domenica 24 settembre 2017

Anne of Green Gables: a graphic novel

Adattamento: Mariah Marsden
Illustrazioni: Brenna Thummler
Lingua: inglese
Genere: fumetto
Prima pubblicazione: ottobre 2017

---

E' la prima volta che leggo un fumetto tratto da un'opera letteraria senza conoscere il romanzo originale, ma Anna dai capelli rossi, come è chiamato qui in Italia, mi incuriosiva troppo (e poi, quale bambina degli anni '80, conoscevo già la storia grazie all'anime replicato più volte in tv).

Come mi è già capitato con altre opere destinate ad un pubblico più giovane, da adulta l'ho trovato bellissimo. E posso dire di adorare quella Anne che da bambina non riuscivo a capire e talvolta trovavo petulante.

La storia è nota ai più: la piccola orfana Anne arriva, per errore, alla casa dal tetto verde - da cui il titolo originale -, i cui proprietari, i fratelli Matthew e Marilla, aspettavano un ragazzino che li aiutasse con il lavoro nei campi (e pensare che in passato si potessero effettivamente "ordinare" ragazzini negli orfanotrofi allo scopo di farli lavorare, è di per sé agghiacciante).
Pur essendo inizialmente contraria, la donna accetta, su insistenza di Matthew, di tenere la piccola. "What good could she do us?" chiede. "Well, now..." risponde lui " We could do some good for her". Potremmo fare noi qualcosa per lei.
Comincia così la nuova vita di Anne, una vita in cui le è assicurato un tetto sulla testa, un'istruzione, degli amici, e finalmente qualcuno che la ami...

Anne è una ragazzina profondamente ferita, e fa male percepirlo dalle risposte che gli adulti magari giudicano bizzarre, o dal suo legarsi al dito per anni una presa in giro di un compagno di classe. E' inoltre insofferente alle ingiustizie, dice tutto ciò che pensa, ed ha un rapporto molto particolare con la natura che la circonda: un fiore, un albero, acquistano nomi propri e diventano personaggi delle sue fantasie. Ma è pur sempre una ragazzina, distratta, avventata, desiderosa di non essere più sola. A tal proposito, è molto bello il modo in cui, con una sola tavola, l'illustratrice ci mostra la profonda gioia di Anne nell'aver trovato finalmente un'amica in Diana.

Il mio personaggio preferito è però Matthew, che da subito ama quella bimba chiacchierona e sarà sempre dalla sua parte, efficace intercessore presso la più dura Marilla.
Le ultime scene che lo vedono protagonista mi hanno commosso come nulla era riuscito a fare da molto tempo.
Ottimo anche il personaggio di Marilla, che ho apprezzato soprattutto alla fine, quando apre il suo cuore ad Anne e le dà dei consigli affinché la sua vita possa essere diversa dalla propria e più felice.

I disegni sono piuttosto particolari. Mi piacciono molto i colori, per lo più ispirati alla natura protagonista di molte tavole: il verde, il marrone, l'azzurro.


I personaggi sono longilinei, e richiamano quelli dell'anime che probabilmente ha influenzato l'immaginario di chiunque negli ultimi decenni. Anne, in particolare, non si può dire bella, con il suo strano nasino, ma tutte le tavole sono di una delicatezza unica e veramente piacevoli.

Ho amato davvero molto questo fumetto, e il mio interesse per la piccola Anne e le sue vicende, se possibile, si è acuito ancor di più.

--

La copertina: bella ed essenziale. L'erba, il cielo, Anne con i suoi capelli rossi legati in due trecce. Nella sua semplicità attira l'attenzione e risulta evocativa.

---

Quarta di copertina: Schoolyard rivalries. Baking disasters. Puffed sleeves. 

When Matthew and Marilla Cuthbert decide to adopt an orphan to help manage their family farm, they have no idea what delightful trouble awaits them. With flame-red hair and an unstoppable imagination, 11-years-old Anne Shirley takes Green Gables by storm.
L.M. Montgomery's classic story finds whimsical new expression in this graphic novel - perfect for newcomers and kindred spirits alike.



---

Giudizio personale: 5/5

domenica 10 settembre 2017

La spada di Paros 2

Autrice: Kaoru Kurimoto
Disegnatrice: Yumiko Igarashi
Titolo originale: The sword of Paros
Lingua: italiano
Genere: manga
Volume: 2 di 2

---

Dopo aver apprezzato, ad una rilettura, il primo volume de La spada di Paros, mi sono avvicinata con una certa curiosità ed elevate aspettative a questo secondo, conclusivo atto della storia di Erminia e del suo regno.

Purtroppo, però, la trama lascia molto a desiderare. Gran parte di essa è dedicata al torneo, espediente quanto meno discutibile, se non del tutto stupido, escogitato dalla principessa al fine di evitare quello che sembra invece inevitabile, ovvero il suo matrimonio. Ho apprezzato, però il colpo di scena,


benché prevedibile, come molte delle vicende narrate. E' questo, però, probabilmente, voluto, per fare della storia un classico in cui si incastona un tema principale piuttosto importante - l'impossibilità di Erminia di sentirsi una donna -, nonché un omaggio ad altre opere più famose: il Milione per lo stesso espediente del torneo, Lady Oscar soprattutto per il personaggio di Julius, che ricalca molto André, la principessa Zaffiro per i due cuori, maschile e femminile di Erminia, e chissà quante altre di cui non sono a conoscenza o che non ho notato.


All'inizio del volume è presente la scena di una brutta violenza che non mi aspettavo e che francamente avrei preferito non ci fosse; inoltre i ricordi dell'evento si ripetono nel corso del racconto, con tavole ogni volta diverse. Di violenza è anche oggetto la stessa Erminia, che però risulta essere più fortunata.

La storia, purtroppo, alla fine non mi ha soddisfatto: la spada di Paros del titolo non dà alcuna risposta all'interrogativo sul destino del regno, e lo stesso futuro di Erminia e Fiona viene lasciato all'immaginazione.
Parte del mio disappunto è stato però sedato dalla scoperta che La spada di Paros rappresenta una sorta di spin-off, una leggenda antica facente parte dell'universo di Guin saga. Curiosando tra gli eventi della storia principale, si potrebbe pensare che le cose a Paros si siano in qualche modo aggiustate, o semplicemente prendere La spada di Paros per quello che è, una leggenda dai contorni sfumati, ed apprezzarla per il viaggio, piuttosto che per la destinazione finale.


Riguardo ai personaggi, benché la protagonista non cresca durante la vicenda, restando in qualche modo una ragazzina viziata e testarda, e qualche volta anche egoista, non ho potuto fare a meno di stare dalla sua parte per tutto il tempo, per il suo tormento riguardo alla propria identità e per il suo desiderio a prima vista impossibile di viaggiare, vedere il mondo e cercare di essere felice, piuttosto che sacrificare se stessa per un regno che non ha chiesto.
Fiona, l'interesse amoroso di Erminia, che mi sembrava piuttosto insignificante nel primo volume, cresce molto in quest'ultima parte, soprattutto a causa delle proprie disavventure, e riesce perfino a diventare una vera e propria eroina, offuscando la stessa principessa. Riguardo al suo amore sono perplessa: ama davvero Erminia, o la sua è soltanto gratitudine? O ancora, i suoi sentimenti sono dettati dal fatto che la principessa è in realtà qual principino incontrato da bambina, che ha popolato da allora i suoi sogni?


Phaon, il principe di Kauros, è il tipico cattivo dal sorriso sbilenco e un occhio quasi perennemente coperto da un ciuffo di capelli (tratto distintivo dei personaggi negativi nei fumetti degli anni '80), che si rende veramente odioso soprattutto quando interagisce con Erminia.
Julius, il personaggio che ho preferito, come ho già scritto, condivide molto con il personaggio di Andrè, perfino la ferita di cui è vittima, anche se risulta, alla fine, ancora più sfortunato.

Le tavole sono bellissime, ricche di particolari e naturalmente in tipico stile anni '80 (la prima edizione del manga è del 1986), con i personaggi dai grandi occhioni e le capigliature per lo più lunghe e folte. La mangaka è la stessa che ci ha regalato Georgie e Candy Candy, e le due compaiono, insieme ad altri personaggi secondari, in brevi camei.

--

La copertina: non mi piace molto. All'interno del manga vi sono innumerevoli tavole in cui Erminia ha un viso molto più bello e fiero. E' anche un peccato che non sia ben visibile la spada di Paros, magistralmente resa sia nelle prime che nelle ultime pagine del volume.

---

Terza di copertina: La principessa Erminia della dinastia Paros è una valorosa combattente, e si considera alla pari di qualsiasi altro uomo d'arme del suo regno. Non solo: pur essendo nata femmina, si considera a tutti gli effetti un maschio, per cui non accetta nessun pretendente alla sua mano, cosa che potrebbe portare alla mancanza di un erede al trono per il futuro.
La povera e bellissima Fiona per qualche ragione è convinta che un giorno sposerà un principe: per la precisione, il principe che incontrò da bambina in una stalla, e che la consolò per la perdita dei genitori.
I cammini di Erminia e Fiona sono destinati a incrociarsi, e a diventare il punto cardine attorno a cui l'intero regno di Paros inizierà a ruotare, fra intrighi, tradimenti e una durissima lotta per la sopravvivenza. Sta forse per avverarsi la leggenda secondo la quale chiunque impugni la spada di Paros senza essere destinato a succedere al trono, causerà la rovina del regno stesso?

---

Giudizio personale: 3/5

domenica 3 settembre 2017

I give you my heart

Autore: Pimm Hest
Illustratore: Sassafras Bruyn
Lingua: inglese
Genere: libri per bambini
Prima pubblicazione: settembre 2017

---

I give you my heart è una brevissima storia sulla ciclicità della vita e il rapporto con la natura.
Il piccolo protagonista, Yuto, un giorno entra a curiosare in un negozio che non aveva mai notato prima, e riceve in regalo dal proprietario una misteriosa scatola che non riesce ad aprire.
Solo quando i tempi saranno maturi, il dono si rivelerà al piccolo, e lo accompagnerà durante le tappe più importanti della sua vita, finché anche egli sarà pronto a fare il medesimo regalo ad un altro bambino...


La storia è raccontata in modo molto delicato, in una prosa che a tratti si fa poesia o si confonde con essa.
Lo scorrere della vita di Yuto e il suo passare il testimone alla generazione successiva mi ha suscitato sentimenti contrastanti: tristezza per la fugacità dell'esistenza e il termine di ogni cosa; sollievo e gioia per il fatto che la vita in sé non ha mai fine, ed è sempre pronta a ricominciare a donare giorni ed esperienze a coloro che ci seguono.

Il dono che passa di mano in mano, rigenerandosi come la vita stessa, sottolinea l'importanza e la bellezza della condivisione, e l'attesa della sua rivelazione mostra quanto sia fondamentale la pazienza, e che gli eventi più piacevoli e significativi capitano sempre a tempo debito.
Le illustrazioni sono molto belle e poetiche, caratterizzate da una gamma di colori piuttosto ristretta.

--

La copertina: del tutto adatta. Richiama appieno lo spirito del libro, i suoi colori e il contenuto.

---

Descrizione: Yuto receives a special gift. A gift that will change his life. A gift that moves him and brings him comfort, warmth and shelter. A gift for life. A gift to pass on. A poetic fairy tale with valuable life lessons, 56 pages of stunning artwork and magnificent laser cutouts that will enchant you. The story is about a special life-changing gift; I give you my heart is an ideal gift itself, one that will change the life of all who read it.

---

Giudizio personale: 3/5