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Ho titubato molto prima di acquistare questo libro.
Mi attirava, tuttavia sfogliandolo scorgevo sprazzi che non mi piacevano, o con cui non mi trovavo d'accordo.
Ho deciso di comprarlo proprio per sapere cosa mi sarei persa, se non l'avessi mai letto, e anche perchè non si può giudicare un libro sfogliandolo in libreria.
Ebbbene, credo che il mio parere riguardo a Ciascuno è perfetto non sia mutato: ci sono dei passi molto belli - posterò le numerose citazioni -; la saggezza orientale da cui attinge a piene mani è sempre affascinante, ma ci sono affermazioni, convinzioni, che proprio non mi vanno giù, come ad esempio quella secondo la quale le malattie, non solo mentali o dell'anima, ma anche tutte le altre come cancro e Alzheimer, sono provocate da noi stessi, sono dovute al nostro modo di vivere e pensare.
Ora, è verissimo che c'è uno stretto legame tra umore, stato d'animo e, ad esempio, la progressione di un tumore, tuttavia, da studentessa di medicina, non posso accettare l'affermazione di Morelli, la quale affermazione, tra l'altro, mi sembra anche offensiva verso tutte quelle persone vittime di tali orribili malattie, o verso quelle che amano qualcuno a cui è stata diagnosticata una malattia, e con cui condividono un difficilissimo cammino.
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Quarta di copertina: Stare bene con se stessi, insegna Morelli, è un'arte semplicissima.
Esistono infatti dei principi che, se compresi e applicati, ci fanno sentire quasi magicamente più sereni, più tranquilli, liberi dall'ansia e sollevati dalla depressone. "Non c'è alcun fine da perseguire, nessuna meta da raggiungere e non occorre fare nessun tentativo per migliorarsi. Soprattutto non c'è niente di noi che non vada bene e nessuno sforzo da compiere per rimettere le cose a posto ".
I nostri difetti, le nostre parti oscure, i nostri dolori, non vanno scacciati ma guardati in faccia e accolti dentro di noi. Se ne andranno poi da soli. Bisogna liberare la nostra passione, le nostre pulsioni, erotiche, da tutte le gabbie morali e razionali, senza ideali nè rimorsi, invece di seguire un modello esterno di perfezione e dimenticarci che ciascuno è perfetto, proprio così com'è. Saggezza orientale e conoscenza medico-psichiatrica si fondono in questo libro intenso e affascinante, che dispiega con la chiarezza e la profondità tipica di Morelli la via per superare il disagio e trovare il benessere interiore.
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Giudizio personale: 2/5
Ora, è verissimo che c'è uno stretto legame tra umore, stato d'animo e, ad esempio, la progressione di un tumore, tuttavia, da studentessa di medicina, non posso accettare l'affermazione di Morelli, la quale affermazione, tra l'altro, mi sembra anche offensiva verso tutte quelle persone vittime di tali orribili malattie, o verso quelle che amano qualcuno a cui è stata diagnosticata una malattia, e con cui condividono un difficilissimo cammino.
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Quarta di copertina: Stare bene con se stessi, insegna Morelli, è un'arte semplicissima.
Esistono infatti dei principi che, se compresi e applicati, ci fanno sentire quasi magicamente più sereni, più tranquilli, liberi dall'ansia e sollevati dalla depressone. "Non c'è alcun fine da perseguire, nessuna meta da raggiungere e non occorre fare nessun tentativo per migliorarsi. Soprattutto non c'è niente di noi che non vada bene e nessuno sforzo da compiere per rimettere le cose a posto ".
I nostri difetti, le nostre parti oscure, i nostri dolori, non vanno scacciati ma guardati in faccia e accolti dentro di noi. Se ne andranno poi da soli. Bisogna liberare la nostra passione, le nostre pulsioni, erotiche, da tutte le gabbie morali e razionali, senza ideali nè rimorsi, invece di seguire un modello esterno di perfezione e dimenticarci che ciascuno è perfetto, proprio così com'è. Saggezza orientale e conoscenza medico-psichiatrica si fondono in questo libro intenso e affascinante, che dispiega con la chiarezza e la profondità tipica di Morelli la via per superare il disagio e trovare il benessere interiore.
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Giudizio personale: 2/5
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