Illustratrice: Isabel Muñoz
Lingua: inglese
Genere: libri per bambini
Prima pubblicazione: 2021
Nel 1937 la cantante afroamericana Marian Anderson si esibì, con successo, davanti ad un pubblico di soli bianchi. Dopo la performance, la donna scoprì che l'hotel in cui avrebbe voluto pernottare non accettava persone di colore. Fu così che accorse in suo aiuto Albert Einstein, il famoso scienziato che sapeva bene cosa significasse essere discriminato...
I disegni sono bellissimi. I colori sono piatti, ma le tavole presentano molti particolari e le ho riguardate più volte con piacere.
Alla fine del volume è presente una breve nota sui due protagonisti del racconto, ed ho trovato molto utile soprattutto l'esaustiva storia di Marian Anderson, di cui non sapevo nulla.
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La copertina: il concept è molto carino, ma l'uso di una più vasta gamma di colori avrebbe rispecchiato meglio l'interno del volume.
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Nel 1939 a Marian Anderson non fu permesso di cantare alla Constitution Hall a causa del colore della sua pelle. La first lady di allora, Eleonor Roosvelt, abbandonò l'associazione che aveva rifiutato la cantante, e la invitò ad esibirsi al Lincoln Memorial la mattina di Pasqua.
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Trama: It's 1937, and Marian Anderson is one of the most famous singers in America. But after she gives a performance for an all-white audience, she learns that the nearby hotel is closed to African Americans. She doesn't know where she'll stay for the night.
Until the famous scientist Albert Einstein invites her to stay at his house. Marian, who endures constant discrimination as a Black performer, learns that Albert faced prejudice as a Jew in Germany. She discovers their shared passion for music--and their shared hopes for a more just world.
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Rating: 5/5