sabato 14 luglio 2012

La figlia dell'altra

Autrice: A. M. Homes
Titolo originale: The mistress's daughter

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In questo breve libro -131 pagine circa- A.M. Homes condivide la propria esperienza di figlia adottata che viene improvvisamente cercata dalla madre naturale.

La prima parte, La figlia dell'altra, che verte proprio su questo punto, è forse la migliore, capace di risvegliare una gamma vastissima di emozioni.

Nella seconda, Disfare mia madre, l'autrice immagina come siano potute andare le cose, quale sia stata la vita della madre, cosa l'abbia portata ad abbandonarla. Risulta un pò ripetitiva, riprendendo molto della prima parte, ma è molto suggestivo il voler cercare di ricostruire la vita di una persona dal contenuto di vecchi scatoloni.

Nella terza, L'antropologa elettronica, ci viene raccontata la ricerca -quasi ossessiva- da parte della Homes delle sue origini attraverso vari siti Internet, la scoperta di storie diverse ma comunque tutte importanti, di persone mai conosciute, fino al bellissimo concetto che siamo "tutti imparentati per umanità".

Segue Il culo di mio padre, in cui si tratta del rapporto dell'autrice con il suo padre biologico, le impressioni derivatele dal conoscerlo, le paure e i sentimenti di lei, le bugie e l'egoismo di lui.

Sul padre verte anche Come una puntata di "Avvocati a Los Angeles", ed è questo un capitolo dalla scrittura interessante, perché vengono riportate le sole domande dell'avvocato al padre della scrittrice, lasciandoci intuire di volta in volta la risposta sulla base della domanda successiva.

L'ultima parte, Il tavolo di mia nonna, è forse la più commovente. In essa la scrittrice parla della nonna adottiva purtroppo defunta e del rapporto che aveva con lei. Afferma anche che sua figlia "le somiglia", a significare quanto siano importanti i legami d'amore, probabilmente ancor più di quelli di sangue.

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Retro copertina: Adottata alla nascita dalla famiglia Homes, A.M. ha trentun anni quando viene contattata dalla madre naturale: si ritrova improvvisamente scaraventata in un'identità parallela, dove i suoi genitori non sono i suoi genitori, ma due strani individui pieni di problemi irrisolti e inquietanti somiglianze fisiche.
Cercando di rimettere insieme i pezzi della sua famiglia, A.M. si sottopone a un test del DNA, ai ricatti affettivi della madre biologica e al dolore di riporne la vita in pochi scatoloni dopo la sua morte, all'umiliazione di altre promesse non mantenute dal padre, a un viaggio nel tempo per ricostruire il suo albero genealogico, sforzandosi di non perdere l'equilibrio e di non farsi sopraffare dall'assurda fatica di far rientrare nella propria identità un'altra famiglia, un'altra storia.

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Giudizio personale: 4/5

2 commenti:

SiMo ha detto...

Bel blog, mi piacciono i libri che leggi. Questo l'avevo notato anch'io tempo fa ed è attualmente nella mia wishlist, anche se mi sa che è bello tosto psicologicamente.

Carmen ha detto...

@SiMo85 Ciao! Grazie per i complimenti!! Riguardo il libro, in effetti soprattutto la prima parte riesce a far diventare molto tristi, ma te lo consiglio vivamente.
Grazie per essere passata :)