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The curious case of Benjamin Button è un racconto breve capace di far sorridere, riflettere, commuovere.
In particolare, mi ha colpito favorevolmente l'ironia che l'autore utilizza all'inizio per descrivere la borghesia di Baltimora, personificata poi dal padre di Benjamin.
Fitzgerald gli attribuisce una cecità -che evidentemente pensa estesa a tutta la classe- verso qualsiasi evento inatteso e spiacevole che possa incrinare il mondo all'apparenza perfetto dei benestanti. E così, il signor Button va ad acquistare per il suo bebè dall'aspetto di un ottuagenario, biancheria da neonato e giocattoli, lo iscrive all'asilo, e per molto tempo lo costringe -e non solo metaforicamente- nei panni di un bambino. Peccato per la completa assenza della signora Button, mi sarebbe piaciuto vedere la sua reazione di fronte all'anomala nascita.
Riguardo Benjamin, è un personaggio per il quale spesso ho provato compassione. Certo, può far sorridere il fatto che, quasi neonato, sia coetaneo ed amico del proprio nonno, ma a parte ciò, mi è sembrato per lo più molto solo e incompreso, prigioniero di un corpo e di una mente controcorrente rispetto al tempo. E' davvero commovente, ad esempio, leggere della sua voce rotta dal pianto quando nessuno lo riconosce come l'uomo che ha combattuto, e valorosamente, in guerra, o quando è costretto a scappare dall'università perché è letteralmente perseguitato da una folla che lo canzona per il suo desiderio di iscriversi pur avendo un corpo da anziano. Ciò fa molto riflettere su quanto siamo abituati a giudicare dall'apparenza, e a scostarci da tutto quello che si allontana dai binari della normalità.
E' triste leggere del naufragio del matrimonio di Benjamin - le cose sarebbero andate nello stesso modo se la strana attitudine a "decrescere" fosse scomparsa? - e della poca memoria delle persone, dimentiche dell'aver criticato il fatto che un anziano sposasse una ragazza, mentre spettegolano sul fatto che un ragazzo stia con una donna non più giovane, o, ancora, del disgusto provato dal figlio del protagonista nel doversi occupare di un padre non più tale.
Bellissime le ultime righe, nelle quali tutta la vita, i ricordi e i sentimenti di Benjamin si perdono per sempre dissolvendosi nel buio.
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Trama: This story was inspired by a remark of Mark Twain's to the effect that it was a pity that the best part of life came at the beginning and the worst part at the end. By trying the experiment upon only one man in a perfectly normal world I have scarcely given his idea a fair trial. Several weeks after completing it, I discovered an almost identical plot in Samuel Butler's "Note-books"...
La vita scorre all'indietro, per Benjamin Button. In un giorno d'estate del 1860, per un inspiegabile scherzo del destino, lui nasce già vecchio: un uomo dell'apparente età di settant'anni, dentro una culla. E poi comincia a ringiovanire, muovendosi controcorrente rispetto alla Storia. Mentre la buona borghesia di Baltimora, a cui appartiene anche suo padre, osserva con un misto di meraviglia, imbarazzo e riprovazione.
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Giudizio personale: 3/5
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E' possibile scaricare gratuitamente il libro in lingua originale su feedbooks
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E' del 2008 il film Il curioso caso di Benjamin Button, con protagonisti Brad Pitt e Cate Blanchett.
La storia narrata è del tutto diversa da quella del libro, di cui conserva solo lo strano destino di Benjamin, nato anziano e ringiovanito nel corso della vita.
Nella pellicola il "neonato" verrà infatti abbandonato dal padre in una casa di riposo, e vivrà in seguito una storia d'amore con Daisy.
Molto bello il finale, anche se ricordo che all'epoca trovai il film eccessivamente lungo, ed incapace di appassionare davvero.
Il trailer in italiano:
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