domenica 1 febbraio 2015

Volevo i pantaloni

Autrice: Lara Cardella

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Volevo i pantaloni è un romanzo parzialmente autobiografico scritto da Lara Cardella nel 1989.

Narra di una ragazzina, Annetta, che vive nella Sicilia più retrograda in cui le donne hanno pochissimi diritti - o forse nessuno - e per questo "vuole i pantaloni" perché, nella sua ingenuità, crede che indossarli la farà maschio, e probabilmente qualcosa cambierà nella sua vita.

Sin dall'inizio l'ambiente descritto è estremamente soffocante; l'ignoranza ed i pregiudizi imperversano; una ragazzina viene bollata definitivamente come "poco di buono" se si trucca o se solo esce con un ragazzo (che, in tal caso, la dovrà sposare anche se l'ha vista un paio di volte).
Gli adulti sono tutti contagiati dalla follia dell'onore, solo quel che dice la gente importa, solo il loro giudizio conta, mentre la felicità dei propri figli è ancor meno che secondaria. La logica semplicemente non esiste.

La storia è piuttosto breve ma mi ha colpito molto, soprattutto considerando che sì, si tratta di un romanzo, ma quel tipo di mentalità e quei comportamenti si verificavano sul serio (e spero che il tempo passato sia il più appropriato).
In particolare mi ha turbato ciò che il padre della protagonista risponde alla figlia quando questa, disperata, le confessa che lo zio dal quale hanno deciso di mandarla potrebbe essere un pedofilo e che, anzi, l'ha già molestata in passato. E' qui palese l'assenza di amore e di qualsiasi cura parentale. La madre opta invece per il silenzio, perché il famoso onore è più importante di qualsiasi altra cosa.
Ho odiato profondamente questi genitori. E mi fa orrore che persone del genere siano esistite davvero.

Lo stile è molto semplice, e i dialoghi sono quasi tutti in siciliano (opportunamente tradotto), il che consente di entrare maggiormente nell'atmosfera del romanzo.
Troviamo inoltre una "storia nella storia" grazie al diario della zia di Annetta, che racconta, appunto, i momenti salienti della vita della donna, anch'ella in un certo senso "condannata" dal fatto di non essere nata maschio. 

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Trama: Nel 1988 la rivista "Cento Cose" indice un concorso letterario per romanzi inediti. Tra i manoscritti che arrivano in redazione c'è anche quello di una giovanissima autrice di Licata, Lara Cardella, che a diciannove anni si vede così pubblicato il suo primo libro. Nasce Volevo i pantaloni, caso editoriale che ha segnato gli anni Novanta con oltre due milioni di copie vendute e traduzioni in una quindicina di lingue. La protagonista è Annetta, quattordici anni, siciliana. Una ragazza apparentemente normale, ma che in un mondo in cui le sue coetanee sognano il Principe Azzurro - il marito ideale delle favole e dei fotoromanzi - ha il coraggio di desiderare qualcosa di diverso: la libertà, il rispetto. I pantaloni. Volevo i pantaloni racconta la sua faticosa battaglia per affermarsi come persona. Una battaglia contro l'ottusità, contro la violenza fisica e morale. Un romanzo dalle sicure doti narrative che rimane ancora attuale.

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Giudizio personale: 4/5

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il siciliano è una lingua, non un dialetto.

Carmen ha detto...

@Anonimo Aggiornato ;)