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Il mistero dell'innamoramento è un libro molto interessante, che tratta dell'innamoramento, appunto, in modo delicato, serio, senza distruggerlo nè mitizzarlo.
Sembra quasi di star leggendo un trattato scientifico, in cui compaiono citazioni e studi di altri autori, il confronto tra questi e le teorie di Alberoni; precisazioni; fasi e conseguenze dell'innamoramento; differenze tra questo e ciò che si può credere tale: il colpo di fulmine, l'infatuazione da perdita e la passione da sottrazione.
Non mi aspettavo che un libro del genere potesse trattare un argomento come l'innamoramento in modo così oggettivo, ma presentandolo comunque come qualcosa di meraviglioso a cui sarebbe un terribile errore rinunciare.
Solo un piccolo appunto, che è più che altro una curiosità: nel capitolo L'amore come seduzione e dominio, l'autore cita la canzone napoletana O' sole mio, trascrivendone dei versi e traducendoli; ebbene, in dialetto napoletano Oi Nè, volendo renderlo in un napoletano italianizzato, significa "oh, nenna", e cioè "oh, piccola", mentre l'autore traduce il tutto con "o Nella", facendo di O' sole mio una canzone dedicata ad una donna in particolare, e non a qualsiasi donna amata, dal proprio innamorato.
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Quarta di copertina: Nell'innamoramento è come se fosse caduto, quasi per magia, un velo che ci bendava. Adesso sappiamo quali sono i nostri veri desideri. Adesso conosciamo la nostra vera essenza. Sappiamo che cosa è giusto, che cosa è bene fare. Eravamo sonnolenti, accecati, addormentati, come lo sono ancora quelli che ci circondano. E che ora guardiamo con stupore perchè ci sembra impossibile che si accontentino di ciò che hanno. Un tempo, anche noi eravamo così. Non eravamo veri, non eravamo vivi. Ora sappiamo cosa vuol dire vivere veramente.
(Francesco Alberoni).
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Giudizio personale: 4/5