Autrice: Louisa May Alcott
Lingua: italiano
Titolo originale: Little women, or Meg, Jo, Beth and Amy
Genere: romanzo
Prima pubblicazione: 1868
Da bambina avevo guardato il cartone animato e il film delle Piccole donne, ed avevo letto il seguito, Le piccole donne crescono, ma non il romanzo più famoso della Alcott.
E così, eccolo... dopotutto, non è mai troppo tardi...!
Piccole donne è scritto molto bene, la storia è scorrevole, molto tenera, le avventure delle protagoniste non vanno al di là della loro casa e dei loro affetti, eppure non risultano noiose o troppo prevedibili.
Non so se alle ragazzine di oggi questo libro piacerebbe, ma sono sicura che i bambini lo adorerebbero.
Da piccola la mia preferita era Beth, e lo è stata anche questa volta, anche se nel suo personaggio si scorge qualcosa di triste, come se la scrittrice volesse dirci che quella gentile e fragile creatura non è fatta per la vita, ma è come se in essa ci fosse capitata per caso.
La piccola, infatti, è l'unica delle ragazze March per cui non prevediamo un futuro; ella scivola nei giorni come un alito di vento, è una presenza tranquilla, rassicurante per chi le sta accanto, eppure la sua indole così timida -troppo timida- ha qualcosa di drammatico.
Antipatica come al solito invece Amy, la piccola viziata e capricciosa, ed anche un pò egoista e dispettosa (bruciare il manoscritto di Jo è un'azione davvero imperdonabile).
Un pò piatto il personaggio di Meg; sembra avere per lo più il merito della bellezza, ma non spicca per altre qualità.
Adorabile il vecchio signor Laurence, ben caratterizzato il personaggio della zia March, simpatico il combina guai Laurie.
La storia ci offre uno scorcio della vita in America nella seconda metà del 1800, le piccole lotte quotidiane per la sopravvivenza, i semplici divertimenti, la società.
Il libro, come è normale in quanto scritto alla fine del XIX secolo, è ricco di insegnamenti morali rivolti soprattutto alle quattro ragazze, tuttavia ciò, al giorno d'oggi, sa un pò di inibizione: una su tutte, è un peccato vedere Jo rinunciare alla sua vera indole per cercare di comportarsi come una "signorina".
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Quarta di copertina: Meg, Jo, Beth e Emily March sono quattro giovani sorelle di età compresa tra gli undici e i diciassette anni.
Le quattro sorelle, tutte magistralmente descritte e caratterialmente diverse, vivono con la madre, molto attenta e prodiga di buoni consigli, in attesa del ritorno del padre partito per la Guerra di Secessione come cappellano.
Le vicende si succedono una dopo l'altra, seguendo alcune piacevoli storie e altre dolorose ma sempre affrontate con coraggio e dignità dalle giovani protagoniste.
La famiglia March conduce infatti una vita "decorosa" improntata a una grande civiltà morale.
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Rating: 5/5
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Nel 1987 la Nippon Animation produsse 48 episodi sulle avventure delle ragazze March.
L'anime fu trasmesso per la prima volta in Italia, con il titolo "Una per tutte, tutte per una", da Italia1 nel 1987.
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Precedente a "Una per tutte, tutte per una", è il "Piccole donne" della Toei Animation, film a cartoni animati presente per intero su YouTube.
Ho visto solo la prima parte, e non posso dire che sia fatto male; lascia un pò perplessi l'aspetto fisico delle ragazze (Jo è bionda, Meg bruna e Amy castana), e il carattere di Jo è un pò estremizzato -è una gran pasticciona- e lievemente dissimile dall'originale (nota Laurie perchè è un bel ragazzo, e non fa che ripeterlo).
3 commenti:
Ciao! Bella recensione ^^ 'Piccole donne l'avevo letto anni fa, da bambina, e mi ricordo che mi era piaciuto così tanto che ci avevo messo un solo pomeriggio a finirlo. La Alcott ha uno stile molto coinvolgente, secondo me, che davvero proietta il lettore nella storia :)
La mia preferita è sempre stata Jo, ribelle e sopra le righe... E mi ricordo che ero pazza di Laurie! :D
Grazie per essere passata da me,
L.
Che ricordi! Grazie per questo post, sono tornata bambina!
@Anon: Grazie a te! :)
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