sabato 19 gennaio 2013

Ethan Frome

Autrice: Edith Wharton
Titolo originale: Ethan Frome

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Con il suo stile meraviglioso, la Wharton ci regala questo racconto breve e amaro, ambientato in un Massachusetts gelido e isolato, che contiene, come una matrioska, il misero e rurale villaggio di Starkfield, e l'ancor più isolata fattoria di Ethan Frome - descritta come " una di quelle solitarie fattorie che rendevano il paesaggio ancor più solitario" -, in cui si trascinano le tre vite di Ethan, Zeena e Mattie.
Ethan è sicuramente il personaggio che colpisce al cuore in modo doloroso, un uomo la cui vita è stata costellata di rinunce, consapevole - e ciò rende il tutto ancora più terribile e crudele -  del fatto che avrebbe potuto essere qualcuno, che la sua vita avrebbe potuto essere migliore e diversa, mentre gli eventi l'hanno costretto ad una prigionia eterna a Starkfield, legato ad una donna arcigna che mostra un minimo d'umanità solo quando scopre che il suo piatto preferito è stato rotto.
La storia si articola su due piani temporali, il presente, con un Ethan menomato e silenzioso, e un passato risalente a ventiquattro anni prima, che vide la nascita e la drammatica fine dell'amore tra l'uomo e la vivace Mattie, cugina e aiutante della moglie.
La Wharton è capace di mostrarci, quasi in modo plastico, lo squallore - soprattutto presente - di queste tre vite, soffocandoci quasi con l'ineluttabilità del loro destino.
Bellissima la scena in cui un Ethan tramortito crede di sentire il pigolio lontano di un uccello ferito, e poi si accorge, con orrore, che l'uccellino non è altri che Mattie, e il pigolio i suoi gemiti di dolore.

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[attenzione: SPOILER]

Retro copertina: Al di là del cliché che ne ha fatto per vario tempo solo una "discepola" del grande Henry James, Edith Wharton (1862-1937) si è andata via via imponendo per alcune sue spiccate peculiarità. Le sue "cronache" di una New York di facoltose famiglie e sofisticati (e oppressivi) rituali realizzano (Come nello splendido affresco de L'età dell'innocenza) una felice sintesi di evocatività lirica e di sarcastica denuncia. Ma Edith Wharton ha anche concentrato, in Ethan Frome, la storia di un amore tenero e disperato, sullo sfondo di una più scabra America "rurale". E' la storia di un misero coltivatore, Ethan, che vive stentatamente in una solitaria fattoria, angustiato dalla moglie Zeena, spigolosa e querula, e del suo impossibile amore per la giovane Mattie, con la quale andrà a cercare la morte in una folle corsa in slitta giù per il pendio nevoso. Sopravviveranno entrambi, ma menomati e sfigurati per sempre.

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Giudizio personale: 5/5


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