Autore: Domenico Rea
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Che dire... questo libro mi ha lasciata perplessa...
è ambientato prima della seconda guerra mondiale, nel paese di Nofi.
Lì la gente è semplice, vive in case piccole ma ben tenute, nei giorni di festa esce a fare passeggiate.
Sembra un idillio, ma in realtà non lo è.
La forte repressione sessuale rende gli esseri umani simili ad animali in cattività, pronti a bere il primo sorso d'aria libera che viene loro concesso.
Tutti toccano - e si fanno toccare da- tutti, ragazzine, donne anziane, preti, soldati, ricchi signori...
La scrittura è ineccepibile, la storia prende, le ambientazioni sono particolareggiate, e, per una volta, viene da pensare: "Che bello essere nati di questi tempi! ".
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Retrocopertina: La sua testa andava dalla rana al rano, dalla vacca al toro, e da sua madre a Di; pervenendo alla conclusione che era tutto così fra uomini e fra animali; che, forse, quella cosa era il motore della vita.
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Giudizio personale: 4/5
domenica 30 maggio 2010
sabato 29 maggio 2010
La spada di Shannara - Citazioni
"... la paura del passato li ha convinti a non guardare troppo al futuro ".
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" -Non so se desidero veramente conoscere la verità -
[...]
- Non sono sicuro di poterla capire - "
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" La sua immagine sembrava immateriale mentre passava sulle vite di piccoli esseri che lo intravedevano per dimenticarlo, senza cambiare ma senza tornare mai più gli stessi, l'impronta di lui indelebile nelle loro menti sorde ".
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" -Non so se desidero veramente conoscere la verità -
[...]
- Non sono sicuro di poterla capire - "
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" La sua immagine sembrava immateriale mentre passava sulle vite di piccoli esseri che lo intravedevano per dimenticarlo, senza cambiare ma senza tornare mai più gli stessi, l'impronta di lui indelebile nelle loro menti sorde ".
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" Chissà quando, in quel vicino passato, aveva perso tutto ".
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" La delicatezza del sogno non attenuava più la sua visione della vita... ".
Il Profeta
Autore: Kahlil Gibran
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Forse proprio perchè avevo sentito parlare troppo di questo libro e le mie aspettative erano troppo alte, che ne sono rimasta delusa.
Di sicuro ci sono versi davvero belli e toccanti; il dolore del profeta per l'arrivo della nave che lo porterà via, misto contemporaneamente alla gioia di quello stesso arrivo, è qualcosa che a tutti è capitato di provare, almeno una volta nella vita.
Per il resto, devo confessare che Il Profeta non mi ha entusiasmato; a tratti l'ho trovato un pò troppo utopistico; in altri, sembrava di ricevere insegnamenti da qualcuno che non aveva mai esperito ciò di cui stava parlando.
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Retrocopertina: Nato come parte di una trilogia sui rapporti dell'uomo con se stesso, con la natura e con Dio, "Il Profeta" rappresenta il capolavoro di Kahlil Gibran.
Attraverso la figura del profeta Almustafa (l'eletto), lo scrittore libanese scandaglia l'animo umano con sensibilità poetica e forza visionaria, affrontando i grandi temi dell'esistenza umana e dei suoi enigmi: la vita e la morte, la gioia e il dolore, la natura, il tempo e l'imperscrutabile mistero di Dio, svelando l'uomo all'uomo, con le sue perle di saggezza.
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Giudizio personale: 3/5
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Qui le citazioni dal libro
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Forse proprio perchè avevo sentito parlare troppo di questo libro e le mie aspettative erano troppo alte, che ne sono rimasta delusa.
Di sicuro ci sono versi davvero belli e toccanti; il dolore del profeta per l'arrivo della nave che lo porterà via, misto contemporaneamente alla gioia di quello stesso arrivo, è qualcosa che a tutti è capitato di provare, almeno una volta nella vita.
Per il resto, devo confessare che Il Profeta non mi ha entusiasmato; a tratti l'ho trovato un pò troppo utopistico; in altri, sembrava di ricevere insegnamenti da qualcuno che non aveva mai esperito ciò di cui stava parlando.
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Retrocopertina: Nato come parte di una trilogia sui rapporti dell'uomo con se stesso, con la natura e con Dio, "Il Profeta" rappresenta il capolavoro di Kahlil Gibran.
Attraverso la figura del profeta Almustafa (l'eletto), lo scrittore libanese scandaglia l'animo umano con sensibilità poetica e forza visionaria, affrontando i grandi temi dell'esistenza umana e dei suoi enigmi: la vita e la morte, la gioia e il dolore, la natura, il tempo e l'imperscrutabile mistero di Dio, svelando l'uomo all'uomo, con le sue perle di saggezza.
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Giudizio personale: 3/5
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Qui le citazioni dal libro
sabato 15 maggio 2010
Fahrenheit 451 - Citazioni
" Non è delle cose che amo parlare, ma del significato delle cose. E mentre seggo su questa panca e mi guardo intorno so di essere vivo ".
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" Chi crea non può fare a meno di distruggere ".
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" Se nascondi la tua ignoranza, nessuno ti darà una bastonata, ma tu non imparerai mai ".
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" Un altro anno era passato nel ticchettio di una sola ora, e l'alba attendeva, oltre la riva più lontana del fiume ".
L'educazione sentimentale
Autore: Gustave Flaubert
Titolo originale: L'éducation sentimentale
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Sono stata tacciata, per il fatto di aver scelto di leggere L'educazione sentimentale, di pazzia, il che ha contribuito a fare in modo che restassi piacevolmente sorpresa, nel constatare che è un bel libro, e non quella noiosa mostruosità che mi era stata prospettata.
Si legge, tra le pagine della presentazione, che questo libro è "l'epopea della mediocrità"; io credo che esso riesca ad essere, riguardo la sua tematica principale, ancora oggi attuale.
La storia, infatti, è quella di un giovane, Federico Moreau, il quale si innamora di una donna più matura, la signora Arnoux, che però non potrà mai avere, in quanto sposata, e fedele all'adultero marito.
Così tutta la vita di Federico scivola via - in un caleidoscopio di personaggi, rivolte, cene tra nobili, rovesci di fortune - guardando a quello che non è stato mai, ma che avrebbe potuto essere.
Il protagonista, a quanto pare, incarna l'autore stesso, ma potrebbe essere chiunque di noi, qualcuno che ad un certo punto della sua vita si volta indietro, e scopre che l'ha lasciata andare, scappare, senza goderla, in attesa, e perso in qualcosa che non è successo.
Davvero perfetta la descrizione della società del tempo - la storia ha inizio nel 1840 - dei salotti, dei ritrovi, delle rivolte...
incantevole la signora Arnoux ( scrisse il Lugli: " ... a nessuno può sfuggire la delicata figura della signora Arnoux, una creazione di poeta... " ); odioso il traditore Deslauries; diabolica la signora Dambreuse; a tratti tenera e commovente Rosanette; viscido il signor Arnoux.
Un libro che vale la pena di leggere, anche se può risultare noioso, a mio parere, quando l'autore si dilunga sulle dissertazioni politiche dei personaggi.
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Retrocopertina: Secondo alcuni, l'espressione letteraria più alta della Francia del secolo scorso. Uno spaccato perfetto della società del tempo, ricostruita con grande accuratezza nelle vicende storiche che fanno da sfondo, nei rapporti sociali ed umani che intercorrono tra i protagonisti, negli ambienti in cui essi si muovono. Un'opera autobiografica costata all'autore vent'anni di lunga faticosa gestazione.
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Giudizio personale: 4/5
Titolo originale: L'éducation sentimentale
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Sono stata tacciata, per il fatto di aver scelto di leggere L'educazione sentimentale, di pazzia, il che ha contribuito a fare in modo che restassi piacevolmente sorpresa, nel constatare che è un bel libro, e non quella noiosa mostruosità che mi era stata prospettata.
Si legge, tra le pagine della presentazione, che questo libro è "l'epopea della mediocrità"; io credo che esso riesca ad essere, riguardo la sua tematica principale, ancora oggi attuale.
La storia, infatti, è quella di un giovane, Federico Moreau, il quale si innamora di una donna più matura, la signora Arnoux, che però non potrà mai avere, in quanto sposata, e fedele all'adultero marito.
Così tutta la vita di Federico scivola via - in un caleidoscopio di personaggi, rivolte, cene tra nobili, rovesci di fortune - guardando a quello che non è stato mai, ma che avrebbe potuto essere.
Il protagonista, a quanto pare, incarna l'autore stesso, ma potrebbe essere chiunque di noi, qualcuno che ad un certo punto della sua vita si volta indietro, e scopre che l'ha lasciata andare, scappare, senza goderla, in attesa, e perso in qualcosa che non è successo.
Davvero perfetta la descrizione della società del tempo - la storia ha inizio nel 1840 - dei salotti, dei ritrovi, delle rivolte...
incantevole la signora Arnoux ( scrisse il Lugli: " ... a nessuno può sfuggire la delicata figura della signora Arnoux, una creazione di poeta... " ); odioso il traditore Deslauries; diabolica la signora Dambreuse; a tratti tenera e commovente Rosanette; viscido il signor Arnoux.
Un libro che vale la pena di leggere, anche se può risultare noioso, a mio parere, quando l'autore si dilunga sulle dissertazioni politiche dei personaggi.
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Retrocopertina: Secondo alcuni, l'espressione letteraria più alta della Francia del secolo scorso. Uno spaccato perfetto della società del tempo, ricostruita con grande accuratezza nelle vicende storiche che fanno da sfondo, nei rapporti sociali ed umani che intercorrono tra i protagonisti, negli ambienti in cui essi si muovono. Un'opera autobiografica costata all'autore vent'anni di lunga faticosa gestazione.
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Giudizio personale: 4/5
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