domenica 28 marzo 2021

Why she wrote

 Autrici: Lauren Burke; Hannah K. Chapman

Illustratrice: Kaley Bales

Sottotitolo: A Graphic History of the Lives, Inspiration, and Influence Behind the Pens of Classic Women Writers

Lingua: inglese

Genere: saggio

Prima pubblicazione: aprile 2021


Why she wrote è uno dei saggi più belli che abbia mai letto, e di sicuro il più stimolante.
Bellissima la prefazione in cui, piuttosto che ricercare differenze e unicità delle scrittrici trattate, si pone l'accento sulle loro similitudini e su quanto alcune di esse ne abbiano influenzato altre.

Non solo di romanziere parla il testo, ma anche di attiviste, poetesse, donne che si sono battute per i propri diritti intellettuali, che hanno dovuto nascondersi dietro pseudonimi maschili e superare notevoli difficoltà dovute ai tempi in cui sono vissute, spesso alle precarie condizioni economiche, quasi sempre al fatto di non essere degli uomini.

Il volume non racchiude aride biografie, quanto piuttosto brevi - ma non per questo non esaurienti - testi che pongono l'accento sugli eventi più importanti e sul background delle scrittrici, facilitando la contestualizzazione.


La presenza di brevi fumetti è stata fuorviante, perché mi aveva fatto pensare ad un volume per bambini o ragazzi. Le tavole, invece, - dichiaratamente romanzate - si occupano spesso di momenti molto difficili delle vite di queste donne, come il terribile intervento subito da Frances Burney, tuttavia c'è anche spazio per eventi più gioiosi e piacevoli, come la scoperta di un amore insperato da parte di Elizabeth Barrett Browining.

Ogni capitolo si chiude con alcuni aneddoti - spesso simpatici - riguardanti le scrittrici, e un elenco dei loro lavori, che spinge il lettore a ricercarli per saperne di più.
Accanto ad autrici più conosciute e famose come Jane Austen, le sorelle Bronte o Beatrix Potter, il saggio permette di conoscerne altre, come Edith Maude Eaton, nata da madre cinese e padre inglese e dedicatasi soprattutto alla narrazione di storie di immigrati euroasiatici, o le attiviste afroamericane Alice Dunbar Nelson e Frances E.W. Harper, che si batterono per i diritti delle donne e della loro gente.

Why she wrote è un volume che consiglio a chiunque mastichi l'inglese - sperando che venga presto tradotto in italiano - e di cui metterò in wish list la versione cartacea.


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La copertina: non amo il rosa, ma credo che sia il colore adatto per un saggio tutto al femminile, e mi piace l'idea dei busti per rappresentare le autrici.

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Descrizione: In Why She Wrote, dive into the fascinating, unexpected, and inspiring stories behind the greatest women writers in the English language.

This compelling graphic collection features 18 women—including Jane Austen, Louisa May Alcott, Alice Dunbar Nelson, Anne Lister, and more—and asks a simple question: in a time when being a woman writer often meant being undervalued, overlooked, or pigeonholed, why did she write?

Why did Jane Austen struggle to write for five years before her first novel was ever published? How did Edith Maude Eaton's writing change the narrative around Chinese immigrant workers in North America? Why did the Brontë sisters choose to write under male pennames, and Anne Lister write her personal diaries in code?

Learn about women writers from the 18th, 19th, and early 20th centuries, from familiar favorites to those who have undeservedly fallen into obscurity, and their often untold histories, including:

• The forgotten mother of the gothic genre
• The unexpected success of Little Women
• The diaries of the "first modern lesbian"
• The lawsuit to protect Little Lord Fauntleroy
• The personal account of a mastectomy in 1811
• Austen's struggles with writer's block
• And much, much more!

Why She Wrote highlights a significant moment from each writer's life and retells it through engaging and accessible comics, along with biographical text, bibliographies, and fun facts. For aspiring writers, literary enthusiasts, and the Janeite who has everything, this new collection highlights these incredible women's hardships, their influence, and the spark that called them to write.

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Rating: 5/5