lunedì 1 aprile 2013

La vita secondo Jane Austen

Autore: William Deresiewicz
Sottotitolo: Cosa ho imparato dai suoi romanzi sull'amore, l'amicizia e le cose davvero importanti
Titolo originale: A Jane Austen education

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Interessante come un saggio e appassionante come un romanzo.
Un libro bellissimo, scritto meravigliosamente, e che avviluppa l'attenzione del lettore finché non è finito.
William Deresiewicz, autore di numerosi saggi ed ex insegnate di inglese all'Università di Yale, analizza attentamente alcuni aspetti, probabilmente tra i più importanti, dei sei romanzi di Jane Austen, raccontandoci come essi abbiano influito sul suo modo di comportarsi, sulla conoscenza di sé, e sulle scelte che hanno poi cambiato la sua vita. Per far ciò, egli si avvale non solo della propria penna, ma anche di estratti dai romanzi e di stralci della corrispondenza tra Jane Austen e la famiglia.
La sua analisi è interessantissima, mai noiosa o banale, e tocca temi che non avevo mai associato, o forse solo en passant, ai romanzi austeniani.
Il primo capitolo, Emma, è probabilmente quello che mi è piaciuto di più, capace più di tutti gli altri di far riflettere, e con alcuni passaggi addirittura commoventi. Molto bello anche quello dedicato a L'abbazia di Northanger, in cui l'autore pone l'accento su quello che la scrittrice inglese voleva che notassimo, e cioè che bisogna e che si può imparare ad imparare, e soprattutto, imparare ad amare, perché, anche "se si suppone che l'amore sia spontaneo e naturale", "la Austen dice che abbiamo bisogno di imparare ad amare le cose, perché non succede istintivamente. E questa è un'idea tutt'altro che ovvia".
Mi hanno colpito molto le riflessioni sull'amicizia in Persuasione, nel quale avevo sempre dato maggiore importanza al rimorso, all'attesa e all'amore, e quelle sulla crescita in Orgoglio e pregiudizio. Interessante anche l'analisi dei personaggi di Manfield Park, con un focus sui Bertram e i Crawford.
L'ultimo capitolo è dedicato a Ragione e sentimento, o , meglio, a come il romanzo abbia influito sulla vita dell'autore, che termina il suo libro con due espressioni del tutto perfette. Credo proprio Jane Austen sarebbe davvero fiera di lui!

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Retro copertina: Un libro splendido per le appassionate, e gli appassionati, di Jane Austen.
"Tra tutti i libri dedicati alla vita e alle opere di Jane Austen, questo spicca: è la prova di quanto i temi dei suoi romanzi siano sempre attuali e capaci di affascinare lettori di ogni epoca e di ogni età." THE LIBRARY JOURNAL

"Acuto e spiritoso, Deresiewicz conquista con il suo garbo... e con la sincerità con cui ammette i suoi iniziali pregiudizi maschili verso Jane Austen." THE NEW YORK TIMES BOOK REVIEW

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Sinossi: Quando William Deresiewicz, all’età di ventisette anni, scopre Jane Austen, è un giovane presuntuoso, sentimentalmente immaturo e persuaso che quei "romanzetti da femmine" non facciano di certo per lui. Pochi mesi dopo è un uomo trasformato: nelle pagine dei romanzi austeniani, infatti, scopre un mondo di verità e valori universali e impara a considerare la vita e i rapporti con le persone che lo circondano in chiave completamente diversa; impara a vivere intensamente e veramente. Emma gli insegna a "prestare attenzione alle piccole cose di ogni giorno"; grazie a Orgoglio e pregiudizio si accorge che, ebbene sì, "nessuno nasce perfetto"; L’abbazia di Northanger lo mette in guardia dal rischio di "dare per scontato ciò che si ha"; seguendo le peripezie dei protagonisti di Mansfield Park capisce che divertimento non è sinonimo di felicità; scopre il vero valore dell'amicizia leggendo Persuasione; e infine, accompagnato da Ragione e sentimento, impara che amare significa crescere insieme. Questa è la commovente storia di un uomo che scopre Jane Austen, se ne innamora perdutamente e, grazie a lei, incontra la donna della sua vita. Storia di un’educazione sentimentale; percorso di crescita e di scoperta di sé e degli altri, attraverso le pagine dei sei romanzi austeniani; testimonianza dello straordinario potere della letteratura.

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Estratti dal primo capitolo "Emma: ogni giorno è importante":

" E qui finalmente capii l'intenzione della Austen, fin dall'inizio: la crudeltà di Emma, che mi era stato tanto facile criticare, non era niente altro che la mia. La noia e il disprezzo che il libro suscitava in me non erano i segni dell'incapacità dell'autrice, ma le precise reazioni che lei voleva ottenere da me. Li aveva provocati per smascherarmi. Creando un'eroina che sentiva come me e si comportava come mi sarei comportato io nella sua situazione, mi aveva mostrato il lato peggiore di me ".

" Come tutti i grandi maestri, ora lo so, voleva che arrivassi da solo a capire quello che intendeva dirmi. Aveva verità importanti da comunicare, ma le nascondeva all'interno di umili confezioni ".

" ...la Austen sapeva esattamente quello che faceva nel ritrarre la normalità. Non è accaduto per caso, o superficialità, come se avesse agito d'impulso. La sua fu una scelta artistica rivoluzionaria, una coraggiosa sfida alle convenzioni e alle aspettative... ".

" Lei non riteneva di avere una vita tranquilla, banale o noiosa; la considerava piacevole e affascinante e desiderava che noi facessimo altrettanto con le nostre. Si rendeva conto che ciò che riempie le nostre giornate dovrebbe riempire i nostri cuori, e quello che riempie i nostri cuori dovrebbe riempire i nostri romanzi ".

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Giudizio personale: 5/5

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