un ragazzino spocchioso ed arrogante, ma uno che si mette spesso nei guai, che si distrae a lezione, non si impegna nei compiti e rischia di perdere la gara per salvare non solo coloro a cui tiene, ma anche una bambina che non conosce affatto.
Le fasi del torneo mi sono piaciute molto, avevo visto il film parecchi anni fa e purtroppo sapevo già come si sarebbero svolte le cose, ma di sicuro il romanzo è di gran lunga più ricco ed interessante della sua trasposizione cinematografica.
Mi è piaciuto anche molto il pensatoio di Silente: amo sbirciare nel passato dei protagonisti, e l'autrice sa dare ad ognuno la giusta importanza.
Come negli altri romanzi precedenti, sono molto forti il senso di amicizia, di lealtà e di famiglia che si respirano in questo libro (anche se ho notato una mancanza di abbracci che mi ha stupito), ma anche l'ottusità e la malvagità che spesso contraddistinguono il mondo degli adulti, troppo occupati ad aver ragione o ad essere preda dell'odio o del risentimento per guardare al di là del proprio naso.
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Quarta di copertina: "Gli abitanti di Little Hangleton la chiamavano ancora Casa Riddle, anche se erano passati tanti anni da quando i Riddle ci abitavano. Si trovava sulla collina che dominava il villaggio: alcune delle finestre erano inchiodate, al tetto mancavano delle tegole e l'edera cresceva incolta sulla facciata. Un tempo Casa Riddle era stata una dimora elegante, certo l'edificio più vasto e grandioso nel raggio di chilometri...
Gli hangletoniani convenivano tutti che la vecchia casa era "sinistra". Mezzo secolo prima, qualcosa di strano e terribile era successo là dentro, qualcosa di cui gli abitanti più anziani del villaggio amavano ancora discutere quando erano a corto di pettegolezzi. "
Trama: È un momento cruciale nella vita di Harry Potter: ormai è un mago adolescente, vuole andarsene dalla casa dei pestiferi Dursley, vuole sognare la cercatrice del Corvonero per cui ha una cotta tremenda... E poi vuole scoprire quali sono i grandiosi avvenimenti che si terranno a Hogwarts e che riguarderanno altre due scuole di magia e una grande competizione che non si svolge da cento anni. Harry Potter vuole davvero essere un normale mago di quattordici anni. Ma sfortunatamente, Harry non è normale – nemmeno come mago. E stavolta, la differenza può essergli fatale.
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Giudizio personale: 4/5
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Volumi precedenti:
- Harry Potter e la pietra filosofale
- Harry Potter e la camera dei segreti
- Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
venerdì 21 agosto 2015
Viaggio dentro la mente
Autore: Piero Angela
Sottotitolo: Conoscere il cervello per tenerlo in forma
Lingua: italiano
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Viaggio dentro la mente è un saggio in forma di dialogo tra lo scrittore e un ipotetico lettore riguardo a quello che secondo me è uno dei temi più interessanti, ossi il cervello.
Gli argomenti trattati sono numerosi: si va, infatti, dal cervello dei bambini a quello degli adolescenti, dal sonno ai sogni, alla corteccia cerebrale, e così via.
Ammetto che temevo che la trattazione fosse troppo semplice: non mi piace quando, per amore di un'ampia divulgazione, le cose non vengono chiamate con il proprio nome. Qui, invece, il linguaggio e lo stile sono sì semplici, ma i termini scientifici sono ben presenti (magari la prima volta solo tra parentesi).
Il testo presenta delle illustrazioni che mi sono piaciute molto, semplici ed interessanti. Ad esempio, viene mostrata la percentuale occupata dalla corteccia prefrontale nel nostro cervello ed in quello di alcuni animali, come il gatto e il cane, e viene illustrata la posizione di ipotalamo e tronco encefalico.
Particolarmente interessanti ho trovato le sezioni riguardanti la memoria, il funzionamento del cervello degli adolescenti, il sogno, e l'identikit dei personaggi che spesso alimentano grandi ed inutili speranze, come cure miracolose per il cancro o malattie per cui non sono ancora disponibili dei farmaci.
Mi aspettavo invece di più dall'ultima parte, su come tenere in forma il cervello (il sottotitolo, a questo proposito, risulta fuorviante, in quanto questa sezione non è di certo la più importante del saggio).
Benché non possa dire che il libro mi abbia tenuto incollata alle pagine, l'ho trovato comunque piacevole e stimolante e lo consiglio a chiunque voglia saperne di più su quella "macchina meravigliosa" che è il nostro cervello.
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Sinossi: Il nostro cervello è una macchina meravigliosa e conoscerla meglio ci può aiutare a usarla al massimo delle sue potenzialità, dai primi anni di vita fino all'età più avanzata. È da questo spettacolare groviglio fatto di miliardi di cellule nervose e delle loro diramazioni che nasce tutto: la nostra capacità di vedere e di immaginare, di soffrire e di gioire, di ricordare e di creare, di odiare e di innamorarsi. Ma come avviene tutto ciò? Come si formano per esempio le immagini che noi vediamo nel nostro "teatrino mentale"? In base a quali meccanismi prendiamo una decisione e non un'altra? Siamo davvero liberi? Da dove nasce l'amore? C'è nel cervello un punto del piacere? Come spieghiamo i déjà-vu? Questo libro, sotto forma di dialogo con un ipotetico lettore curioso, racconta con parole semplici quello che oggi si è capito del nostro cervello e le frontiere di quello che ancora resta da conoscere. Una seconda parte del libro è poi dedicata alle pratiche per tenere il cervello attivo e brillante lungo tutto il corso della vita. Verranno presentati gli studi più recenti sull'allattamento, l'esercizio fisico, l'alimentazione, l'allenamento mentale, il sesso, lo shock della pensione, l'invecchiamento cerebrale, l'Alzheimer, il cervello dei centenari... Molte ricerche dimostrerebbero infatti che è possibile non solo tenere in buona forma i nostri neuroni (e in certi casi migliorarne le prestazioni) ma anche prevenire, almeno in parte, quelli che paiono essere gli inevitabili danni del tempo e dell'età.
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Giudizio personale: 4/5
Sottotitolo: Conoscere il cervello per tenerlo in forma
Lingua: italiano
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Viaggio dentro la mente è un saggio in forma di dialogo tra lo scrittore e un ipotetico lettore riguardo a quello che secondo me è uno dei temi più interessanti, ossi il cervello.
Gli argomenti trattati sono numerosi: si va, infatti, dal cervello dei bambini a quello degli adolescenti, dal sonno ai sogni, alla corteccia cerebrale, e così via.
Ammetto che temevo che la trattazione fosse troppo semplice: non mi piace quando, per amore di un'ampia divulgazione, le cose non vengono chiamate con il proprio nome. Qui, invece, il linguaggio e lo stile sono sì semplici, ma i termini scientifici sono ben presenti (magari la prima volta solo tra parentesi).
Il testo presenta delle illustrazioni che mi sono piaciute molto, semplici ed interessanti. Ad esempio, viene mostrata la percentuale occupata dalla corteccia prefrontale nel nostro cervello ed in quello di alcuni animali, come il gatto e il cane, e viene illustrata la posizione di ipotalamo e tronco encefalico.
Particolarmente interessanti ho trovato le sezioni riguardanti la memoria, il funzionamento del cervello degli adolescenti, il sogno, e l'identikit dei personaggi che spesso alimentano grandi ed inutili speranze, come cure miracolose per il cancro o malattie per cui non sono ancora disponibili dei farmaci.
Mi aspettavo invece di più dall'ultima parte, su come tenere in forma il cervello (il sottotitolo, a questo proposito, risulta fuorviante, in quanto questa sezione non è di certo la più importante del saggio).
Benché non possa dire che il libro mi abbia tenuto incollata alle pagine, l'ho trovato comunque piacevole e stimolante e lo consiglio a chiunque voglia saperne di più su quella "macchina meravigliosa" che è il nostro cervello.
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Sinossi: Il nostro cervello è una macchina meravigliosa e conoscerla meglio ci può aiutare a usarla al massimo delle sue potenzialità, dai primi anni di vita fino all'età più avanzata. È da questo spettacolare groviglio fatto di miliardi di cellule nervose e delle loro diramazioni che nasce tutto: la nostra capacità di vedere e di immaginare, di soffrire e di gioire, di ricordare e di creare, di odiare e di innamorarsi. Ma come avviene tutto ciò? Come si formano per esempio le immagini che noi vediamo nel nostro "teatrino mentale"? In base a quali meccanismi prendiamo una decisione e non un'altra? Siamo davvero liberi? Da dove nasce l'amore? C'è nel cervello un punto del piacere? Come spieghiamo i déjà-vu? Questo libro, sotto forma di dialogo con un ipotetico lettore curioso, racconta con parole semplici quello che oggi si è capito del nostro cervello e le frontiere di quello che ancora resta da conoscere. Una seconda parte del libro è poi dedicata alle pratiche per tenere il cervello attivo e brillante lungo tutto il corso della vita. Verranno presentati gli studi più recenti sull'allattamento, l'esercizio fisico, l'alimentazione, l'allenamento mentale, il sesso, lo shock della pensione, l'invecchiamento cerebrale, l'Alzheimer, il cervello dei centenari... Molte ricerche dimostrerebbero infatti che è possibile non solo tenere in buona forma i nostri neuroni (e in certi casi migliorarne le prestazioni) ma anche prevenire, almeno in parte, quelli che paiono essere gli inevitabili danni del tempo e dell'età.
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Giudizio personale: 4/5
sabato 15 agosto 2015
venerdì 7 agosto 2015
Once upon a time - Shadow of the queen
Lingua: Inglese
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Once upon a time è una serie tv della ABC trasmessa per la prima volta negli Stati Uniti nel 2011, che ripropone le fiabe conosciute da tutti, come Biancaneve e Cappuccetto Rosso, amalgamandole fra loro ed ottenendo così un risultato originale, pur restando comunque ancorata a quelle che sono le caratteristiche classiche delle storie (e soprattutto della loro rielaborazione in chiave Disney).
Lo show, giunto attualmente alla sua quarta stagione, si avvale di molti flashback per raccontarci il passato dei personaggi ed aiutarci a comprendere il loro presente, non a caso gli ideatori sono Edward Kitsis e Adam Horowits, gli stessi di Lost, che ha fatto del ricorso ai flashback una delle sue caratteristiche principali.
Nocciolo della storia è un potente sortilegio che la Regina cattiva di Biancaneve (qui non chiamata Grimilde, ma significativamente "Regina"), ha lanciato su tutti gli abitanti della Foresta Incantata, che sono stati trasportati in "un posto orribile", ovvero il nostro mondo, in cui non c'è magia.
I personaggi delle fiabe della nostra infanzia vivono così a Storybrook, nel Maine, in un presente cristallizzato da 28 anni, senza memoria della loro vera identità e senza un lieto fine.
Tra essi troviamo Graham, lo sceriffo, che intrattiene una relazione sessuale con Regina, e che scopriamo presto essere in realtà il Cacciatore, colui che avrebbe dovuto portare il cuore di Biancaneve alla Evil Queen.
Nei flashback vediamo che la donna, per vendicarsi del tradimento del Cacciatore, si impadronisce del suo cuore (capacità, questa, caratteristica soprattutto di Regina, ma anche di altri personaggi, come Mr Gold, Cora o Zelena), soggiacendone così la volontà, e facendone il suo schiavo sessuale.
Il fumetto della Marvel, Shadow of the queen, ci racconta cosa accadde dopo, in una storia inedita e canonica, che vede protagonisti, oltre ai personaggi principali di Regina e del Cacciatore, anche Biancaneve e Cappuccetto Rosso.
Innanzitutto vorrei spendere due parole sulla cover: oltre alla bella sovracopertina che ricorda un po' l'art deco e che mostra i quattro protagonisti, abbiamo una cover rigida che rimanda al famoso libro di fiabe di Henry. Una bella sorpresa!
La storia è divisa in quattro capitoli, ognuno illustrato da un diverso artista. Sebbene preferisca gli altri tre, c'è da dire che le tavole di Vasilis Lolos sono le più originali.
Per quanto riguarda la storia, essa è ambientata ai tempi delle imminenti nozze del principe James con la principessa Abigail, la figlia di re Mida.
" Yes, let's hear the news about the royal wedding.
Living as an aoutcast isn't depressing enough. Why not add hearing about my one true love marrying someone else to the mix? "
Alcune illustrazioni mostrano dei personaggi molto somiglianti ai loro corrispettivi televisivi, mentre altre risultano piuttosto suggestive, come l'uccisione di uno dei lupi.
Mi è piaciuta la scelta di prediligere il bianco, il nero e i toni del grigio per il primo capitolo, ambientato per lo più nei boschi innevati, mentre il terzo, con la stessa ambientazione, vira verso i toni del blu con alcuni tocchi di bordeaux.
In appendice troviamo degli interessanti bonus, contenenti delle belle immagini riguardanti Regina, le bozze dei protagonisti e di alcune tavole, e la lettera che Snow scrive nello show alla matrigna quando pensa di dover ormai morire per mano del Cacciatore, più il manifesto "Wanted" della principessa.
La storia si legge in fretta, l'inglese è ben comprensibile, ed il volume è secondo me un must have per tutti gli amanti di Once upon a time.
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Quarta di copertina: The Evil Queen has, quite literally, captured the Huntsman's heart - and now he's her slave.
Based on the world of ABC's hit primetime series Onceupon a time, this is the never-before-told tale behind their twisted relationship -- and what happens when a good man is forced to do bad. When Regina cooks up yet another devious plan to capture Snow White -- this time by allying with a pack of power-hungry werewolves -- the Huntsman comes face-to-face with his past...and an independent spirit in Red Riding Hood that just may match his own. Can these two break free of the forces that bind them and save Snow White? When put to the test, where will the Huntsman's loyalties lie? Has the Evil Queen stolen his heart in more ways than one?
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Giudizio personale: 5/5
lunedì 3 agosto 2015
Veils and vengeance
Autrice: Rachelle J. Christensen
Sottotitolo: A wedding planner mystery #2
Lingua: inglese
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Veils and vengeance è la seconda avventura della wedding planner Adrielle Pyper, ma il romanzo può essere tranquillamente letto senza conoscere gli eventi del libro precedente.
La storia si svolge alle Hawaii, in particolare sull'isola di Kauai, in cui la donna sta organizzando il matrimonio della solare Malia con Kyle, il rampollo di una ricca famiglia che si occupa di coltivazioni OGM.
Tutto sembra andare per il verso giusto, fino a quando, durante una gita subacquea, Adrielle non scopre il cadavere di una ragazza, e la donna a capo di una associazione contro gli OGM non comincia a minacciarla affinché annulli le nozze di Malia e Kyle...
Ad essere sincera, mi aspettavo un romanzo fresco e divertente, con una protagonista simpatica che si improvvisasse detective e tentasse di risolvere il caso.
Invece Adrielle è tutt'altro che simpatica, e il fatto che il suo ex ragazzo abbia attentato alla sua vita, nel romanzo precedente, fa sì che tutto sia come coperto da una pesante coltre di grigia tristezza e malinconia.
Inoltre si continua a ripetere quanto la protagonista sia rimasta traumatizzata dalle sue esperienze, quanto faccia fatica a fidarsi delle persone e a concedere appuntamenti, eppure esce sia con con il cugino che con il cognato della futura sposa, sembrando piuttosto interessata sia all'uno che all'altro (benché la scrittrice faccia in modo che il lettore parteggi per quello che alla fine Adri sceglierà, pur senza prendersene del tutto la responsabilità: problemi di distanza e di altro genere si intrometteranno tra i due).
Inoltre, le minacce della donna a capo dell'associazione anti-OGM mi sono sembrate ad un certo punto ridicole, e mi ha stufato che la protagonista rischiasse la vita un pagina sì e l'altra no, e che mai una volta riuscisse a salvarsi da sola.
Lo stile è piacevole, così come le descrizioni dell'isola, e il personaggio dell'assistente di Adri sembra abbastanza simpatico, ma spesso mi sono proprio annoiata, e, prima della metà del romanzo - punto dal quale comincia finalmente ad accadere qualcosa di interessante - ho pensato più volte di mollarlo.
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Trama: When wedding planner, Adrielle Pyper, goes to Hawaii to orchestrate a destination wedding, she isn't prepared for what she finds.
After the trauma of her previous event, the beautiful isle of Kauai is the perfect place for Adri to unwind and do what she does best – plan. She even lets herself indulge in the attention of the groom’s handsome brother. But just when everything seems to be perfect, an afternoon snorkeling trip turns to murder when Adri discovers the body of a young woman.
Shaken, but unable to let it go, Adri’s sleuthing leads her into more danger than she could imagine. When a number of “accidents” threaten her own life, it soon becomes apparent that someone will do anything to keep Adri from interfering with their vengeance.
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Giudizio personale: 3/5
Sottotitolo: A wedding planner mystery #2
Lingua: inglese
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Veils and vengeance è la seconda avventura della wedding planner Adrielle Pyper, ma il romanzo può essere tranquillamente letto senza conoscere gli eventi del libro precedente.
La storia si svolge alle Hawaii, in particolare sull'isola di Kauai, in cui la donna sta organizzando il matrimonio della solare Malia con Kyle, il rampollo di una ricca famiglia che si occupa di coltivazioni OGM.
Tutto sembra andare per il verso giusto, fino a quando, durante una gita subacquea, Adrielle non scopre il cadavere di una ragazza, e la donna a capo di una associazione contro gli OGM non comincia a minacciarla affinché annulli le nozze di Malia e Kyle...
Ad essere sincera, mi aspettavo un romanzo fresco e divertente, con una protagonista simpatica che si improvvisasse detective e tentasse di risolvere il caso.
Invece Adrielle è tutt'altro che simpatica, e il fatto che il suo ex ragazzo abbia attentato alla sua vita, nel romanzo precedente, fa sì che tutto sia come coperto da una pesante coltre di grigia tristezza e malinconia.
Inoltre si continua a ripetere quanto la protagonista sia rimasta traumatizzata dalle sue esperienze, quanto faccia fatica a fidarsi delle persone e a concedere appuntamenti, eppure esce sia con con il cugino che con il cognato della futura sposa, sembrando piuttosto interessata sia all'uno che all'altro (benché la scrittrice faccia in modo che il lettore parteggi per quello che alla fine Adri sceglierà, pur senza prendersene del tutto la responsabilità: problemi di distanza e di altro genere si intrometteranno tra i due).
Inoltre, le minacce della donna a capo dell'associazione anti-OGM mi sono sembrate ad un certo punto ridicole, e mi ha stufato che la protagonista rischiasse la vita un pagina sì e l'altra no, e che mai una volta riuscisse a salvarsi da sola.
Lo stile è piacevole, così come le descrizioni dell'isola, e il personaggio dell'assistente di Adri sembra abbastanza simpatico, ma spesso mi sono proprio annoiata, e, prima della metà del romanzo - punto dal quale comincia finalmente ad accadere qualcosa di interessante - ho pensato più volte di mollarlo.
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Trama: When wedding planner, Adrielle Pyper, goes to Hawaii to orchestrate a destination wedding, she isn't prepared for what she finds.
After the trauma of her previous event, the beautiful isle of Kauai is the perfect place for Adri to unwind and do what she does best – plan. She even lets herself indulge in the attention of the groom’s handsome brother. But just when everything seems to be perfect, an afternoon snorkeling trip turns to murder when Adri discovers the body of a young woman.
Shaken, but unable to let it go, Adri’s sleuthing leads her into more danger than she could imagine. When a number of “accidents” threaten her own life, it soon becomes apparent that someone will do anything to keep Adri from interfering with their vengeance.
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Giudizio personale: 3/5
sabato 1 agosto 2015
One love Two hearts Three stories
Autrice: Joy Dawn King
Sottotitolo: A Pride and prejudice anthology
Lingua: Inglese
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One love Two hearts Three stories è il bel titolo della raccolta di tre racconti di Joy Dawn King, in cui i due cuori sono quelli di Darcy ed Elizabeth. Si tratta, infatti, di tre variation del celebre Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen.
Il primo racconto, The library, è costituito da nove capitoli e un epilogo.
In esso l'autrice immagina che, una volta insieme nella biblioteca di Netherfield, i due protagonisti non restino in silenzio, ma si confrontino. Soprattutto, è Darcy a spiegarsi, e mi piace molto il motivo addotto per il suo comportamento al ballo di Meryton e per le sue parole sprezzanti nei confronti di Elizabeth.
L'autrice è stata veramente molto brava nel descrivere le espressioni facciali dei due personaggi, il suo modo di renderle è stato l'elemento che ho preferito, insieme al trionfo della comunicazione. Aprendo il proprio cuore e parlando chiaramente, infatti, il Darcy di questa storia evita una gran quantità di fraintendimenti e di eventi negativi.
Non so se l'autrice volesse lanciare il messaggio che la comunicazione è tutto, soprattutto in una coppia, ma l'ho apprezzato parecchio.
Mi è sembrato, però, che i due si abbandonassero ad effusioni troppo repentinamente.
L'epilogo è molto dolce.
Il secondo racconto, Married, è quello più lungo, quasi un libro a sé (ventitré capitoli più un epilogo).
L'inizio è molto originale, così come quello della storia successiva e del primo romanzo dell'autrice, A father's sins. Qui abbiamo infatti Elizabeth che si ritrova in carrozza con una Georgiana molto spaventata e un Wickham e una Mrs Younge palesemente in combutta.
Lizzy riesce a salvare la ragazza dalla situazione, ma nel XIX secolo scrivere una lettera ad un giovane con cui non si hanno legami, comporta pesanti conseguenze...
Mi è piaciuto il modo in cui l'autrice ha reso il cammino dei due protagonisti verso la conoscenza reciproca, mentre mi ha lasciato un po' perplessa il personaggio di Georgiana, qui in una versione per me inedita: lungi dall'essere la ragazzina timida a cui siamo abituati, troviamo invece un'adolescente viziata che non si cura delle conseguenze che le proprie azioni possono avere su chi le sta intorno. Tuttavia, a ben pensarci, questo comportamento è piuttosto in linea con il modo in cui la ragazzina si è trovata a crescere, e cioè con due tutori molto giovani ed inesperti, pronti ad esaudire ogni suo desiderio.
Al Colonnello Fitzwilliam è riservato un destino a cui non avevo mai pensato, mentre Mr Bennet ne esce davvero male, più incline a privilegiare gli interessi della moglie e delle altre figlie, piuttosto che a curarsi dell'avvenire di Elisabeth. Molto divertente il siparietto con Caroline Bingley, per la quale l'autrice trova sempre delle "punizioni" simpatiche.
Terzo ed ultimo racconto è Ramsgate, formato da sette capitoli ed un epilogo.
In esso, Georgiana si rende conto dell'inganno perpetrato ai suoi danni da Wickham e Mrs Younge e si rifugia dai Gardiner, temporaneamente suoi vicini in vacanza a Ramsgate insieme alle nipoti Jane ed Elizabeth. E' proprio con quest'ultima che la ragazza stringe una forte amicizia, inizialmente mal vista da Darcy, che teme che i nuovi conoscenti vogliano ottenere dei vantaggi dalla conoscenza con la sorella. Ben presto, però, l'uomo si trova a sua volta estremamente legato a quella donna che lo ha attratto dal primo istante...
Particolare, in questa storia, è lo stravolgimento delle coppie, con Jane non più legata al caro Bingley, ma ad un altro personaggio.
One love Two hearts Three stories è una raccolta molto piacevole, priva di angoscia e di ansia, con scelte originali e percorsi alternativi per l'immortale storia di Darcy ed Elizabeth.
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Quarta di copertina:
What happens when Fitzwilliam Darcy and Elizabeth Bennet are alone in the library at Netherfield Park and they decide to talk instead of ignore each other? In Jane Austen’s Pride and Prejudice, the half hour passes without either our hero or our heroine speaking one word to each other. This sweet variation has them breaking their silence. What follows is a conversation filled with confrontation, clarification, and love.
Fitzwilliam Darcy needs a wife! Elizabeth Bennet needs a husband!
What results when two strong-minded, kind-hearted strangers unite in this most sacred state? Will love grow? In this full-length novel, Darcy and Elizabeth are faced with frustrations and blossoming feelings of tenderness. Our favorite couple finally reach their happily ever after. Or, do they?
When Miss Georgiana Darcy stumbles upon her beloved George Wickham willingly wrapped in a passionate embrace with someone else, the elopement is off. Running to her new friend, Miss Elizabeth Bennet, she involves her in a plan to get help from her brother, Fitzwilliam Darcy, and bring Wickham to justice.
In this novella length story, does Darcy marry Elizabeth? Does Colonel Fitzwilliam find the woman of his dreams? And, what happens to the nefarious Mr. Wickham? Enjoy this alternate path to our favorite couple’s happily ever after.
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Giudizio personale: 4/5
Sottotitolo: A Pride and prejudice anthology
Lingua: Inglese
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One love Two hearts Three stories è il bel titolo della raccolta di tre racconti di Joy Dawn King, in cui i due cuori sono quelli di Darcy ed Elizabeth. Si tratta, infatti, di tre variation del celebre Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen.
Il primo racconto, The library, è costituito da nove capitoli e un epilogo.
In esso l'autrice immagina che, una volta insieme nella biblioteca di Netherfield, i due protagonisti non restino in silenzio, ma si confrontino. Soprattutto, è Darcy a spiegarsi, e mi piace molto il motivo addotto per il suo comportamento al ballo di Meryton e per le sue parole sprezzanti nei confronti di Elizabeth.
L'autrice è stata veramente molto brava nel descrivere le espressioni facciali dei due personaggi, il suo modo di renderle è stato l'elemento che ho preferito, insieme al trionfo della comunicazione. Aprendo il proprio cuore e parlando chiaramente, infatti, il Darcy di questa storia evita una gran quantità di fraintendimenti e di eventi negativi.
Non so se l'autrice volesse lanciare il messaggio che la comunicazione è tutto, soprattutto in una coppia, ma l'ho apprezzato parecchio.
Mi è sembrato, però, che i due si abbandonassero ad effusioni troppo repentinamente.
L'epilogo è molto dolce.
Il secondo racconto, Married, è quello più lungo, quasi un libro a sé (ventitré capitoli più un epilogo).
L'inizio è molto originale, così come quello della storia successiva e del primo romanzo dell'autrice, A father's sins. Qui abbiamo infatti Elizabeth che si ritrova in carrozza con una Georgiana molto spaventata e un Wickham e una Mrs Younge palesemente in combutta.
Lizzy riesce a salvare la ragazza dalla situazione, ma nel XIX secolo scrivere una lettera ad un giovane con cui non si hanno legami, comporta pesanti conseguenze...
Mi è piaciuto il modo in cui l'autrice ha reso il cammino dei due protagonisti verso la conoscenza reciproca, mentre mi ha lasciato un po' perplessa il personaggio di Georgiana, qui in una versione per me inedita: lungi dall'essere la ragazzina timida a cui siamo abituati, troviamo invece un'adolescente viziata che non si cura delle conseguenze che le proprie azioni possono avere su chi le sta intorno. Tuttavia, a ben pensarci, questo comportamento è piuttosto in linea con il modo in cui la ragazzina si è trovata a crescere, e cioè con due tutori molto giovani ed inesperti, pronti ad esaudire ogni suo desiderio.
Al Colonnello Fitzwilliam è riservato un destino a cui non avevo mai pensato, mentre Mr Bennet ne esce davvero male, più incline a privilegiare gli interessi della moglie e delle altre figlie, piuttosto che a curarsi dell'avvenire di Elisabeth. Molto divertente il siparietto con Caroline Bingley, per la quale l'autrice trova sempre delle "punizioni" simpatiche.
Terzo ed ultimo racconto è Ramsgate, formato da sette capitoli ed un epilogo.
In esso, Georgiana si rende conto dell'inganno perpetrato ai suoi danni da Wickham e Mrs Younge e si rifugia dai Gardiner, temporaneamente suoi vicini in vacanza a Ramsgate insieme alle nipoti Jane ed Elizabeth. E' proprio con quest'ultima che la ragazza stringe una forte amicizia, inizialmente mal vista da Darcy, che teme che i nuovi conoscenti vogliano ottenere dei vantaggi dalla conoscenza con la sorella. Ben presto, però, l'uomo si trova a sua volta estremamente legato a quella donna che lo ha attratto dal primo istante...
Particolare, in questa storia, è lo stravolgimento delle coppie, con Jane non più legata al caro Bingley, ma ad un altro personaggio.
One love Two hearts Three stories è una raccolta molto piacevole, priva di angoscia e di ansia, con scelte originali e percorsi alternativi per l'immortale storia di Darcy ed Elizabeth.
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Quarta di copertina:
The Library
What happens when Fitzwilliam Darcy and Elizabeth Bennet are alone in the library at Netherfield Park and they decide to talk instead of ignore each other? In Jane Austen’s Pride and Prejudice, the half hour passes without either our hero or our heroine speaking one word to each other. This sweet variation has them breaking their silence. What follows is a conversation filled with confrontation, clarification, and love.
Married!
Fitzwilliam Darcy needs a wife! Elizabeth Bennet needs a husband!
What results when two strong-minded, kind-hearted strangers unite in this most sacred state? Will love grow? In this full-length novel, Darcy and Elizabeth are faced with frustrations and blossoming feelings of tenderness. Our favorite couple finally reach their happily ever after. Or, do they?
Ramsgate
When Miss Georgiana Darcy stumbles upon her beloved George Wickham willingly wrapped in a passionate embrace with someone else, the elopement is off. Running to her new friend, Miss Elizabeth Bennet, she involves her in a plan to get help from her brother, Fitzwilliam Darcy, and bring Wickham to justice.
In this novella length story, does Darcy marry Elizabeth? Does Colonel Fitzwilliam find the woman of his dreams? And, what happens to the nefarious Mr. Wickham? Enjoy this alternate path to our favorite couple’s happily ever after.
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Giudizio personale: 4/5
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