Titolo originale: April in Paris
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Come scrive lo stesso autore nella sua Postfazione, il caporalmaggiore Roth, protagonista della storia, è un giovane che cerca di sfuggire ai conflitti dell'epoca, ma non riesce a sottrarsi all'inumanità del regime d'occupazione.
Egli si spoglia della sua divisa di soldato tedesco e, con un completo a quadretti, diventa Antoine, un parigino che può finalmente girare libero per la città senza sentire attorno a sè l'odio della popolazione, godendo appieno delle giornate di sole, fingendo, anche solo per brevi pomeriggi, che tutto l'orrore della guerra non esista e non sia mai esistito.
Conosce così Chantal, la figlia di un libraio, e ne resta affascinato.
Non sa che sia la ragazza che le persone a lei più vicine militano nella Resistenza, ed hanno come scopo quello di distruggere il mondo di cui lui stesso è parte.
Ma nel sogno ad occhi aperti di Roth, non c'è nulla di male nell'essere innamorato di una parigina della Resistenza e, contemporaneamente, assistere ogni giorno alle torture che i tedeschi infliggevano ai cittadini traditori o presunti tali.
Tuttavia il sogno si infrange presto, e il giovane diviene vittima dello stesso sistema di cui faceva parte, e che gli porterà via tutto ciò che di prezioso potesse avere.
Libro interessante e ben scritto, April in Paris acquista una marcia in più dall'arresto di Roth in poi, quando ci accompagna nelle celle tedesche e nell'orrore di quei tempi.
Il finale è triste, ma probabilmente l'unico possibile, per un periodo storico in cui la vita umana non aveva alcun valore, e non c'era spazio per alcun lieto fine.
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Retrocopertina: Chantal, libraia, è una giovane militante della Resistenza.
Roth, interprete, è un soldato della Wehrmacht.
"...in un angolo era rannicchiata Chantal... Impiegò parecchi secondi per conciliare la mia faccia con la divisa. Ne ebbe un tale spavento che, mentre si alzava, cominciò a tremare in tutto il corpo."
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Giudizio personale: 4/5