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Love at first slight è una variation di Orgoglio e Pregiudizio molto particolare, in quanto l'autrice si propone di riscrivere il romanzo austeniano invertendo i sessi di tutti i protagonisti: abbiamo così cinque fratelli Bennet, Martin (Mary), Charles (Jane), William (Elizabeth), e i gemelli Kit (Kitty) e Laurie (Lydia), un signor Bennet che vuole ad ogni costo vederli sposare delle donne ricche (nonché succube dei suoi nervi), e una signora Bennet che si disinteressa alquanto della faccenda e preferisce immergersi nella lettura (e negli alcolici).
Sull'altro fronte, abbiamo invece una Elizabeth Darcy amica della vedova Jane Devenport (Bingley), e i due fratelli e la cognata di questa.
Naturalmente la storia originale si regge molto meglio rispetto a quella raccontata in questo libro, in cui alcune cose sembrano un po' tirate per i capelli: finisce per diventare ridicolo, ad esempio, il desiderio del signor Bennet di vedere tutti i suoi figli ben accasati, quando la sua tenuta non andrà persa, ma diventerà proprietà di Martin, ed almeno altri due dei suoi ragazzi avranno un futuro quanto meno dignitoso.
Inoltre, ho trovato piuttosto difficile la lettura di questo romanzo - credo sia stato il più difficile da leggere in cui mi sia imbattuta fino ad ora -, anche a causa dei molti termini arcaici utilizzati, ed in più, all'inizio, ho fatto un po' fatica a ricordarmi chi fosse chi e che posto avesse nella famiglia (Martin, ad esempio, che è un perfetto corrispettivo maschile di Mary, è il figlio primogenito).
Inoltre, ho trovato piuttosto difficile la lettura di questo romanzo - credo sia stato il più difficile da leggere in cui mi sia imbattuta fino ad ora -, anche a causa dei molti termini arcaici utilizzati, ed in più, all'inizio, ho fatto un po' fatica a ricordarmi chi fosse chi e che posto avesse nella famiglia (Martin, ad esempio, che è un perfetto corrispettivo maschile di Mary, è il figlio primogenito).
E' stato però carino vedere questa "Lizzy Darcy", a cui la scrittrice assegna la caratteristica di giocherellare spesso con la sua collana, così altezzosa e snob, e poi i lacrime per un amore non corrisposto. Ad un certo punto, però, mi è sembrato proprio che si trasformasse nella vera Elizabeth del romanzo originario, forse troppo repentinamente. L'ho comunque trovata una eroina adorabile. Non mi ha convinto invece William, che mi è sembrato qualche volta irritante e spesso troppo rude, soprattutto con Lizzy.
Mi è spiaciuto che non ci sia stato un lieto fine per Jane e Charles, né un matrimonio per Olivia Collins. A quanto pare, nel manoscritto originale le storie di questi personaggi trovavano una loro conclusione, ma l'editore ha preferito un finale più breve che non li includesse...
Mi è piaciuta molto Cassie Fitzwilliam, il corrispettivo del Colonnello (che comunque appare anche "al maschile") e cugina di Elizabeth, la quale, in questa versione del romanzo, deve fronteggiare non solo lo zio Sir Lewis DeBourgh, ma anche il proprio tutore, Lord Matlock, padre di Cassie.
Carino anche il piccolo George e la sua passione per l'astronomia.
Carino anche il piccolo George e la sua passione per l'astronomia.
Fino alla metà della storia, il romanzo rispecchia abbastanza da vicino l'originale, ma comincia ad allontanarsene a partire dalla visita di William con gli zii Gardiner a Pemberley.
Qui vi è una scena che mi ha ricordato abbastanza da vicino quella della famosa "camicia bagnata" della trasposizione televisiva di Orgoglio e Pregiudizio del 1995, che a dire il vero, non ho mai trovato utile ai fini della storia e non mi è mai piaciuta granché. In seguito, viene descritto nei particolari il soggiorno di Will nel Kent, la sua cacciata dalla proprietà e la sua successiva rappacificazione con Elizabeth, seguita dal matrimonio. Non si tratta di eventi noiosi, tuttavia resto dell'idea che, se Jane Austen non si è soffermata su alcuni episodi e alcuni particolari, è perché questi non avevano peso ai fini della storia, o si sarebbero rivelati noiosi (vedi Follies past), e li trovo sempre superflui nelle variation.
Qui vi è una scena che mi ha ricordato abbastanza da vicino quella della famosa "camicia bagnata" della trasposizione televisiva di Orgoglio e Pregiudizio del 1995, che a dire il vero, non ho mai trovato utile ai fini della storia e non mi è mai piaciuta granché. In seguito, viene descritto nei particolari il soggiorno di Will nel Kent, la sua cacciata dalla proprietà e la sua successiva rappacificazione con Elizabeth, seguita dal matrimonio. Non si tratta di eventi noiosi, tuttavia resto dell'idea che, se Jane Austen non si è soffermata su alcuni episodi e alcuni particolari, è perché questi non avevano peso ai fini della storia, o si sarebbero rivelati noiosi (vedi Follies past), e li trovo sempre superflui nelle variation.
Mi è piaciuto molto il finale, soprattutto le ultime frasi concernenti Elizabeth.
Un'ultima considerazione: questo libro -che pur vale, anche se la mia recensione un po' cattiva sembrerebbe sconsigliarlo- mi ha fatto ulteriormente riflettere sulla condizione della donna ai tempi della Reggenza. Pur essendo maggiorenne e ricchissima, infatti, Elizabeth non è libera di fare nulla (non avrebbe potuto aiutare i gemelli senza il benestare dello zio), non potrebbe sposare l'uomo che ama senza l'approvazione del suo tutore, e, dopo le nozze, tutto il suo inestimabile patrimonio passa automaticamente nelle mani del marito.
Qui si tratta di una storia inventata, e si suppone che Will sarà un marito amabilissimo e prodigo di attenzioni nei confronti della moglie, ma non ho potuto non sentire l'ingiustizia di tale situazione, che ha coinvolto moltissime donne che invece hanno vissuto davvero.
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Trama: It may not be universally acknowledged, but the unvarnished truth is that a young widow in possession of a good fortune is not necessarily in want of another husband.
In this humorous, topsy-turvy Pride & Prejudice variation, all major gender roles are reversed. It is Mr. Bennet’s greatest wish to see his five sons advantageously married. When the haughty Miss Elizabeth Darcy comes to Netherfield with the Widow Devonport (nee Bingley), speculation — and prejudice — runs rampant.
William Bennet, a reluctant and irreverent reverend, catches Miss Darcy’s eye, even though he is beneath her station. His opinion of her is fixed when she slights him at the Meryton assembly. As her ardour grows, so does his disdain. When she fully expects to receive an offer of marriage, he gives her something else entirely . . .
Può non essere universalmente riconosciuto, ma la semplice verità è che una giovane vedova in possesso di una grande fortuna non è necessariamente alla ricerca di un altro marito.
In questa spiritosa, capovolta variation di Orgoglio e pregiudizio, i sessi di tutti i personaggi principali sono invertiti. E' il più grande desiderio del signor Bennet vedere i suoi cinque figli sposati vantaggiosamente. Quando l'altezzosa Elizabeth Darcy arriva a Netherfield con la vedova Devonport (nata Bingley), congetture - e pregiudizi - dilagano incontrollati.
William Bennet, un riluttante ed irriverente reverendo, cattura lo sguardo di Miss Darcy, anche se lui le è inferiore. La sua opinione di lei è corretta quando lei lo offende al ballo di Meryton. Così, mentre la passione di lei cresce, altrettanto fa il disprezzo di lui. Quando lei si aspetta di ricevere senza dubbio un'offerta di matrimonio, lui le dà qualcosa di interamente...
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Giudizio personale: 4/5
Un'ultima considerazione: questo libro -che pur vale, anche se la mia recensione un po' cattiva sembrerebbe sconsigliarlo- mi ha fatto ulteriormente riflettere sulla condizione della donna ai tempi della Reggenza. Pur essendo maggiorenne e ricchissima, infatti, Elizabeth non è libera di fare nulla (non avrebbe potuto aiutare i gemelli senza il benestare dello zio), non potrebbe sposare l'uomo che ama senza l'approvazione del suo tutore, e, dopo le nozze, tutto il suo inestimabile patrimonio passa automaticamente nelle mani del marito.
Qui si tratta di una storia inventata, e si suppone che Will sarà un marito amabilissimo e prodigo di attenzioni nei confronti della moglie, ma non ho potuto non sentire l'ingiustizia di tale situazione, che ha coinvolto moltissime donne che invece hanno vissuto davvero.
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Trama: It may not be universally acknowledged, but the unvarnished truth is that a young widow in possession of a good fortune is not necessarily in want of another husband.
In this humorous, topsy-turvy Pride & Prejudice variation, all major gender roles are reversed. It is Mr. Bennet’s greatest wish to see his five sons advantageously married. When the haughty Miss Elizabeth Darcy comes to Netherfield with the Widow Devonport (nee Bingley), speculation — and prejudice — runs rampant.
William Bennet, a reluctant and irreverent reverend, catches Miss Darcy’s eye, even though he is beneath her station. His opinion of her is fixed when she slights him at the Meryton assembly. As her ardour grows, so does his disdain. When she fully expects to receive an offer of marriage, he gives her something else entirely . . .
Può non essere universalmente riconosciuto, ma la semplice verità è che una giovane vedova in possesso di una grande fortuna non è necessariamente alla ricerca di un altro marito.
In questa spiritosa, capovolta variation di Orgoglio e pregiudizio, i sessi di tutti i personaggi principali sono invertiti. E' il più grande desiderio del signor Bennet vedere i suoi cinque figli sposati vantaggiosamente. Quando l'altezzosa Elizabeth Darcy arriva a Netherfield con la vedova Devonport (nata Bingley), congetture - e pregiudizi - dilagano incontrollati.
William Bennet, un riluttante ed irriverente reverendo, cattura lo sguardo di Miss Darcy, anche se lui le è inferiore. La sua opinione di lei è corretta quando lei lo offende al ballo di Meryton. Così, mentre la passione di lei cresce, altrettanto fa il disprezzo di lui. Quando lei si aspetta di ricevere senza dubbio un'offerta di matrimonio, lui le dà qualcosa di interamente...
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Giudizio personale: 4/5
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