domenica 15 marzo 2015

Emma, Mr. Knightley, and chili-slaw dogs

Autrice: Mary Jane Hathaway

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Emma, Mr. Knightley, and chili-slaw dogs è un retelling in chiave moderna di Emma di Jane Austen, ambientato nel sud degli Stati Uniti. 
Credo che questa scelta sia stata particolarmente azzeccata, in quanto la storia ha potuto giovarsi di grandi, antiche tenute non presenti in altre parti degli States.

La trama non segue pedissequamente quella del romanzo originale, con alcuni personaggi non presenti (Mr Elton e sua moglie Augusta, ad esempio), od altri non proprio rilevanti (come il corrispettivo di Harriet, "orfana" del suo Mr Martin), ma ne rispetta lo spirito e lo rende comunque riconoscibile (richiamandolo chiaramente, addirittura, quando viene organizzato un ballo in stile Regency ispirato proprio ad Emma).

Il personaggio di Caroline (Emma), è purtroppo leggermente piatto, la sua "caratteristica" di matchmaker è quasi del tutto assente, mentre è rilevabile un lieve egocentrismo ed il fatto che, cresciuta tra gli agi, sia in un certo senso fuori dal mondo e non riesca a comprendere le esigenze di chi non è nella sua stessa condizione.

Mi è piaciuto tantissimo invece Brooks, il corrispettivo di Mr Knightley. Molto più che nel romanzo originale veniamo messi a parte dei suoi sentimenti e delle sue sensazioni, dal momento in cui vede Caroline per la prima volta come una donna, piuttosto che come la sua amica dall'infanzia, a quando diventa geloso di Frank, a quando soffre terribilmente perché crede che lei lo consideri solo un amico -o peggio, un fratello maggiore- e sia  innamorata di un altro.
Ci sono alcune scene molto carine in cui lui è quasi del tutto ottenebrato dalla vicinanza di Caroline, che lo abbraccia o gli fa il nodo alla cravatta, ma non può seguire i suoi sentimenti per il timore di perderla come amica. Sicuramente i capitoli dedicati a Brooks, la gran parte, in realtà, sono quelli più piacevoli ed emozionanti.

Anche Frank è costruito bene, un mix di fascino, bugie e disonestà che rende molto bene il personaggio. Mi spiace invece la piega che prende quello di Lauren, ovvero il corrispettivo di Jane Fairfax, che nel romanzo originale mi piace molto. Non solo la donna mente riguardo alla sua relazione con Frank, ma anche su qualcosa di parecchio più grave, ed inoltre si comporta in modo molto sgradevole con Caroline, arrivando perfino a definirla, anche se non proprio chiaramente, "vecchia zitella".

Il finale mi è sembrato un po' affrettato, ma nel complesso il romanzo è stato piuttosto gradevole, ed è riuscito a tenermi sveglia di notte per sapere come sarebbe stato raccontato l'evolversi del rapporto tra i due protagonisti.

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Trama: Caroline Ashley is a journalist on the rise at the Washington Post until the sudden death of her father brings her back to Thorny Hollow to care for her mentally fragile mother. The only respite from the eternal rotation of bridge club meetings and garden parties is her longtime friend, Brooks Elliott. A professor of journalism, Brooks is the voice of sanity and reason in the land of pink lemonade and triple layer coconut cakes. But when she meets a fascinating, charismatic young man on the cusp of a brand new industry, she ignores Brooks’ misgivings and throws herself into the project.


La nuova copertina

Brooks struggles to reconcile his parents’ very bitter marriage with his father’s devastating grief at the recent loss of his wife. Caroline is the only bright spot in the emotional wreckage of his family life. She’s a friend and he’s perfectly happy to keep her safely in that category. Marriage isn’t for men like Brooks and they both know it… until a handsome newcomer wins her heart. Brooks discovers Caroline is much more than a friend, and always has been, but is it too late to win her back?

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Giudizio personale: 4/5

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