Titolo originale: The vine of desire
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[attenzione: SPOILER]
Anju e Sunil sono due indiani che vivono negli Stati Uniti.
Il loro è stato un matrimonio combinato e, già traballante, ha subito un colpo che potrebbe rivelarsi mortale dall'aborto di Anju e dalla sua successiva depressione.
Unico spiraglio di salvezza sembra essere la cupa accettazione e rassegnazione di Sunil verso il proprio destino, quando Anju decide di far arrivare dall'India la cugina e migliore amica Sudha, scappata dalla casa del marito per non abortire la sua bambina.
Tra Sudha e Sunil c'è però un passato di attrazione molto forte -che Anju volesse inconsciamente accelerare la fine del suo matrimonio?-.
La vita dei tre diventa così una soffocante prigione fatta di silenzi, sguardi, tensioni, finchè non accade l'inevitabile con tutte le sue disastrose conseguenze, e tutti sono costretti a fare i conti la realtà.
Anju, Sudha e Sunil sono tre solitari pianeti che ruotano attorno ad un nucleo di nostalgia, rimpianti e delusioni.
Troppo lontani dal proprio paese per essere protetti e rassicurati dalle sue tradizioni, ne sono però comunque troppo vicini da esserne avviluppati, tanto che nessuno di loro può dirsi libero dai condizionamenti della propria educazione e crearsi finalmente una nuova vita in un paese straniero.
Solo nell'ultima parte l'autrice ci regala uno spiraglio di speranza, perchè almeno l'amicizia e l'affetto sincero non vadano perduti per sempre.
Romanzo interessante per gli innumerevoli spunti di riflessione, Il fiore del desiderio rischia spesso di diventare ridondante a causa delle eccessive metafore -piacevoli assolutamente, ma altrettanto assolutamente in sovrannumero-; bella l'idea di mostrarci le lettere che i protagonisti scrivono alle loro famiglie di origine, alcune delle quali cassate con una x -ma comunque leggibili- in modo da farci capire quello che i personaggi avrebbero voluto esprimere, e quello che invece si sono sentiti costretti a raccontare -o celare-.
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Quarta di copertina: Ci sono due amiche carissime, Anju e Sudha. E c'è il marito di Anju che si innamora di Sudha. Che cosa accade a una grande amicizia femminile quando rischia di trasformarsi nel più classico dei triangoli?
Chitra Divakaruni ci racconta la vita di due donne indiane emigrate negli Stati Uniti, fra disadattamento ed entusiasmo, contagiate da un senso di improvvisa libertà che rischia di mettere in crisi ciò che hanno di più prezioso: la loro amicizia.
Attraverso il più antico degli intrecci amorosi, un ménage a trois pieno di sensi di colpa, Divakaruni dipinge il dramma moderno dello sradicamento. I personaggi del romanzo non hanno perso soltanto l'India e le sue tradizioni opprimenti e insieme rassicuranti. In forme diverse, ciò che perdono davvero per sempre è l'idea di poter fuggire in un altrove più libero e più moderno, dove essere davvero se stessi.
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Giudizio personale: 4/5