sabato 21 giugno 2014

L'ombra della profezia

Autore: George R.R. Martin
Titolo originale: A feast for crows - Book four of a Song of Ice and Fire
Volume: 9 di 12 de "Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco"

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[attenzione: SPOILER]

L'ombra della profezia chiude A feast for crows, il Libro quarto de Le cronache del ghiaccio e del fuoco, ed è davvero un bel romanzo, anche se già nelle prime pagine riceviamo la notizia della morte di un personaggio che mi piaceva alquanto, Davos Seaworth, avvenuta off paper (sarà questo il corrispettivo di off screen?). Una speranza mi viene però da una postfazione dell'autore, che dichiara che "Tyrion, Jon, Dany, Stannis e Melisandre,Davos Seaworth e tutti gli altri [...]arriveranno [...] in A dance of dragons ", visto che il presente volume è incentrato su Approdo del Re, di sicuro la mia location preferita.
E se si parla di Approdo del Re, si parla allora anche di Cersei. Cersei che era uno dei miei personaggi preferiti e uno, a mio parere, dei più interessanti, ma che si rivela sempre più ottusa nei riguardi della politica - quanto meno discutibile il modo in cui sottovaluta le conquiste degli uomini di ferro, e deprecabile il modo in cui le sfrutta per liberarsi di Loras Tyrell - e sempre più spietata e malvagia - orribile il fatto che "fornisca" Qyburn di donne senza batter ciglio -. La sete di potere, l'incertezza del suo ruolo, il cronico "problema" dell'essere donna che la spinge sempre più a voler dimostrare di poter invece essere un uomo, il timore che si avveri una vecchia profezia (questa volta il titolo dell'edizione italiana è calzante), la portano ad architettare un diabolico piano affinché Margaery perda la testa - letteralmente -. La vicenda non mi è piaciuta, mi ha ricordato per sommi capi la storia di Anna Bolena (che, ironia della sorte, nella serie tv della Showtime era interpretata dalla stessa attrice che interpreta Margaery in Game of Thrones, Natalie Dormer), ma sono stata veramente soddisfatta quando anche la perfida regina si è ritrovata a condividere la stessa sorte della giovane nuora (che temo avrà vita breve) e quando Jaime si è liberato della lettera della sorella, intenzionato, a quanto pare, a non voler accorrere in suo aiuto.
Lo Sterminatore di Re pare infatti sempre più lontano dall'amata gemella, e sempre più vicino, invece, a Brienne. Così come la Vergine di Tarth pensava a lui ne Il dominio della regina, raccontandosi però di volere solo Renly, così in questo volume, come in un gioco di specchi, Jaime pensa che il volto di Brienne potrebbe far cagliare il latte, ma non esita a colpire un uomo della sua stessa compagnia quando lo sente insultare la fanciulla.
Brienne, dal canto suo, continua la ricerca di Sansa, ed è stato veramente brutto vederla diventare uno "spuntino" per l'odioso Rorge. L'incontro con la rediviva Catelyn è stato poi molto diverso da come l'avrei immaginato: non mi aspettavo certo abbracci e baci, ma nemmeno una lady di Stark irragionevole e animata solo dalla sete di vendetta. Ho saltato interi capitoli e cercato perfino notizie su internet per saperne di più sul destino di Brienne.
Cambio della guardia, intanto, a Delta delle Acque, passata ad Emmon Frey ed alla più brillante e capace moglie, Genna Lannister, senza spargimento di sangue, in modo che Jaime potesse tener fede alla promessa fatta a Catelyn - che lo vuole comunque morto - di non prendere le armi contro la casa Tully. Ma nuovi interessanti rivolgimenti promettono la fuga del Pesce nero e la presenza di Lem mantello di limone a Delta delle Acque.
La tragedia sembra intanto consumarsi a Dorne, con la morte di ser Arys Oakheart, il ferimento della piccola Mircella e l'imprigionamento di Arianne Martell, ma il principe Doran si rivela molto meno ingenuo ed arrendevole del previsto, e ci regala, a sorpresa, l'eventualità di un'alleanza Martell/Targaryen. Danaerys, infatti, pur non essendo presente in questo volume, è oggetto comune di interesse di molti dei personaggi, ed immagino che presto riceverà numerose "visite": oltre al Principe Quentyn di Dorne, partono infatti alla sua volta Victarion Greyjoy, che vuole farne la sua sposa "strappandola" al fratello Euron, e l'arcimaestro Marwin, a cui Samwell - che ancora una volta intercetta sul proprio cammino uno dei fratelli Stark, Arya - ha raccontato di Maestro Aemon.
Di sicuro un buon motivo per intraprendere la lettura del prossimo libro, anche se a quanto pare ritroveremo anche un bel po' di Barriera, per me sempre tasto dolente...

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Quarta di copertina: In spettrali campi di battaglia e tetre fortezze in rovina, fra città tramutate in cimiteri e terre ridotte a ossari, la spaventosa guerra dei cinque re volge ormai al termine. Eppure, in questa apparentemente consolidata "pace del re", nuove, inattese forze sono pronte a sferrare attacchi cruenti. Guidati dal famigerato re Occhio-di-corvo, gli uomini di ferro, eredi di un culto guerriero dimenticato da secoli, si sono lanciati all'invasione del sudovest del reame, costringendo la regina Cersei e il Trono di spade ad affrontare una nuova, inattesa prova di forza. E dalle brume di una memoria lasciata troppo a lungo sepolta, un'antica, sinistra profezia potrebbe minacciare la stessa regina. Non sembra esistere una fine al banchetto dei corvi. E, forse, l'ora del destino sta per scoccare perfino per le prede più inattaccabili.

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Giudizio personale: 5/5

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Volumi precedenti:
Il Trono di Spade
Il Grande Inverno
Il Regno dei Lupi
La Regina dei Draghi
Tempesta di Spade
I Fiumi della Guerra
Il Portale delle Tenebre

2 commenti:

Clody ha detto...

io ho un pò rallentato con questa saga per dare spazio ad altre letture, altrimenti non leggerei altro ^^
ma è ora di riprendere! sto morendo dalla curiosità =)
tornerò a leggere le tue recensioni dopo la lettura... un abbraccio!

Carmen ha detto...

@Clody: Ciao! Anch'io di tanto in tanto la lascio un po' perdere... ma poi non so resistere!!
Allora aspetto le tue recensioni!
A presto, un abbraccio anche a te :)