Titolo originale: Not without my daughter
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Sembra impossibile che al mondo succedano cose del genere.
Che inferni come quello vissuto da Betty esistano davvero.
Perché Mai senza mia figlia è il racconto della discesa all'inferno di una donna americana e della sua bambina, Mathab, portate in Iran dal rispettivo marito e padre per "una visita ai parenti" trasformatasi in una prigionia che si sarebbe voluta perpetua.
E' vero, la vicenda si è consumata a partire dal 1984, ma quanto è cambiato da allora?
Quanto è migliorato?
Betty ci narra con dovizia di particolari la sua vita in Iran, la sporcizia imperante nelle case dei parenti di suo marito, le botte ricevute dal suo uomo improvvisamente nemico degli Stati Uniti, nei quali aveva vissuto e si era laureato in medicina; le scuole iraniane, rigorosamente divise secondo il sesso, nelle quali al mattino, prima delle lezioni, dalle classi risuona "Morte all'America-Morte all'America", e le bambine vengono umiliate e rimproverate, affinché si abituino a non pensare, ma solo ad obbedire.
Vi sono poi i terribili pasdaran, sorta di "guardiani del buon costume", che vanno in giro su camioncini vigilando che le donne siano adeguatamente coperte, i capelli non fuoriescano dal velo, le calze non facciano pieghe...
e le scuole di Corano, e i pellegrinaggi obbligatori, e le mille e più proibizioni, ma anche, per fortuna, gli iraniani con un cuore, di quelli che aiutano Betty e Mathab a sopportare quella vita e/o a fuggire dall'Iran, e mettere fine all'incubo.
e le scuole di Corano, e i pellegrinaggi obbligatori, e le mille e più proibizioni, ma anche, per fortuna, gli iraniani con un cuore, di quelli che aiutano Betty e Mathab a sopportare quella vita e/o a fuggire dall'Iran, e mettere fine all'incubo.
Un libro meraviglioso e coinvolgente, shockante e drammatico, che non si lascia finché non lo si è terminato; con un lieto fine, per una volta, vero.
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Quarta di copertina: Una madre americana, un padre iraniano, una figlioletta. Un giorno lui decide di lasciare gli Stati Uniti e portare la famiglia nel proprio paese per una vacanza. Per la donna l'incubo inizia quando scopre che il marito l'ha ingannata e intende restare in Iran.
Segregata in casa, costretta a subire umiliazioni d'ogni genere, divisa dalla bambina, le resta solo la speranza di poter fuggire con la piccola. Una speranza che si concretizza dopo mesi di inenarrabili vicissitudini...
Una storia vera d'amore e di coraggio che ha commosso il mondo intero.
Un'esperienza unica e allo stesso tempo comune a molte donne che vivono l'era della società multietnica e globalizzata.
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Giudizio personale: 5/5
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Da Mai senza mia figlia è stato tratto un film omonimo. Betty Mahmoody è impersonata da una splendida Sally Field, e la sceneggiatura è scritta molto bene, benché, essendo i tempi abbastanza ristretti, esso non contenga che una minima parte di quanto è narrato nel libro. Per questo consiglio di leggerlo a chiunque abbia guardato questo emozionante (ed angosciante) film, e sia interessato a saperne di più.
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