domenica 27 febbraio 2011

Piece 2

Autrice: Hinako Ashihara
Titolo originale: Piece - Kanojo no Kioku
Volume: 2

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Questo secondo volume di Piece si apre con una considerazione che mi è piaciuta molto:
" L'umanità di divide in quattro diverse categorie.
Ci sono quelli che non salgono mai sull'autobus sbagliato...
...ci sono quelli che non salgono mai sull'autobus giusto...
...ci sono quelli che, appena si accorgono di essere saliti sull'autobus sbagliato, tornano subito indietro...
...e quelli che, pur sapendo di trovarsi a bordo dell'autobus sbagliato...
...preferiscono restarci sopra... ".

Essa offre lo spunto a Mizuho per ricordare di quando, da bambina, salì sull'autobus sbagliato, e l'aiuta a "categorizzare" le persone con le quali viene in contatto allo scopo di trovare i vari pezzi del puzzle che è stata la vita della sua defunta compagna di classe, Haruka.
La storia ci parla della fiducia, come quella che la piccola Mizuho aveva nei confronti del "fratellone"; della cecità degli adulti nei confronti dei bambini; dell'asocialità, incarnata da Sugawara, uno stalker che insultava pesantemente Haruka; dell'attrazione tra due persone, come quella tra Mizuho e Narumi; del pregiudizio, che taccia il professor Miyamoto di perversione nei confronti delle sue alunne; della dolcezza che può nascondersi nella timidezza e nella solitudine, come nel caso di Haruka.
Nella seconda parte del manga, infatti, si indaga il rapporto tra la ragazza scomparsa e il suddetto professore, un rapporto di natura ben diversa da quella temuta da tutti, e che coinvolge anche un bambino, disegnato in modo davvero tenero...

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Retro copertina: Mizuho è una studentessa universitaria molto riservata che tiene tutti a debita distanza. La morte di un'ex compagna di liceo, Haruka, e la scoperta di un tradimento la spingono a riflettere sulla propria vita e sul rapporto con gli altri.
La madre della ragazza scomparsa, in particolare, la coinvolgerà nella ricerca dei tasselli del complesso puzzle che è il passato di Haruka.

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Giudizio personale: 4/5

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Scheda di Piece 1 qui

sabato 26 febbraio 2011

L'evoluzione di Jane

Autrice: Cathleen Schine
Titolo originale: The evolution of Jane

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Ciò che a suo tempo mi ha spinto a comprare questo libro sono state le prime frasi che vi ho letto: " Avete mai perso un'amica? E' una delle esperienze più tristi e sconcertanti che vi possano capitare. Nessuno vi mostra comprensione, a meno che la vostra amica non sia morta. Ma questo non era il mio caso ".
Pensavo dunque si trattasse della storia di un'amicizia finita, perduta, di qualcosa di delicato, o complicato, o commovente, ad ogni modo, interessante.
Ed invece mi sono ritrovata con un libro piuttosto noioso, una protagonista egocentrica e irritante, una storia familiare che non riesce a coinvolgere il lettore.
Unica nota positiva, le descrizioni delle Galàpagos.
Ma se avessi voluto un libro di viaggio avrei letto dell'altro.

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Retrocopertina: Jane Barlow Schwartz è ossessionata da una domanda: perchè Martha ha smesso di essere la sua più cara amica? Era la sua confidente, il suo idolo, la sua anima. Poi, impercettibilmente, questo sentimento, minato da sottili incomprensioni, si è dissolto, senza che Jane abbia potuto comprenderne la ragione. Per un curioso gioco del destino le due amiche si incontrano di nuovo durante un viaggio alle Galàpagos.
Qui, nell'Eden incontaminato che ispirò Darwin, quasi evocando un rapporto tra evoluzione della specie e dei sentimenti, Jane cercherà di ripercorrere la storia del legame che ha segnato la sua giovinezza per scoprire il perchè di un abbandono tanto doloroso.

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Giudizio personale: 2/5


sabato 19 febbraio 2011

Lo scherzo - Citazioni


" ...mi ingannavo: quello che chiamavo indifferenza era in realtà rancore... " .

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" Un valore sminuito e un'illusione smascherata hanno gli stessi miseri corpi, si rassomigliano, e non c'è niente di più facile che confonderli ".

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" ...e poiché dopo tanti anni di vita non mi piace guardare la mia faccia, evitai lo specchio di fronte e me... ".

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" Capii che ai ricordi non sarei sfuggito, che ne ero circondato ".

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" ...nonostante la sua bellezza che -come ogni bellezza- suggeriva intorno a lei un'apparente inaccessibilità ".

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" ...nessuno è perduto anche se ha commesso gli errori peggiori ".

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" Cominciai a capire che non esisteva alcuna forza in grado di mutare l'immagine della mia persona [...]; capii che quell'immagine (pur non somigliandomi in nulla) era di gran lunga più reale di quanto lo fossi io stesso; che non era affatto la mia ombra, ma ero invece io l'ombra di quell'immagine... ".

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" ...una casa, fino a che è soltanto la casa dei genitori, non è un filo; è soltanto il passato... ".

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" E' come se volesse allontanare dalla sua vita tutto ciò che potrebbe ricordargli la mia... ".

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" Le mie sono fantasie. Non so perchè dovrei rinunciarvi. Senza di esse mi sentirei orfano ".

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" Le fantasie non stanno al mondo senza uno scopo ".

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" ...essere coraggiosi nella solitudine, senza testimoni, senza il premio di un consenso, soli davanti a se stessi, richiede un grande coraggio e una grande forza ".

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" I miei nemici si aspettavano di vedermi in preda alle preoccupazioni, e io invece sentivo dentro di me una spensieratezza inaspettata ".

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" ...vivere in un mondo dove nessuno è perdonato, dove a nessuno è concessa la redenzione, è come vivere all'inferno ".

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" E sentii con terrore che le cose nate per errore sono tanto reali quanto le cose nate a ragione e per necessità ".

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" ...la maggior parte della gente [...] crede nella memoria eterna [...] e nella riparabilità [...]. Sono entrambe fedi false. In realtà avviene proprio il contrario: ogni cosa sarà dimenticata e a nulla sarà posto rimedio ".

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" ...noi due in realtà ci eravamo passati accanto senza accorgerci l'uno dell'altra... ".


D'amore e ombra

Autrice: Isabel Allende
Titolo originale: De amor y de sombra

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D'amore e ombra è il secondo libro scritto da Isabel Allende, datato 1984.
Esso si discosta dal precedente La casa degli spiriti e dai seguenti (La figlia della fortuna e Ritratto in seppia, solo per citarne alcuni) in quanto non è una saga familiare.
E' infatti la storia di due ragazzi, una giornalista ed uno psicologo reinventatosi fotografo, che lavorando fianco a fianco per una rivista, scoprono non solo l'amore che li unisce, ma anche le mille e più ombre che avvolgono il loro amato paese, il Cile tragicamente soffocato dalla dittatura del "generale", quel Pinochet mai nominato.
E' questo, infatti, il libro in cui la denuncia della Allende si fa più forte, è un grido che esplode in ogni pagina, contro la violenza, le ingiustizie, le bugie e i crimini della dittatura; è un romanzo-documento che porta per il mondo uno stralcio di ciò che è stato, e che non si può immaginare.

Di grande spessore i personaggi, i protagonisti Irene Beltran e Francisco Leal in primis, senza dimenticare Rosa, l'opulenta governante di casa Beltran; Beatriz Alcantara, madre di Irene, che vive nel mondo dorato propagandato dal regime, e che non accetta di svegliarsi dal suo sogno dorato nemmeno quando lo vede sporcarsi di sangue; la fragile Evangelina, vittima delle sue crisi e dell'orgoglio ferito degli uomini; gli anziani della "Volontà di Dio", protagonisti di righe commoventi; la famiglia Leal, vittima per due volte di una dittatura; le famiglie delle "Evangeline
scambiate", semplici, dignitose, purtroppo rassegnate; Mario, dolce e tenace; Gustavo, dagli ideali infranti.

D'amore e ombra probabilmente non avvilupperà il lettore come gli altri romanzi della Allende, ma in esso ritroviamo immutata tutta la bravura della narratrice, l'unicità dei personaggi, la bellezza del paesaggio, quello stile che rende meravigliosa anche la descrizione di una baracca nel quartiere più misero.

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Retrocopertina: Sullo sfondo dell'inquieto scenario della società cilena, il sorgere di un amore tra due giovani giornalisti impegnati in una pericolosa indagine. Evangelina, una ragazza di facoltà medianiche, sparisce all'improvviso sequestrata dalla polizia.
I due giovani, Irene e Francisco, si mettono alla sua ricerca, percorrendo una triste trafila che li porta dai commissariati alle carceri, dalla morgue ai campi di concentramento, mentre l'incubo della dittatura si fa sempre più incombente.
Nell'appassionata descrizione della crescita sentimentale ed etica dei due giovani, dietro cui si cela una vicenda collettiva dura e drammatica, e nella perfetta costruzione di una trama che si fa via via sempre più avvincente, Isabel Allende dispiega ancora una volta le grandi doti di narratrice che hanno fatto de La casa degli spiriti un bestseller mondiale.

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Giudizio personale: 4/5