Autrice: Crystal S. Chan
Disegnatrice: SunNeko Lee
Lingua: inglese
Genere: manga/romanzo
Prima pubblicazione: marzo 2015
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L'azione si svolge nell'America puritana del XVII secolo; protagonista è Hester, una donna che viene punita dalle autorità - nonché da tutti i suoi concittadini - per aver avuto una bambina fuori dal matrimonio. Sua condanna sarà indossare per tutta la vita, sul petto, la lettera A di adultera.
Purtroppo sono passati molti anni da quando ho letto il romanzo, ma, con pochi dubbi, posso dire che il manga segue fedelmente la storia originale.
Le tavole, alcune delle quali occupano tutta la pagina, sono davvero molto belle.
I personaggi maschili principali, il tormentato reverendo Dimmesdale e il vendicativo Chillingworth, trovano graficamente l'estrinsecazione delle loro personalità e dei loro conflitti interiori.
Il primo, che ho trovato troppo giovane, è caratterizzato da un'espressione perennemente triste ed una mano portata continuamente al petto; il secondo è spesso rappresentato con un serpente alle spalle, a simboleggiare il suo animo malvagio e velenoso.
Nel corso della storia, inoltre, vengono raffigurati spesso gli stessi personaggi del popolo, che fanno da sfondo alla vicenda, così che la mangaka riesce a mostrarci il cambiamento delle loro opinioni e dei loro comportamenti nei confronti di Hester.
Questa, infatti, all'inizio presentata come una reietta, giudicata e condannata, saprà invece mostrare il suo animo gentile e caritatevole, non intaccato, come tutti credono sia logica conseguenza, dalla sua presunta "colpa".
La colpa è infatti uno degli argomenti principali del romanzo e del manga, insieme a quelli della giustizia e del perdono.
Hester è giudicata colpevole, ma da una società ignorante e superstiziosa, che giustifica con la religione i suoi atti mostruosi.
Inoltre non dimentichiamo che la protagonista è una donna, e in quanto tale giudicata ancora più duramente per un "peccato" compiuto non da sola.
Colpevole è anche Arthur, che non si perdonerà mai, ma sceglierà di essere giudicato solo quando, dopo anni, la sua vita di menzogne gli sembrerà diventata ormai impossibile.
Proprio nei temi trattati sta l'attualità della storia di Nathaniel Hawthorne: non saremo più nel XVII secolo o in un villaggio di puritani, ma a quanto pare l'animo umano non è cambiato di molto. La cecità, la voglia di puntare il dito, di punire, di decidere cosa sia giusto o sbagliato, sembra non conoscere limiti di spazio o tempo.
Il manga è molto piacevole, ma la storia non è di certo leggera: non si tratta di un volume che si legge tutto d'un fiato. Inoltre, mi sembra che nella parte centrale gli eventi procedano un po' troppo velocemente, e temo che per chi non ha letto il romanzo originale, molte cose risultino quanto meno strane, come il comportamento della piccola Pearl.
Mi è piaciuto molto che, alla fine del volume, ci fossero i bozzetti dei personaggi, nonché alcuni chiarimenti, ad esempio sul linguaggio usato, sul misterioso "uomo nero" più volte citato, o sul perché gli occhi della piccola Pearl siano stati disegnati in un certo modo.
La cura dei particolari è evidente in un arazzo che compare ad un certo punto della storia, ed il cui significato ci viene illustrato proprio nelle ultime pagine.
Molto belle anche le copertine, anche se preferisco quella della versione hardcover ed ebook (in alto) a quella utilizzata per il formato cartaceo (in basso).
Si tratta sicuramente di un volume molto bello e interessante, per riscoprire uno dei classici della letteratura statunitense.
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Giudizio personale: 4/5
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