Titolo originale: Cyrano de Bergerac
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Ho terminato questo libro proprio ieri sera.
Non pensavo che potesse essere così emozionante.
E triste, molto triste.
La versione che ho letto è la traduzione di Franco Cuomo, in prosa, mentre l'originale di Rostand era in versi, alquanto inadatti, pare, ai lettori contemporanei.
Il risultato è una commedia davvero bella, con un Cirano profondamente umano, idealista, fragile, battagliero, solo, ferito. Disperato.
Un personaggio con tratti in cui non è impossibile immedesimarsi.
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Quarta di copertina: Il Cirano, "commedia eroica" sull'impossibile amore del cadetto dal naso spropositato per la cugina Rossana, divenne popolare in Italia nella traduzione in versi di Mario Giobbe del 1898.
Questa di Franco Cuomo è la prima traduzione da allora. La trasposizione in prosa dei versi alessandrini originali fu tra gli elementi determinanti - com'ebbe a riconoscere la stessa critica francese - al fine di una nuova lettura del personaggio, che andasse oltre gli orpelli romantici per risalire alle radici della sua disperazione, del suo malessere, della sua smania suicida di duellare.
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Giudizio personale: 4/5
Il risultato è una commedia davvero bella, con un Cirano profondamente umano, idealista, fragile, battagliero, solo, ferito. Disperato.
Un personaggio con tratti in cui non è impossibile immedesimarsi.
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Quarta di copertina: Il Cirano, "commedia eroica" sull'impossibile amore del cadetto dal naso spropositato per la cugina Rossana, divenne popolare in Italia nella traduzione in versi di Mario Giobbe del 1898.
Questa di Franco Cuomo è la prima traduzione da allora. La trasposizione in prosa dei versi alessandrini originali fu tra gli elementi determinanti - com'ebbe a riconoscere la stessa critica francese - al fine di una nuova lettura del personaggio, che andasse oltre gli orpelli romantici per risalire alle radici della sua disperazione, del suo malessere, della sua smania suicida di duellare.
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Giudizio personale: 4/5
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