mercoledì 29 febbraio 2012

Espiazione - Citazioni

" ... del resto non tutto quello che si fa deve per forza rispettare un preciso ordine logico, specie quando si è soli ".


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" ... in un racconto bastava desiderare, e poi mettere per iscritto il desiderio ".


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" Nessun membro della famiglia, tuttavia, notò la trasformazione verificatasi in lei, e Cecilia non fu in grado di resistere alla forza delle loro aspettative abituali ".


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" Ci sarebbero state altre serate belle così, e, per godersele, doveva assicurarsi di essere altrove ".


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" Di quando in quando, in modo assolutamente involontario, arriva qualcuno e ti insegna qualcosa sul tuo conto ".


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" Il nitore visivo e tattile di ogni oggetto circostante, la chiarezza dei suoni, non erano certo dovuti al rinnovamento stagionale né al rigoglio di quella prima estate; era piuttosto la consapevolezza acuta di una conclusione ormai prossima, di fatti convergenti verso un punto finale ".



Beastly

Autrice: Alex Flinn
Titolo originale: Beastly

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Non volevo che la spiacevole esperienza con Promessi vampiri mi lasciasse una brutta impressione riguardo gli young adult, così ci ho riprovato con Beastly, una riscrittura della famosa storia de La Bella e la Bestia.

La "Bestia" questa volta è Kyle, un ragazzo sedicenne (avrei preferito dei protagonisti con qualche anno in più, ma visto il target, non poteva essere altrimenti), figlio di un ricco anchorman, nonché allievo più popolare di una prestigiosa scuola privata.
A trasformarlo è una strega per l'occorrenza trasformatasi in una ragazza, di cui il nostro si prende gioco senza troppi complimenti.
E' così che si compie il maleficio, con il bellissimo ragazzo trasformato in una terribile bestia con tanto di artigli e confinato in un palazzo-prigione da un padre assente che ormai si vergogna di lui.

Come nella classica fiaba, solo il vero amore potrà liberare Kyle dall'incantesimo, ma il tempo stringe: se entro due anni nessuna ragazza si sarà innamorata di lui nonostante il suo aspetto, nulla potrà più essere fatto.
"Candidata" al difficile compito è Linda, una ragazza non bellissima che ama leggere, e che viene "barattata" in cambio della libertà da un padre disamorato e tossicodipendente.

Gli elementi de La Bella e la Bestia ci sono tutti: lo specchio magico, la rosa, la gita sulla neve (di sapore disneyano), gli aiutanti del protagonista, questa volta un insegnante privato cieco e una collaboratrice domestica immigrata, Magda, il tutto trasposto in una New York moderna e complicata, dove l'apparire sembra essere l'unico valore.

Beasly è un romanzo scritto in modo semplice ma anche piuttosto bene, con una trama che riesce a non annoiare, benché il lettore sappia benissimo come si evolverà la storia, sapientemente attualizzata per appassionare anche i meno giovani.

Ho apprezzato molto il sincero cambiamento di Kyle e la sorpresa finale riguardante Magda, nonché la denuncia della superficialità e spesso della crudeltà di  molti adolescenti.
Un po' deludente la scena della trasformazione della Bestia in ragazzo, svoltasi troppo in fretta e poco coinvolgente.

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Quarta di copertina: Kyle Kingsbury è ricco, bello e popolare. A scuola è considerato quasi un dio, è abituato a prendersi gioco di tutti e quando arriva Kendra, una ragazza bruttina ed emarginata, decide di farle un terribile scherzo. Non può sapere che lei, una strega sotto mentite spoglie, lo maledirà per la sua crudeltà, tramutandolo in una bestia. Orribilmente deturpato, Kyle è costretto a vivere isolato nell’appartamento-prigione in cui il padre l’ha confinat per nasconderlo. Due anni: questo il tempo che Kyle ha per spezzare l’incantesimo, e l’unico modo è innamorarsi ed essere riamato. Altrimenti rimarrà così per sempre.


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Giudizio personale: 4/5

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Aggiornamento 13/04/2013

E' del 2011 il film Beastly, tratto dal romanzo di Alex Flinn. 
Alex Pettyfer è il protagonista Kyle, Vanessa Hudgens è Lindy, Mary-Kate Olsen la strega Kendra, Peter Krause il padre di Kyle e Neil Patrick Harris l'insegnante Will.


Non amo Vanessa Hudgens, ma, benché non corrisponda fisicamente alla Lindy del libro, non è male nei panni della protagonista femminile; mi è piaciuta molto Mary-Kate Olsen, una strega quasi perfetta, mentre Peter Krause sembra davvero poco a suo agio nei panni dell'anchorman Rob.
Deludente la "Bestia", niente di più che un ragazzo con qualche cicatrice, tatuaggi e piercing; niente artigli, o elementi davvero mostruosi o ripugnanti.
Grande assente lo specchio, secondo me indispensabile in qualsiasi retelling de La Bella e la Bestia.
La storia di Magda è leggermente diversa, ma non è un male, in quanto permette il finale da "contrappasso".
In sostanza, un film che può rivelarsi piacevole soprattutto per un pubblico più giovane, ma che risulta deludente per chi spera di vedere una bella trasposizione del romanzo.



sabato 18 febbraio 2012

Il diario di Bridget Jones

Autrice: Helen Fielding
Titolo originale: Bridget Jones's diary

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Avevo letto questo libro moltissimi anni fa e non mi era piaciuto granché, in particolare avevo trovato fastidioso l'elenco di sigarette fumate, chili, alcolici e calorie prima di ogni pagina.
Poi l'ho rispolverato grazie ad un gruppo di lettura, e l'ho rivalutato molto.
Il Diario è ispirato ad Orgoglio e Pregiudizio, con innumerevoli personaggi e situazioni che rimandano al romanzo della Austen, a cominciare dal protagonista maschile, che non poteva che chiamarsi Darcy -anche se di nome fa Mark-. A prima vista snob e scostante, come il più famoso Fitzwilliam, anch'egli si rivela in seguito un uomo splendido ed innamorato della protagonista.
Altri personaggi che rimandano ad Orgoglio e Pregiudizio sono Daniel e Julio, nel "ruolo" di Wickham, e Peter -di cui purtroppo leggiamo solo poche righe- in quello di Collins.
Ed infatti Daniel è il "mascalzone" che racconta bugie, Julio è responsabile di una fuga, e Peter, in passato scaricato da Bridget, le mostra ora cosa ha perso magnificando la proprio situazione.
Probabilmente il personaggio che più si discosta da quelli austeniani è proprio Bridget, nella quale non ho riconosciuto una novella Elizabeth, ma una donna moderna in cui potrebbe non essere difficile rispecchiarsi: trentenne o giù di lì, single, ossessionata dai chili di troppo, insicura, Bridget annota tutte le calorie che accumula in un giorno, ed osserviamo che il suo peso varia anche considerevolmente in base all'umore.
Sostanzialmente alla ricerca di qualcuno che l'ami per quello che è, Bridget è attorniata da una simpatica "famiglia" di amici molto ben caratterizzati: Jude, Shazzer, Tom e Magda, che non lesinano consigli strampalati ed in disaccordo tra loro.
E non bisogna dimenticare i genitori di Brige, Pam, una madre imbarazzante almeno quanto Mrs Bennet, e la cui non-comunicazione con la figlia si traduce in divertenti siparietti tragicomici, e Colin, affezionato alla protagonista e rassegnato ad amare una donna un po' egoista che vuole "avere una vita".
La storia è molto divertente, si legge in fretta ed è ricca di simpatici episodi, anche se quelli che mi sono piaciuti di più sono stati probabilmente quelli ispirati ad Orgoglio e Pregiudizio, come il buffet in cui Mark rifiuta Bridget, o la scoperta che è stato proprio Mark a risolvere la questione della fuga di Julio con uno dei personaggi femminili.

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Giudizio personale: 4/5

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Rimando al sito Old Friend and New Fancies (ed in particolare alle tre tappe del Gruppo di Lettura del Diario) chiunque abbia voglia di leggere, oltre alle analogie tra Il diario di Bridget Jones e Orgoglio e Pregiudizio, le interessanti considerazioni sulle discrepanze tra il libro e il film e i confronti tra la versione italiana e quella inglese del romanzo.

Qui una recensione-chiacchierata delle owners del sito con l'aggiunta di un mio piccolo commento.

mercoledì 15 febbraio 2012

Noi - Citazioni

" Discendo da una lunga progenie di spettatori ".


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" -Come ti senti?- [...]. Ecco una domanda che ho imparato a temere, perché non vi si può mai rispondere con la verità... ".


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" [...] ho deciso che la sobrietà perenne è troppo dolorosa per rappresentare uno stile di vita praticabile ".


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" [...] la gente è disposta a perdonarti ogni cosa, a patto che tu sia bello e ricco ".


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" [...] mi ero aspettata che desse di testa, e il fatto che non succeda mi spaventa ancora di più ".


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" E se i ricordi dovessero restare ricordi? ".


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" Mi sento invadere da una sensazione che non avevo mai provato prima. Non si tratta soltanto di gratitudine, sebbene ci sia anche quella. E non è neppure semplice gioia. Piuttosto, forse, il riconoscimento di una solitudine passata. La consapevolezza che è finita ".



sabato 4 febbraio 2012

Harry Potter e la camera dei segreti

Autrice: J.K. Rowling
Titolo originale: Harry Potter and the chamber of secrets
Volume: 2 di 7

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Anni fa guardai il film Harry Potter e la camera dei segreti e ne fui estremamente delusa; lo trovai vuoto, inutile, lento, così ho cominciato a leggere il libro pensando che sarebbe stato semplicemente un ponte verso qualcosa di meglio.
E invece, di nuovo, la Rowling è riuscita a stupirmi positivamente: questo secondo volume mi è sembrato più interessante del precedente, ed anche la storia della camera dei segreti è stata più corposa di quella della pietra filosofale.
E poi la scrittrice inglese è una maestra nel descrivere le piccole cose che a qualcun altro sfuggirebbero, e che invece fanno la differenza; a questo proposito ho adorato la prima parte della storia, soprattutto il soggiorno di Harry nella bizzarra ma accogliente casa dei Weasley, ed il piumino [...] spennacchiato che respirava, e che si rivela essere il vecchio gufo di famiglia, mi ha strappato più di un sorriso.

La storia annovera uno tra i personaggi più irritanti di cui mi sia mai capitato leggere: l'egocentrissimo professor Allock. Meno presente Silente, portatore però del messaggio più importante della storia: stare dalla parte del bene o del male non è qualcosa a cui si è destinati, ma qualcosa che si sceglie, così come il piccolo Harry ha scelto di essere un Grifondoro e non un Serpeverde.

Molto simpatici ed azzeccati i nomi di cose e personaggi -e la loro traduzione-: così il proprietario di un negozio... sinistro a Notturn Alley si chiama Sinister, una Strillettera è una missiva contenente un aspro rimprovero, Colin Canon è un ragazzino a cui piace fare foto, e un messaggio sulla parete viene cancellato grazie al Solvente Magico di Nonna Acetonella per Ogni Tipo di Sporcizia.

Come nel primo volume, invece, non mi è è piaciuto il comportamento estremizzato -in negativo- dei Dursley, e nemmeno l'avventura con i ragni giganti, che sembrava fuori posto -e poi, se i serpenti parlano il serpentese, perché i ragni dovrebbero parlare inglese e non "ragnese"? E se fosse così, Harry, ed anche Ron, che con gli aracnidi hanno parlato, sono, senza saperlo, dei piccoli poliglotti delle foreste?-.

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Quarta di copertina: "Non si sa mai!" esclamò Ron guardando il libriccino con apprensione.
"Fra i libri confiscati dal Ministero... mi ha detto papà... ce n'era uno che ti bruciava gli occhi. E quelli che leggevano Sonetti di uno stregone dopo parlavano in versi per tutta la vita. Una vecchia strega che viveva a Bath aveva un libro che non si riusciva mai a smettere di leggere! Eri costretto ad andartene in giro con il naso incollato alle pagine, cercando di fare tutto con una mano sola".

Trama: Harry Potter è ormai celebre: durante il primo anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts ha sconfitto il terribile Voldemort, vendicando la morte dei suoi genitori e coprendosi di gloria. Ma una spaventosa minaccia incombe sulla scuola: un incantesimo che colpisce i compagni di Harry uno dopo l’altro, e che sembra legato a un antico mistero racchiuso nella tenebrosa Camera dei Segreti.Nel secondo, attesissimo libro delle avventure di Harry Potter, J.K. Rowling supera se stessa, arricchendo il suo universo fantastico di personaggi indimenticabili e di trovate esilaranti. Harry e i suoi amici sfidano oscure magie e terribili mostri, parlano con i gufi e viaggiano in automobili volanti, in un percorso magico dal ritmo incalzante e dalla sequenza infinita. E su tutto emerge il gusto per il romanzo d’avventura, ciclico e perfetto, in cui l’elemento soprannaturale si trasforma in quotidiano, emoziona il lettore e lo conquista al gioco della fantasia.

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Giudizio personale: 5/5

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Il film Harry Potter e la camera dei segreti è arrivato nei cinema nel 2002, per la regia di Chris Columbus, che si era già occupato della pellicola precedente.


Novità nel cast, rimasto sostanzialmente immutato rispetto ad Harry Potter e la pietra filosofale, è Kenneth Branagh, che interpreta il pomposo e vanesio professor Allock.
Sempre bravi i ragazzi protagonisti, soprattutto Rupert Grint con le sue inimitabili espressioni.


Ad una prima visione il film mi era sembrato piuttosto vuoto e lento, ma l'ho poi rivalutato, anche se l'ho trovato troppo lungo, e verso la fine piuttosto noioso.
Molto bella la resa della camera dei segreti, di grande impatto visivo.



Il film mi ha fatto riflettere sulla figura di Draco Malfoy. Ho più volte scritto che lo trovo un personaggio stereotipato e irritante, tuttavia nella pellicola mi è sembrato solo un ragazzino, sicuramente troppo viziato, che riceve molte pressioni e poco affetto sia da parte della famiglia che dal Capo della casa dei Serpeverde, di cui fa parte.
Nel primo caso, infatti, durante la partita di Quiddich, il padre sembra più arrabbiato per l'esito del match, piuttosto che preoccupato per la sorte del figlio; durante il duello contro Harry, invece, il professor Piton pare quasi "maltrattarlo" quando ha la peggio contro il compagno.


La trasposizione è, come i romanzi, piena di buoni sentimenti, ed il finale, con il ritorno di Hagrid, può risultare anche commovente.