Sottotitolo: La favorita di Luigi XV che segnò un secolo
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La vita della Marchesa di Pompadour narra la storia della maitresse-en-titre - cioè amante ufficiale- del sovrano di Francia Luigi XV.
Supportato da documenti e testimonianze storiche, l'autore ci offre un dettagliato ma scorrevolissimo ritratto della Marchesa, al secolo Jeanne Antoinette Poisson, evidenziando l'unicità e la particolarità, nonché l'importanza, della sua figura.
Pur cresciuta con l'intento di vederla un giorno accompagnare il re, la donna si rivelò, infatti, molto diversa dalle altre dame di corte: generosa, mai malvagia o avida, illuminata e gentile, ebbe grandi meriti, tra cui quello di dare impulso al teatro. Fondò la famosissima fabbrica di porcellane di Sevres e la scuola militare per ragazzi poco abbienti -da cui sarebbe uscito anche Napoleone Bonaparte-; appoggiò inoltre la causa di Maria Teresa d'Asburgo nella guerra di successione austriaca.
A causa della sua origine borghese e del suo ruolo, nonché delle sue idee, dovette fronteggiare molti nemici e spesso la sua vita fu tutt'altro che piacevole.
Benché frigida - caratteristica piuttosto insolita per una maitresse - riuscì a restare l'amante ufficiale del re fino alla morte, a causa dell'amicizia profonda che il sovrano nutriva per lei e della quale, pare, non potesse fare a meno.
Ed è molto interessante osservare come le azioni e l'influenza di una sola donna, abbiano costituito la trama di quei fili che hanno mosso i destini di intere popolazioni.
In sostanza, un libro ben scritto, piacevole, corredato alla fine dal testamento della marchesa e dal suo libro dei conti.
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Giudizio personale: 4/5
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La Marchesa ritratta da Boucher
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Luigi XV
Maria Leszczynska, moglie di Luigi XV