domenica 4 settembre 2011

L'ombra cinese

Autore: Georges Simenon
Titolo originale: L'ombre chinoise

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Stampato nel 1932, L'ombra cinese si rivela molto più piacevole del primo romanzo avente come protagonista Maigret, ovvero La prima inchiesta di Maigret.
Questa volta il commissario deve occuparsi dell'assassinio di un uomo ucciso in un laboratorio che comunica con un palazzo.
L'elemento più degno di nota è proprio il microcosmo costituito dalla palazzina, con una interessante galleria di personaggi: un ex-ambasciatore e la moglie; una vecchia pazza che urla non appena la sorella la lascia sola  per origliare alle porte dei vicini; la signora Martin, prima moglie dell'assassinato, piena d'odio e di rancore sia verso il primo marito che verso il secondo, un rassegnato, trasandato e a tratti commovente signor Martin.

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Retrocopertina: Le dieci di sera. I cancelli del giardino al centro di place des Vosges erano chiusi; la piazza era deserta: solo le tracce lucide lasciate dalle macchine sull'asfalto e il canto ininterrotto delle fontane, gli alberi senza foglie e la linea monotona dei tetti che si stagliavano uniformi contro il cielo. Sotto i magnifici portici che cingono la piazza non più di tre o quattro negozi avevano ancora le vetrine illuminate. In uno di essi il commissario Maigret vide una famiglia seduta in mezzo a una gran quantità di corone mortuarie di perle finte.
Aveva appena oltrepassato il negozio di corone e stava cercando di leggere i numeri sopra le porte quando una figura minuta uscì dall'ombra.
"E' con lei che ho parlato al telefono poco fa?". Doveva essere un bel pezzo che stava lì ad aspettarlo. Malgrado il freddo di novembre, non si era nemmeno infilata un cappotto sopra il grembiule. Aveva il naso rosso e lo sguardo ansioso.

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Giudizio personale: 4/5

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