Il regno dei lupi

Autore: George R.R. Martin
Titolo originale: A Clash of Kings - Book Two of a Song of Ice and Fire
Volume: 3 di 12 de "Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco"

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Migliore del precedente.
E' quello che dico spesso dopo aver visto un episodio della serie tv tratta dalla saga di Martin, e pare che questa "consuetudine" debba esse applicata anche ai romanzi.
Il regno dei lupi, infatti, mi è sembrata ancora più interessante ed appassionante dei due volumi che l'anno preceduto.
Il panorama si arricchisce di personaggi che erano stati solo menzionati, o del tutto sconosciuti: Stannis, Renly e le loro corti, Balon e Asha Greyjoy, il principe e lo stregone di Qarth, Meera e Jojen Howland, perfino uno dei bruti, il disgustoso Craster. In particolare mi incuriosiscono i personaggi di Melisandre e Brienne di Tarth, e mi auguro di fare presto la conoscenza anche del principe di Dorne e della sua corte.
L'aver inserito così tante nuove figure sullo scacchiere credo sia stata un'ottima scelta, perché ciò ha dato respiro e nuova linfa vitale a una storia che avrebbe potuto rischiare di avvolgersi su se stessa.
Nell'edizione originale questo volume fa parte del secondo libro della saga, A Clash of Kings (Scontro di Re), un titolo quanto mai appropriato, visto che ci ritroviamo con ben quattro re e una regina, mentre quello italiano, Il regno dei lupi, è fuorviante e inadatto (pensavo che ci sarebbe stato un, seppur breve, regno di Robb Stark, che, a romanzo terminato, ha semplicemente vinto tre battaglie).
Mi è piaciuto molto -come sempre- il personaggio di Tyrion, e il fatto che sia temporaneamente Primo Cavaliere del Re gli dà più visibilità, battute al vetriolo e la possibilità di divertirci con i suoi mille intrighi.
Mi spiace invece di aver trovato noiosi, eccetto per l'ultimo a lei dedicato, i capitoli su Arya, che pure era stata uno dei miei personaggi preferiti nei  precedenti romanzi. Tuttavia il suo percorso di crescita è doloroso e interessante, e credo che ne verrà fuori un personaggio profondo e dalle mille sfaccettature.
Pochissimi i capitoli dedicati a Daenerys, ma la sua figura non perde di importanza, e molto probabilmente in futuro acquisterà più visibilità.
Molto bello il prologo, con la commovente figura di Cressen, maestro della Roccia del Drago.
Anche in questo volume troviamo una cospicua appendice dedicata ai re e le loro corti e le altre nobili case, perfino un lunghissimo elenco degli innumerevoli figli di lord Frey con tanto di partner e figli. Credo che questo denoti un grande amore da parte dello scrittore per le sue creature, e soprattutto mi ha colpito il fatto che molti di questi personaggi -che probabilmente non incontreremo mai- siano corredati anche di un piccolo aneddoto personale, mentre sarebbe stato di sicuro più comodo, per qualsiasi scrittore, tenere nella nebbia molti di loro, e tirare fuori dal cilindro un personaggio con le caratteristiche e la storia personale più utile al momento per il romanzo.

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Retro copertina: Nel cielo dei Sette Regni, travolti da una guerra devastatrice, compare una cometa dal sinistro colore di sangue. È l'ennesimo segno di immani catastrofi che si stanno preparando? L'estate dell'abbondanza sembra ormai definitivamente passata, e ben quattro condottieri si contendono ferocemente il Trono di Spade. Intanto al di là del mare caldo l'orgogliosa principessa in esilio Daenerys Targaryen è pronta a rischiare tutto per la corona che le appartiene di diritto. Solo per lei, forse, la cometa di sangue non è un presagio di tragedia ma l'araldo della riscossa... Ambientato in una terra di magia e violenza, ma anche di eroismo e passione, Il regno dei lupi è il terzo romanzo della saga "Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco".

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Giudizio personale: 5/5

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Volumi precedenti:
Il Trono di Spade
Il Grande Inverno