mercoledì 7 luglio 2010

Eva Luna

Autrice: Isabel Allende
Titolo originale: Eva Luna

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Ecco un altro capolavoro di Isabel Allende. Ammetto che mi è piaciuto meno di Ritratto in seppia e La figlia della fortuna, ma pur sempre di capolavoro si tratta.
Eva è una ragazzina che resta orfana in tenera età. In principio viene affidata alla sua madrina, ma poi i disagi economici la spingono, piccolissima, a lavorare.
Ma Eva non è di quelle ragazzine che subiscono chinando il capo, inoltre è curiosa, sognatrice, ha fantasia, uno spiccato talento per le storie.
Ciò le permette di crearsi un mondo migliore rispetto a quello in cui vive, oppresso dalla dittatura, di restare innocente pur vivendo con le prostitute, di fare di un terrorista un pricipe azzurro.
Con Eva conosciamo una realtà distante e diversa dalla nostra, ed innumerevoli interessanti personaggi, come il Professore, Huberto, Elvira, il ministro con la sua sedia di felpa vescovile, la Signora, il dolce Melecio, il gentile Riad.
E contemporaneamente ci si srolola dinanzi la storia di Rolf Carlè, il suo viaggio dalla natìa Germania al Cile, il soggiorno nella colonia, i giochi con le cugine profumate di cannella, vaniglia e limone, la carriera da giornalista.
L'unica cosa che non mi è molto piaciuta, è stato il fatto che i casi fortunati in cui incappa Eva sono davvero tanti, forse troppi.
Ma, in fondo, un libro è tale proprio perchè può permettersi, se vuole, di essere più buono della realtà.

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Retrocopertina: Eva Luna è una bambina, figlia di diseredati, che viene abbandonata fin da piccola e destinata come tanti suoi simili al mestiere di serva. Osservatrice, avventurosa con una spiccata personalità, la piccola cresce in un mondo oppresso dalla dittatura, divorato dall'ingiustizia, ma lo affronta e lo trasforma con la fantasia. Ne nasce un'indimenticabile figura di donna nella tradizione del romanzo picaresco spagnolo, una donna cui l'immaginazione, lo spirito d'iniziativa, insieme a piccoli casi fortunati e inaspettati gesti di solidarietà, consentono di sopravvivere fino a che la realtà si costruisce a misura del desiderio.
Allora non è più necessario inventare un amore eccezionale, basta solo vestirlo a festa perchè duri nella memoria e perchè ogni storia possa avere un finale felice da raccontare tra le canzoni dell'adolescenza, "fra risate e sorsi di vino". Una grande storia d'amore che è anche quadro d'ambiente e romanzo d'avventura. Un'altra conferma delle doti di narratrice dell'autrice della "Casa degli spiriti".

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Giudizio personale: 5/5

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