domenica 27 marzo 2016

First light

Autrice: Michele Paige Holmes
Sottotitolo: Forever after series - Book 1
Lingua: inglese
Genere: fantasy
Prima pubblicazione: 2016

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First light è una bella fiaba, una di quelle storie capaci di immergere il lettore di qualsiasi età in un mondo di fantasia in cui esistono le fate, la magia e il lieto fine.

La protagonista è Adrielle, una ragazza che, di punto in bianco, vede la sua vita cambiare drasticamente, e si trova costretta a dirigersi dalla campagna nella città di Tallinyne, alla ricerca della sorella maggiore, unica tra i suoi familiari, che, forse, vorrà occuparsi di lei.
Durante il viaggio incontra delle strane, benevole creature, deve vedersela con dei banditi e fuggire dagli zingari.
Una volta arrivata al castello, dove probabilmente sua sorella lavora come sguattera, Adrielle ascolterà storie di fate, principesse in pericolo e regine cattive, e conoscerà il bel Cristian, che sembra davvero avere degli abiti troppo puliti per essere un ragazzo delle stalle...

 Adrielle è una protagonista carina che agisce come una ragazza della sua età: ha paura ma cerca di essere coraggiosa, è leale, soffre di solitudine e desidera che qualcuno le voglia di nuovo bene, dopo il suo adorato papà.
Mi sono piaciute molto le descrizioni della città di Tallinyne e soprattutto quelle del periodo passato dalla protagonista nella cucina del castello: anche Maggie, la capocuoca, pur non comparendo tantissimo, è ben caratterizzata, e viene naturale immaginare l'interno della cucina, il tepore del camino o il freddo del pavimento.
E' stato divertente notare i vari rimandi alle più famose fiabe, raccontati come eventi realmente accaduti (la storia degli elfi delle scarpe, di Cenerentola, di Briar Rose, la bella addormentata), o inseriti come elementi del romanzo: le tre fate "madrine", uno specchio per la regina cattiva che all'occorrenza si trasforma in drago, la richiesta del cuore della principessa da mettere in una scatola di legno, la maledizione della puntura al dito, la "bestia" Hale.

La storia è molto accattivante, non prevedibile, e, soprattutto nella sua parte centrale, mi ha reso entusiasta. Era da tanto che cercavo una nuova fiaba, o anche un retelling di una storia classica che potesse essere al contempo fresco, ma avere anche gli elementi tradizionali capaci di immergermi in un'atmosfera magica e avvolgente.
First light è tutto questo, ed aggiungerei che - cosa per me importantissima - la storia d'amore tra Adrielle e Cristian non è per niente zuccherosa o svenevole, ma nasce come una bella amicizia che poi si trasforma in qualcosa di più.
Le uniche pecche del romanzo, sono, secondo me, l'eccessiva lunghezza e le scene di battaglia contro la cattiva Nadamaris, che non mi hanno entusiasmato.

Molto bello il twist finale.
Pur essendo parte di una serie, la storia ha una conclusione soddisfacente e non prevede cliffhanger di sorta; tuttavia, non vedo l'ora di leggere il seguito, incentrato,questa, volta, sul personaggio di Cecilia.

Consigliato a tutti gli amanti delle fiabe.

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Trama: Seventeen-year-old Adrielle doesn’t believe in magic; she merely possesses it, though no one has ever mentioned that her unusual gifts—exceptional speed, a flair for fire, and an intimate knowledge of flora—aren’t things she was born with. When Adrielle starts a fire that burns down the family home, she must deal with both her grief and her siblings’ hurtful rejection.

While journeying to far away Tallinyne, in search of her older, estranged sister—the only relative who might take her in—Adrielle is separated from her escort when the carriage is beset by thieves. Alone, she is thrust into a dangerous and unfamiliar world where she encounters fairies and gypsies, a wild boar, a drunk cook, and an evil queen whose curse is sweeping death across the land. Adrielle also finds love, falling hard for a kind, funny, handsome—and completely unavailable prince.

From the glowing pearls tucked beneath her mattress and keeping her awake at night, to Queen Nadamaris’s curse that seems to thwart Adrielle’s every effort, Adrielle struggles to navigate a world of magic she never imagined, where people she knows and loves are not always what they appear to be. With the glowing pearls—and her fondest desire—within her grasp, she is forced to make a choice no girl should ever have to—satisfying her own heart or saving the kingdom.

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Giudizio personale: 4/5

domenica 20 marzo 2016

Le situazioni di lui & lei - voll. 11 a 15

Autrice: Masami Tsuda
Titolo originale: Kareshi kanojo no jijyo

I volumi 11 e 12 de Le situazioni di lui & lei costituiscono una sorta di dualogia
all'interno della serie, in quando si focalizzano quasi completamente su Tsubasa e il fratellastro Kazuma.
Nel primo, vediamo infatti il ragazzo entrare in una profonda crisi nell'accorgersi che oramai vede la sua sorellina come una donna, di cui si scopre per giunta innamorato (svolta, in realtà, abbastanza prevedibile).

La storia, però, vede nel volume successivo una conclusione veloce. Se sia anche soddisfacente, non saprei dirlo: la situazione è abbastanza complicata e i protagonisti probabilmente troppo giovani per affrontare una decisione così subitanea e importante, anche se l'autrice è brava a rendere i sentimenti degli adolescenti.

Riguardo al breve flashback sulla malattia di Tsubasa, mi sono chiesta se la trattazione sia stata volutamente superficiale, o se la mangaka abbia fatto un improvviso passo indietro preferendo non occuparsi del tema dell'anoressia.
Le tavole sono molto belle (come sempre Tsubasa risulta la ragazza più carina e aggraziata).

Nel tredicesimo volume tutti i protagonisti sono alle prese con "le speranze e l'ansia per il futuro", dovendo ormai scegliere tra università, lavoro o altre strade da prendere. Ci viene mostrato il vero e proprio "culto" dei sempai che a quanto pare è molto forte nelle scuole giapponesi e che,a dire il vero, mi sembra un tantino esagerato.
Sul fronte Arima, per il momento la sua "vera natura", "fredda e spietata", mi sembra solo una giustificabilissima rivalsa nei confronti di chi lo ha trattato così male durante l'infanzia.
Le tavole dei protagonisti da bambini sono carinissime (soprattutto Arima in divisa scolastica).
Il volume si chiude con l'entrata in scena di un nuovo personaggio, che mi incuriosisce parecchio.

Il volume 14 ci mostra quanto contino, nella società giapponese, le differenze tra le classi sociali. Proprio questo pare abbia reso un inferno l'infanzia di Soichiro, contribuendo a saturarlo di quell'odio di cui il ragazzo cerca di liberarsi facendo luce sul suo passato.
Gli incontri con la madre chiariscono che questa è sicuramente un personaggio negativo, la cui frequentazione con il giovane protagonista avrà delle conseguenze importanti. Innanzitutto, Soichiro mente alla sua amata Yukino e ciò, unito ai dubbi di lei nei confronti del ragazzo, porteranno probabilmente al logoramento del loro rapporto.


Nel volume 15 l'attenzione torna di nuovo a focalizzarsi su Yukino ed Arima, e soprattutto su quest'ultimo. Veniamo messi a parte del modo in cui la sua madre biologica lo trattava da bambino, ed è da spezzare il cuore. Mi piacerebbe poter scrivere che si tratta di un'esagerazione, se non fosse che simili comportamenti si verificano anche nella realtà. Purtroppo. Quegli adulti che dovrebbero dare sicurezza ed amore ai bambini possono essere invece fonte di dolore immenso.

Tutti quegli orribili ricordi riaffiorano nella mente di Soichiro, rischiando di trascinarlo giù in un vortice infinito. Per fortuna il ragazzo è circondato da due genitori amorevoli, un amico affettuoso qual è Asaba e, soprattutto, da Yukino, che non si lascia mettere da parte o spaventare da questo "nuovo" Soichiro. Il comportamento della ragazza mi ha stupito abbastanza: l'ho trovata molto coraggiosa ed altruista. La sua scelta di restare con Arima, dopo le bugie, le parole brusche e gli attimi di violenza non era per niente scontata.

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Volume 11: Kazuma è diventato fratello di secondo letto di Tsubasa, amica di Arima dai tempi delle medie. 
È il cantante del gruppo rock emergente Yin-Yang, e ogni tanto viene assalito da una strana sensazione, come se la sua mente fuggisse lontano. 
Eppure ha fatto breccia nel cuore dell'introversa Tsubasa al punto che Lei arriva a dirgli: "Restiamo insieme per sempre"...

Giudizio personale: 3/5

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Volume 12: Il fratello acquisito di Tsubasa, Kazuma, si rende conto che l'affetto che prova nei suoi confronti è l'Amore con la "A" maiuscola e, per "non metterla con le spalle al muro", va via di casa. 
Grazie alla canzone che lui scrive pensando a lei, gli Yin & Yang sfondano 
definitivamente nel mondo della musica. Nello stesso momento al corpo di Tsubasa, che pensa che Kazuma abbia preferito la musica a lei e quindi la odia con tutta se stessa, succede qualcosa di drammatico.

Giudizio personale: 3/5

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Volume 13: Arima e Yukino si sono innamorati l'uno del vero io dell'altra e sono diventati una coppia. Ora sono passati in terza superiore, e iniziano a pensare alle loro strade dopo la scuola. Adesso che si è spogliata delle proprie menzogne, a Yukino si apre il mondo davanti, ma Arima non riesce a scrollarsi di dosso la paura di essere lasciato indietro. 

Giudizio personale: 4/5

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Volume 14: La paura che Yukino si allontani da lui fa risvegliare in Arima la parte fredda e spietata del suo carattere, che ha sempre tenuta nascosta. 
Davanti a Soichiro, che prende la decisione di non confessare né ai propri genitori né a Yukino quali tumulti si nascondano nel suo cuore, all'improvviso appare un fantasma del passato. Come reagirà il combattuto Arima a un incontro così sconvolgente? Anche Yukino si accorge che in lui c'è qualcosa che non va, ma... 

Giudizio personale: 4/5

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Volume 15: Arima si ritrova ad affrontare i terribili ricordi della sua infanzia di percosse e maltrattamenti da parte della madre, finora sigillati nel suo subconscio. 
Yukino si rende conto del suo fingere che tutto vada bene ma, quando tenta di chiedergli spiegazioni, viene respinta con veemenza e, invece di rassegnarsi, decide che lo aiuterà a ogni costo! Cosa succederà ora ad Arima, sempre più perseguitato da crudeli ricordi che continuano a sgorgare dal suo vaso di Pandora...?! E Yukino, cosa farà...?!

Giudizio personale: 4/5

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Volumi precedenti:
- 1 a 3
- 4 a 6
- 7 a 10

sabato 12 marzo 2016

Searching for Captain Wentworth

Autrice: Jane Odiwe
Lingua: inglese
Genere: romance; viaggi nel tempo
Prima pubblicazione: 2012

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Searching for Captain Wentworth è un romanzo di ispirazione austeniana che richiama la storia di Persuasione e che fa dei viaggi nel tempo la sua caratteristica principale.

Protagonista è Sophie Elliot, una giovane donna che si trasferisce momentaneamente a Bath, nella vecchia casa della sua prozia, per guarire dalla ferita di un tradimento e per dedicarsi finalmente alla stesura di un libro di respiro austeniano.
Lì conosce il suo affascinante vicino, Josh, e, proprio grazie a un guanto bianco perso da questi, Sophie si ritrova a viaggiare nel tempo, vestendo i panni della sua antenata Sophia, vissuta circa 200 anni prima. Nella nuova realtà fa la conoscenza addirittura di Jane Austen e della sua famiglia, stringendo un legame speciale con il fratello della scrittrice, Charles, malvisto, però, dai familiari di Sophia, troppo attenti alla condizione sociale di una persona, piuttosto che al suo vero valore.
Il romanzo ci suggerisce quindi che, in realtà, la storia di Persuasione richiami molto da vicino quella di Sophie e Charles, nonché quella di Jane Austen, che, non potendo realizzare il suo sogno d'amore, provvide a confezionarne uno per la sua eroina Anne.

Il libro è molto ben scritto, e l'autrice descrive con dovizia di particolari la città di Bath, riuscendo a renderci partecipi della storia sia quando questa è ambientata nel presente, che nel passato.
Di solito preferisco non leggere romanzi i cui personaggi siano realmente esistiti, ma in Searching for Captain Wentworth Jane Austen e i suoi familiari sono davvero adorabili.
E' invece la storia in sé a non essermi piaciuta molto: non sono riuscita ad empatizzare nemmeno per un minuto con Sophie, ed il fatto che fosse divisa tra due uomini, uno nel XXI secolo e l'altro nel lontano XIX, mi ha fatto più volte chiedere quali fossero le intenzioni dell'autrice sul futuro amoroso della protagonista.
Il finale è lieto per molte ragioni, eppure mi sono domandata dove finissero alcuni personaggi quando altri prendevano il loro posto (come Sophie che veste più volte i panni della sua antenata vivendo la sua vita).

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Quarta di copertina: When Sophie Elliot receives the keys to the family townhouse in Bath, she is excited to learn that she will be living next door to where her favourite author, Jane Austen, lived. But, the neglected house is harbouring more than the antiquated furniture and nesting mice, though initially Sophie tries to dismiss the haunting visions of a young girl.
On discovering that an ancient glove belonging to her mysterious neighbour, Josh Strafford, will transport her back in time to Regency Bath, she questions her sanity, but Sophie is sson caught up in two dimensions, each reality as certain as the other.Torn between her lifein the modern world, and that of her ancestor who befriends Jane Austen and her fascinating brother Charles, Sophies's story travels two hundred years across time, and back again, to unite this modern heroinewith her own captain Wentworth. Blending fact and fiction together, the tale of Jane Austen's own quest for happiness weaves alongside, creating a believable world of new possibilities for the inspiration behind the beloved novel,Persuasion.

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Giudizio personale: 3/5

domenica 6 marzo 2016

La danza dei draghi

Autore: George R.R. Martin
Titolo originale: A dance with dragons - Book five of A Song of Ice and Fire
Lingua: italiano
Genere: fantasy
Volume: 12 di 12 (edizione italiana)
Prima pubblicazione: 2011 (USA)

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[attenzione: qualche piccolo SPOILER]

Quando ho letto La danza dei draghi, ormai molti mesi fa, era da un po' che non riuscivo ad imbattermi in un bel romanzo. Quest'ultima parte del quinto libro delle Cronache non è stata la mia preferita - probabilmente a causa della mia frustrazione nei confronti della storia e della abominevole divisione in più parti perpetrata dalla Mondadori -, tuttavia sin dalle prime pagine è stato palese che, finalmente, avessi tra le mani un libro ottimamente scritto.
Se infatti la storia può non piacere o generare delusione, è innegabile che il suo autore,George R.R. Martin, non potrebbe raccontarla meglio.
Finalmente, in questo volume, vediamo il ritorno di alcuni personaggi che tanto mi erano mancati, come Cersei e Varys.

Cersei è stata per lungo tempo uno dei miei personaggi preferiti, prima di rivelarsi davvero troppo malvagia ed egoista, anche per i miei gusti. Qui l'autore ce la mostra in una versione inedita: non più l'altezzosa e ambiziosa regina, ma la donna che raccoglie i frutti di ciò che ha seminato ripristinando il Credo Militante. Ella stessa, infatti, benché madre del nuovo re, si ritrova dapprima segregata in una cella e poi costretta all'umiliazione percorrendo, spogliata anche dei suoi capelli, la strada tra il Tempio di Baelor e la Fortezza Rossa. Il suo personaggio non è per questo rientrato tra i miei preferiti, ma l'autore è stato molto bravo nel descriverla ormai a pezzi, degradata e vilipesa. In lacrime. Ma Cersei è una sorta di araba fenice di Approdo del Re, e saprà sicuramente rialzarsi e, soprattutto, vendicarsi.

Purtroppo i POV dei personaggi di Arya e Tyrion, anch'essi così interessanti per buona parte della storia, nei volumi precedenti, continuano a non entusiasmarmi.

Parecchio spazio è dedicato a Daenerys, intrappolatasi in un matrimonio non solo disastroso, ma anche, a quanto pare, piuttosto pericoloso. Spero, tuttavia, che la sua esperienza con Drogon serva a darle una scrollata e ad indurla finalmente a riprendere il suo cammino verso i Sette Regni.

E ora Jon. Probabilmente per la prima volta da quando ho cominciato la lettura delle Cronache, un imprevedibile colpo di scena non mi è stato rovinato dagli spoiler. Davvero non me lo aspettavo.
Un colpo da maestro.
Eppure ero abbastanza sicura che Jon sarebbe stato uno dei tre draghi a sedere sul trono di spade, insieme a Daenerys e al redivivo Aegon.

Quentyn Martell è un personaggio che è stato bruciato troppo in fretta (il doppio senso è voluto); pensavo che avrebbe avuto molto di più da dire.

E infine Varys. Che bella sorpresa. Adoro l'eunuco. L'Epilogo è stato ottimo. Un po' mi dispiace per ser Kevan, ma si sa, al gioco del trono o si vince o si muore.

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Quarta di copertina: Non c'è fine alla guerra dei cinque re: alimentato dall'infinita sete di potere di troppi condottieri e pretendenti, un insensato bagno di sangue continua a sconvolgere il cuore dei Sette Regni. Nel Mare Stretto, Victarion Greyjoy, brutale e sanguinario comandante della Flotta di Ferro, sta facendo rotta verso la Baia degli Schiavisti per conquistare la mano di Daenerys Targaryen, Madre dei Draghi: un disegno infido e pericoloso che lo spingerà persino a stipulare una blasfema alleanza. Ma Victarion non è il solo a desiderare di occupare il Trono di Spade al fianco di Daenerys. Nella città di Meereen,tuttora sotto assedio, mentre il valoroso Barristan Selmy deve ordire un complotto contro l'ambiguo re Hizdahr, un principe ossessionato dalla furia dei draghi si lancia in un'impresa destinata a rivelarsi suicida. E tra le linee dell'assedio yunkai, Tyrion Lannister, l'immarcescibile Folletto, studia una strategia per creare una nuova, inaspettata forza d'invasione con la quale riconquistare i Sette Regni. Tutto questo però potrebbe rivelarsi disperatamente inutile. Perché ora, veramente... l'inverno sta arrivando.

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Giudizio personale: 4/5

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Volumi precedenti:
- Il Trono di Spade
- Il grande Inverno
- Il regno dei lupi
- La Regina dei Draghi
- Tempesta di spade
- I fiumi della guerra
- Il portale delle tenebre
- Il dominio della Regina
- L'ombra della profezia
- I guerrieri del ghiaccio
- I fuochi di Valyria