sabato 25 settembre 2010

La marcia di Radetzky - Citazioni


" La malattia non era altro che un tentativo della natura di assuefare l'uomo alla morte ".

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" Vedeva il mondo tramontare, ed era il suo mondo ".

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" I morti! Non posso dimenticare i morti! [...] io non posso dimenticare nulla di nulla ".

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" ... tanto era il suo amore per la gente quanta la sua disistima ".

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" Ogni mattina aspettava, [...], e sapeva al tempo stesso che aspettava invano ".

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" Fu solo un istante. Ma in quell'istante [...] udì, vide e odorò tutto ciò che nel mondo viveva... ".

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" Si accostò ancora una volta alla finestra come ci si accosta a una riva ".

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" ... erano indifferenti per natura a tutto ciò che accadeva nel mondo e, per così dire,
paralizzati per innata signorilità ".

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" ... le nubi pesanti che il fulmine aveva squarciato precipitavano schiumanti di pioggia con giubilante fragore ... ".

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" Che importava [...] delle centinaia di migliaia di nuovi morti che nel frattempo avevano seguito suo figlio? Che gli importava [...]? E che gli importava del crollo del mondo [...]? Suo figlio era morto. Il suo lavoro compiuto. Il suo mondo crollato ".

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" Anche in occhi stralunati si può guardare! Importante è che siano gli occhi di mio figlio ".



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